Rivista "IBC" XVII, 2009, 2
territorio e beni architettonici-ambientali, biblioteche e archivi / convegni e seminari, mostre e rassegne, progetti e realizzazioni
L'Urban Center Bologna (UCB) è uno spazio di informazione e di dialogo sulla città e sul territorio. Un "centro urbano" in senso geografico e in senso figurato, al servizio dei cittadini e delle istituzioni. Un laboratorio di idee che promuove la discussione collettiva e la progettazione condivisa del futuro di Bologna e delle sue trasformazioni territoriali, uno spazio in cui le istituzioni pubbliche, i cittadini, le associazioni e i rappresentanti del mondo economico e sociale trovano un'occasione di reciproca informazione e di confronto.
Il centro lavora per la promozione della cultura architettonica e paesaggistica della città. Su questo fronte ha avviato un'importante collaborazione con l'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna (IBC). Insieme, IBC e Urban Center hanno organizzato un convegno internazionale sul tema dei concorsi di architettura, una rassegna di incontri su "La città storica contemporanea", le mostre e gli eventi conclusivi del Seminario itinerante "Villard" ("Superfici Utili", con le fotografie di Gabriele Basilico, Nunzio Battaglia e Francesco Jodice; "Progettare e costruire a Bologna oggi"),1 la mostra "800 anni e l'acqua scorre ancora nei canali di Bologna", una giornata di studio sulla vita e le opere dell'architetto bolognese Alberto Legnani. E altre iniziative sono in corso: www.urbancenterbologna.it.
A sei anni dalla nascita, dopo aver attraversato diverse fasi di sperimentazione e aggiornamento, e aver maturato esperienza e conoscenze specifiche nel campo della comunicazione delle trasformazioni territoriali, l'Urban Center Bologna si propone oggi con diversi ruoli. Come soggetto promotore di informazione e di dialogo dedicato alla comunicazione di progetti e realizzazioni che interessano parti, più o meno ampie, del territorio bolognese, promosse dai partner del comitato o da altri soggetti pubblici e privati. Come soggetto che accompagna e coordina, nei contesti locali, la comunicazione e il confronto pubblico su alcuni rilevanti progetti di trasformazione. Come luogo di riflessione sulla città e il territorio contemporaneo (non solo bolognese), per guardare al futuro indagando forme e pratiche (spazio e società) del presente e del passato, attraverso lo sguardo molteplice delle diverse discipline. Infine, come luogo per la promozione e la valorizzazione dell'architettura nel contesto locale e non solo.
Nel giugno del 2008 l'UCB ha trovato nella Biblioteca comunale Sala Borsa, la più grande della città, una nuova sede funzionale e flessibile, e, anche grazie al notevole incremento di visitatori, ha dato nuovo impulso alla propria attività. Il centro articola la sua azione in attività espositive (permanenti e temporanee), incontri di approfondimento, laboratori di progettazione partecipata, servizi di comunicazione, prodotti editoriali e collaborazioni con altri soggetti che, da diverse prospettive, trattano i temi della città e del territorio.
La mostra permanente è il frutto di un complesso lavoro di sintesi e semplificazione di testi, disegni e planimetrie provenienti da uffici tecnici pubblici e privati, "tradotti" per un pubblico di non specialisti e impaginati su singoli pannelli organizzati per sezioni. Le modalità espositive comprendono pannelli a parete, cubi a pavimento, modelli in scala, schermi per la proiezione di prodotti video e multimediali, postazioni interattive touch screen e il teatro virtuale realizzato dal Consorzio interuniversitario CINECA per la visualizzazione tridimensionale.
Dal punto di vista dei contenuti, l'esposizione è stata organizzata secondo tre strategie di sviluppo territoriale che si ispirano ai principi del nuovo Piano strutturale comunale: "Bologna europea e competitiva", "Bologna metropolitana e sostenibile", "Bologna antica e abitabile". Ciascuna sezione è articolata in temi e in progetti, tra i quali le nuove infrastrutture, i grandi progetti di riqualificazione urbana di aree in disuso, i restauri di antichi palazzi e monumenti. Una sezione è infine dedicata ai piani urbanistici che delineano il futuro prossimo dell'area metropolitana bolognese: il Piano strutturale comunale (PSC) e il Piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP).
