Rivista "IBC" XVII, 2009, 2

musei e beni culturali, territorio e beni architettonici-ambientali / pubblicazioni

S. Dell'Orso, Musei e territorio. Una scommessa tutta italiana, Milano, Electa, 2009.
Musei e territorio

Stefano Luppi
[storico dell'arte]

Si legge tutto d'un fiato l'agile volumetto di Silvia Dell'Orso per la collana "Electa per le Belle Arti" diretta da Rosanna Cappelli. Divulgatrice nel campo dei beni culturali, Dell'Orso scrive sul rapporto fondamentale che intercorre tra musei e territorio. Suddiviso in tre parti - come uno dei suoi precedenti, forse il più noto, Altro che musei - il testo è scritto in maniera "giornalistica" e non tecnica: si tratta di un merito, perché proprio il carattere divulgativo permette a tutti, anche senza particolari conoscenze della complessa storia museale, di comprendere come i musei non siano "cimiteri dell'arte" (Théophile Thoré) quanto luoghi di dialogo del passato che il presente deve trasferire alle future generazioni.

Nella prima parte l'autrice propone una riflessione sull'attività dei musei nelle nostre città piccole e grandi, puntando soprattutto l'attenzione sull'importanza delle reti e dei sistemi museali; segue un'utilissima esemplificazione in proposito, tramite la breve descrizione di una decina di questi luoghi, tra cui: l'Ecomuseo urbano di Torino, il Museo "Ettore Guatelli" di Ozzano Taro (Parma), quello delle Genti d'Abruzzo di Pescara e quello della mezzadria di Buonconvento (Siena). Il libro si conclude con le interviste a tre esperti: Andrea Emiliani, storico ex soprintendente di Bologna; Daniele Jalla, presidente di ICOM Italia; Pietro Clemente, docente di antropologia culturale a Firenze.

"Il museo moderno" - ha scritto di recente sul "Giornale dell'Arte" Alessandra Mottola Molfino, insigne museologa - "è il luogo dove alla cultura della memoria si affianca l'apertura al territorio e al mondo". Questo è anche il cuore della problematica che svolge Silvia Dell'Orso nel suo libro: nella patria del "museo diffuso" (secondo una definizione forse troppo citata, ma fondamentale per analizzare il problema), nella repubblica che "promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica" e "tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione" (come detta l'articolo 9 della Costituzione), proprio caratteristiche precipue come l'identità e lo scambio con il luogo di riferimento del bene culturale stanno alla base dell'evoluzione del "contenitore".

Hugues de Varine dell'International Council of Museums (ICOM), teorizzatore degli ecomusei, ricordava recentemente agli operatori museali di "uscire da una logica esclusivamente di conservazione e da una prospettiva limitata e limitativa e porre il patrimonio culturale al servizio dello sviluppo, locale e sostenibile". In più (ecco il concetto di identità e memoria che ritorna) invitava la popolazione del luogo dove insiste un dato museo "ad assumersi la responsabilità dei beni che le appartengono, poiché lo sviluppo non si fa 'fuori campo' e le sue radici devono nutrirsi dei vari elementi che sono presenti nel patrimonio culturale: il suolo e il paesaggio, la memoria e i modi di vita degli abitanti, il patrimonio edilizio, la produzione di beni e servizi adattati alle domande e ai bisogni delle persone... La natura e la cultura sono vive quando appartengono a una popolazione e ne costituiscono il patrimonio. Muoiono molto rapidamente quando divengono oggetto di appropriazione e di codifica da parte di specialisti esterni alla popolazione stessa".

Per fare un solo esempio emiliano di quanto questi studiosi osservano, si può visitare il museo inaugurato dal maestro elementare Ettore Guatelli (lui è scomparso nel 2000, ma la sua creazione è gestita ancora attivamente da una apposita fondazione e fa capo alla Provincia di Parma: www.museoguatelli.it). Se Giorgio Soavi lo definiva il Louvre dei musei demoetnoantropologici, l'autrice lo analizza nella scheda apposita ricordando come gli oggetti "poveri" raccolti nel corso dei decenni da Guatelli (migliaia di giocattoli, valigie, strumenti agricoli) ne facciano una straordinaria casa-museo, ma anche un potente esercizio di descrizione del territorio in cui è nato e prospera.


S. Dell'Orso, Musei e territorio. Una scommessa tutta italiana, Milano, Electa, 2009, 196 pagine, 22,00 euro.

Azioni sul documento

Elenco delle riviste

    Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna - Cod. fiscale 800 812 90 373

    Via Galliera 21, 40121 Bologna - tel. +39 051 527 66 00 - fax +39 051 232 599 - direzioneibc@postacert.regione.emilia-romagna.it

    Informativa utilizzo dei cookie

    Regione Emilia-Romagna (CF 800.625.903.79) - Viale Aldo Moro 52, 40127 Bologna - Centralino: 051.5271
    Ufficio Relazioni con il Pubblico: Numero Verde URP: 800 66.22.00, urp@regione.emilia-romagna.it, urp@postacert.regione.emilia-romagna.it