Rivista "IBC" XVII, 2009, 1

territorio e beni architettonici-ambientali / immagini, pubblicazioni

F. Govoni, P. Pancaldi, A. Tampellini, Quel che vedono le nuvole. Morfologia ed evoluzione storico-topografica della pianura compresa fra via Emilia, Reno, Panaro e Centopievese, San Matteo della Decima (Bologna), Edizioni Marefosca, 2008.
Quel che vedono le nuvole

Carlo Tovoli
[IBC]

Poter vedere la terra librandosi in volo è un sogno antico come il mondo. In Emilia-Romagna ci riuscì tra i primi il conte Francesco Zambeccari: memore dei primi voli dei fratelli Montgolfier a cui aveva assistito, il 7 ottobre 1803 si alzò dalla Montagnola di Bologna con un aerostato da lui ideato e compì un avventuroso viaggio sopra l'Adriatico, fino a Pola, rischiando l'assideramento. Questa sua passione gli portò la fama e, purtroppo, lo condusse alla morte il 21 settembre 1812, giorno della sua ultima tragica ascensione. Oggi, grazie alla fotografia, osservare "quel che vedono le nuvole" è possibile anche restando comodamente seduti in casa propria. È un'esperienza certamente meno avventurosa ma di sicuro interesse, soprattutto quando le immagini registrano attentamente un territorio e le sue caratteristiche: centuriazione, strade, ferrovie, canali, campi coltivati, filari arborei, parchi e giardini, aggregati demici e artigianali.

Un volume pubblicato alla fine del 2008 dalle Edizioni Marefosca racconta fotograficamente, grazie a oltre 400 immagini eseguite in volo su un deltaplano da Floriano Govoni, l'attuale conformazione della fascia di pianura bolognese a sinistra del fiume Reno, con l'inclusione di Cento e Pieve di Cento. Il volo del deltaplano ha sorvolato le direttrici stradali, i centri abitati e la pianura per coglierne tutti gli aspetti paesaggistici, urbanistici e geomorfologici. Si parte dallo snodo "a quadrifoglio" della Trasversale di pianura, a sud di Funo di Argelato, per raggiungere i territori dei Comuni di Sala Bolognese, San Giovanni in Persiceto, Anzola dell'Emilia, Sant'Agata Bolognese, Crevalcore, San Matteo della Decima, Sant'Agostino, fino a Cento e Pieve di Cento, con scorci e dettagli del loro tessuto urbano.

Il volume propone anche un tentativo di ricostruzione storica dell'evoluzione del territorio attraverso l'ausilio della cartografia storica, soffermandosi su punti particolarmente significativi, come gli incroci viari, le confluenze fluviali o gli aggregati demici. Il confronto è ancora più immediato quando nella stessa pagina sono riproposte le immagini attuali di Govoni e quelle aeree realizzate negli anni Trenta del Novecento dall'Istituto geografico militare, messe a disposizione dall'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna che ne possiede copia nel proprio Archivio. La rassegna di fotografie è accompagnata da un saggio di Alberto Tampellini con note storiche sulla morfologia e la topografia della pianura e da un testo di Pierangelo Pancaldi dal titolo Storie di acque e di uomini, dove si indagano, tra l'altro, le mutazioni del territorio a partire dagli interventi idraulici e bonificatori voluti da Giovanni II Bentivoglio alla fine del XV secolo.


F. Govoni, P. Pancaldi, A. Tampellini, Quel che vedono le nuvole. Morfologia ed evoluzione storico-topografica della pianura compresa fra via Emilia, Reno, Panaro e Centopievese, San Matteo della Decima (Bologna), Edizioni Marefosca, 2008, 288 pagine, senza indicazione di prezzo.

Azioni sul documento

Elenco delle riviste

    Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna - Cod. fiscale 800 812 90 373

    Via Galliera 21, 40121 Bologna - tel. +39 051 527 66 00 - fax +39 051 232 599 - direzioneibc@postacert.regione.emilia-romagna.it

    Informativa utilizzo dei cookie

    Regione Emilia-Romagna (CF 800.625.903.79) - Viale Aldo Moro 52, 40127 Bologna - Centralino: 051.5271
    Ufficio Relazioni con il Pubblico: Numero Verde URP: 800 66.22.00, urp@regione.emilia-romagna.it, urp@postacert.regione.emilia-romagna.it