Alla funzione informativa della mostra permanente - aggiornata periodicamente secondo lo stato di evoluzione dei progetti - sono di volta in volta affiancate mostre temporanee che approfondiscono singoli temi, spaziando dal singolo progetto locale a questioni di interesse urbanistico e architettonico generale, ampliando la conoscenza degli utenti in tema di trasformazioni territoriali da diversi punti di vista disciplinari. Nell'ultimo anno, infatti, l'Urban Center Bologna ha promosso e ospitato, oltre alle mostre fotografiche, esposizioni di architettura e design ("Detour. Architettura e design lungo 18 strade del turismo in Norvegia", la mostra dei progetti per il concorso di architettura "Trilogia Navile" e per la nuova stazione di Bologna), opportunità di conoscenza del territorio bolognese (la mostra sui canali d'acqua presenti a Bologna, quella sulla vegetazione spontanea presente nel territorio urbano bolognese, quella multimediale sulla collina di Bologna), iniziative di approfondimento sui temi dell'urbanistica partecipata (quella dedicata al percorso di partecipazione "Bologna si fa in sette" legato al Piano strutturale comunale, e quella pensata per "Sposta il tuo centro",2 che ha presentato gli esiti del laboratorio di quartiere di San Donato), ma anche occasioni di riflessione su temi di rilevanza sociale ("Testimoni silenziose", per la giornata contro la violenza sulle donne, e "No! Contro il dramma degli infortuni sul lavoro").
Oltre all'attività espositiva, l'Urban Center presta particolare attenzione all'attività diretta di dialogo e confronto, promuovendo incontri pubblici, presentazioni, lezioni, workshop, dibattiti, riunioni con tecnici, progettisti e tutti coloro che a vario titolo sono e possono essere coinvolti nella trasformazione del territorio. Queste iniziative forniscono l'occasione per l'approfondimento di singoli argomenti, lo scambio di opinioni, la conoscenza diretta dei progettisti, la presentazione di istanze e la proposta di nuove iniziative, stimolando la partecipazione alle discussioni e alle scelte sul futuro della città. Tra marzo e maggio 2009 sono state organizzate le rassegne "Benvenuti a Bologna. Storie luoghi e persone raccontano la città del passato e del futuro" (serie di incontri e visite per raccontare Bologna attraverso la testimonianza di musicisti, attori, intellettuali e altri cittadini illustri) e "Progetti al cubo. Nuove architetture e spazi pubblici a Bologna": i committenti, i progettisti e i realizzatori delle grandi opere sono stati a disposizione dei cittadini e delle loro domande in una serie di incontri pubblici, a cui sono state abbinate visite guidate sui luoghi della trasformazione, già sperimentate con successo nei trekking urbani sui luoghi del PSC, durante il già citato percorso di partecipazione "Bologna si fa in sette".
Il tema della città è affrontato sempre a partire dalla sua trasformazione urbanistica, ma può fondersi con altre dimensioni, per esempio quella socioantropologica nella rassegna "Le città degli altri", dedicata, tra febbraio e aprile, al confronto tra Bologna e le città da cui provengono i suoi abitanti migranti di origine straniera. Pur avendo l'utente non specializzato come primo destinatario e interlocutore, l'Urban Center agisce anche su fronti più specialistici, in collaborazione con altri soggetti. Oltre a quella già citata con l'IBC, tra le altre collaborazioni importanti da segnalare ci sono quella con le Ferrovie dello Stato per la mostra e il convegno internazionale con i progettisti finalisti al concorso di progettazione per la nuova stazione di Bologna (a quest'ultimo ha collaborato anche la rivista "Domus") e quella con la Provincia di Bologna per il festival di urbanistica "Urbania" (in collaborazione con la rivista "Abitare").
