Interventi e analisi
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Entro confini territoriali consapevolmente determinati, lo studioso Augusto Campana intendeva la Romagna come un grappolo di luoghi di cultura, un libero corteo di uomini che esprimono la propria tradizione culturale secondo un alfabeto comune.
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Reggio Emilia ha promosso un ciclo di iniziative di studio e divulgazione su Silvio D'Arzo, poeta, narratore e saggista tra i più fini della nostra letteratura novecentesca, a cinquant'anni dalla sua morte. Abbiamo chiesto a due italianisti di tratteggiarne un profilo.
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Dalla concezione classica del paesaggio a quella romantica, dallo spazio definito, che sembra dire a chi guarda: "qui si vede questo", allo sguardo che crea il proprio spazio e arriva a immaginare un ultraspazio: come cambia la percezione dell'ambiente in pittura e in letteratura.
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Nel reggiano, su quarantacinque comuni, trentotto sono sedi di biblioteche: dati statistici alla mano, diamo uno sguardo sulle luci e sulle ombre di questa organizzazione.
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Come avviene, nel nome di una regione, il passaggio dall'accezione storica o amministrativa a quella etnica? Quand'è che questo nome smette di indicare soltanto dei confini geografici e comincia a segnare una identità culturale? Il caso della Romagna dimostra...
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