Secondo lo stesso principio multidisciplinare, accanto alle attività ideate e organizzate in proprio o in collaborazione con altri soggetti, l'UCB offre i propri spazi e la propria collaborazione a soggetti terzi, che lavorano localmente sul tema della città, ma da angolature differenti: artistiche (il festival "Danza urbana", l'associazione di fotografi "Piccolo formato"), civico-ambientaliste (il collettivo "Crepe urbane", il Centro Antartide, Legambiente), tecnico-professionali (l'Ordine degli architetti). Sono in corso anche collaborazioni "accademiche" con il "Laboratorio di ricerca sulle città" (progetto internazionale istituito nel gennaio 2009 presso l'Istituto di studi superiori dell'Università di Bologna), con l'Istituto Gramsci Emilia-Romagna per il progetto "Percorsi emotivi", con l'Università di Bologna per il concorso fotografico "Senza posa", con le diverse facoltà di architettura coinvolte nel seminario "Villard" (ospitato a Bologna nel 2008).
Su impulso del Comune di Bologna, impegnato nell'adozione della partecipazione come strumento di accompagnamento delle trasformazioni urbane, l'Urban Center ha sviluppato anche competenze specifiche per il supporto all'organizzazione e alla gestione dei laboratori di quartiere e dei forum pubblici di discussione (come per i forum "Bologna città che cambia" e "Bologna si fa in sette"), fornendo consulenze mirate e mettendo i propri spazi a disposizione per la raccolta e la presentazione delle diverse esperienze. Tutte le iniziative promosse o ospitate dall'UCB sono costantemente accompagnate da un'attività di comunicazione, che, oltre a trovare forma nell'allestimento dello spazio fisico deputato ad attività di informazione e coinvolgimento attivo dei cittadini, produce e aggiorna una serie di strumenti volti a diffondere la conoscenza delle sue iniziative (schede, volantini, pagine web, eccetera). Sulla stessa linea, con espressa volontà di approfondimento e di diffusione di una più estesa "cultura urbana", il centro cura una collana editoriale per Edisai intitolata "Leggere e scrivere la città", di cui è in pubblicazione il terzo volume.
Rispetto ad altre strutture simili, l'UCB si contraddistingue per la formula gestionale, affidata a un comitato di enti impegnato nel finanziamento e nello sviluppo del servizio e sempre aperto all'adesione di nuovi componenti. Attualmente il comitato Urban Center Bologna è composto dagli enti e dalle istituzioni maggiormente coinvolti nelle trasformazioni della città e del territorio, nonché nella definizione e nella promozione del "sistema Bologna".3 A supporto del comitato, opera una commissione tecnica di esperti che seleziona, indirizza e coordina, dal punto di vista scientifico, l'insieme delle attività dell'UCB. Della commissione tecnica fanno parte i responsabili dell'urbanistica e delle attività culturali del Comune di Bologna (ente promotore del comitato), e un rappresentante della Provincia di Bologna. Nell'intento di arricchire e qualificare la sua offerta, per valorizzare soprattutto l'impulso a essere soggetto forte anche nella promozione della cultura architettonica, recentemente l'Urban Center Bologna ha invitato a far parte della commissione tecnica anche il direttore del servizio beni architettonici e ambientali dell'IBC. Questa integrazione darà nuovo impulso allo sviluppo e alla cura di una più spiccata sensibilità artistico-architettonica e divulgativa, di cui il centro vuole farsi carico.
Note
(1) Si vedano in proposito: G. Gresleri, Sette città possibili, "IBC", XV, 2007, 3, pp. 28-30; P. Ciorra, Tra Bologna e il mondo, "IBC", XVII, 2009, 1, pp. 44-45.
(2) Si veda in proposito: A. Benevelli, M. Guarino, Sposta il tuo centro, "IBC", XV, 2007, 3, pp. 32-34.
(3) Il comitato è composto da: Comune di Bologna, Provincia di Bologna, Fondazione Cassa di risparmio in Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, ATC Trasporti Pubblici Bologna, HERA Bologna, Aeroporto "Guglielmo Marconi", Università di Bologna, Bologna Fiere, ACER Bologna, Finanziaria Bologna Metropolitana e PromoBologna.
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