Rivista "IBC" XVI, 2008, 4
biblioteche e archivi / progetti e realizzazioni, storie e personaggi
L'11 ottobre 2008, negli appartamenti abbaziali del Complesso Classense di Ravenna (www.classense.ra.it), è stata inaugurata la Sala "Gambi - Vergnano", che racchiude la biblioteca e l'archivio donati alla Biblioteca della sua città natale da Lucio Gambi (Ravenna, 1920 - Firenze, 2006). La donazione è costituita da una raccolta libraria composta da circa 19000 volumi, tra monografie, opuscoli e testate di periodici, e da un fondo d'archivio che riunisce i corsi universitari (da Gambi tenuti dal 1951 al 1989 nelle Università di Messina, Milano e Bologna), i manoscritti inediti, le ricerche rimaste incompiute, i documenti familiari, le tracce di esercizi adolescenziali.1
Oltre ai libri, nella raccolta sono presenti le tesi di laurea discusse da Lucio Gambi tra il 1960 e il 1990 nelle Università di Milano e di Bologna, e una ragguardevole raccolta di materiale cartografico (circa 800 pezzi), di cartoline e di fotografie (circa 15000 pezzi). La donazione comprende anche un nucleo specifico di opere di biologia vegetale e di testi biblici appartenuti rispettivamente alla moglie Ornella Vergnano (1923-1992), docente di Fisiologia vegetale all'Università di Firenze, e al suocero Lodovico Vergnano (1885-1964), pastore della chiesa evangelica metodista. La raccolta libraria è interamente fruibile dal pubblico. Viceversa, il fondo d'archivio, formato personalmente dall'autore, per esplicita volontà testamentaria, sarà consultabile solo dopo il novembre 2018. I documenti cartografici e la raccolta di cartoline e fotografie sono in via di catalogazione.
La collezione di libri e documenti messa assieme da Lucio Gambi nel corso di un cinquantennio è la testimonianza di quella eccezionale attività scientifica che così profondamente ha segnato la ricerca storico-geografica italiana nel secondo Novecento. Dentro di essa si muove l'operosità del docente universitario, la biografia dell'intellettuale attivamente partecipe delle passioni sociali e culturali del suo tempo. Si tratta, pertanto, di un patrimonio bibliografico altamente selezionato, che l'autore ha voluto porre al servizio della comunità degli studi come una sequenza visibile e leggibile di saperi, di memorie e di frammenti autobiografici.
Le biblioteche d'autore - così la letteratura biblioteconomica ha voluto definire le raccolte librarie di studiosi, "segnate" dalla personalità intellettuale dei costitutori, e la definizione è oggi forse inflazionata e abusata - sono numerose fra gli scaffali e le sale classensi. Vi si avvicendano Pietro Canneti e Camillo Morigia, Corrado Ricci e Luigi Rava, Manara Valgimigli ed Eurialo de Michelis: bibliofili, storici, letterati, critici, politici, prevalentemente ravennati, ma anche studiosi che ebbero altrove il proprio ambito di impegno. Sempre e comunque, le biblioteche testimoniano, di questi autori, molto più di quanto l'ambito prevalente della loro attività farebbe supporre. Si potrebbe dire che le loro biblioteche ne testimonino, con ben poche omissioni, la dimensione intellettuale e al contempo biografica.
Ed è certo questa l'aria che si respira anche fra gli scaffali della sala "Gambi", dove le grandi opere, i testi fondamentali della disciplina geografica, gli innumerevoli interventi anche minimi a seminari e convegni, le raccolte di periodici disciplinarmente affini agli studi e all'impegno di intellettuale militante, si affiancano ai classici letterari letti nella giovinezza (si direbbe accuratamente scelti, forse epurati delle scorie bibliografiche), agli spartiti musicali delle esercitazioni di famiglia, alle testimonianze degli studi, anche minori, o rinnegati, quale fu il lavoro da lui elaborato a descrizione del museo etnografico di Forlì, conservato nella biblioteca anche nell'esemplare con dedica ai genitori. Lo studio, pubblicato nel 1942 nella rivista "Lares", fu poi espunto dalla "autobibliografia" che Gambi ebbe a ricostruire, bibliografia pressoché integrale dei suoi scritti, collocata fra le sue carte forse col comprensibile intento di fare chiarezza sulla propria produzione.
Va da sé che la stessa cura posta nella conservazione dei libri della moglie Ornella Vergnano, sia propri che di famiglia, così come l'accurata successione in cui vengono ordinate fotografie e cartoline (volte a documentare luoghi, territori, città e monumenti, ma anche persone, famigliari o amici), testimoniano, in forma sempre sfumata e discreta, la stratificazione di memorie a valenza biografica. Biografia e bibliografia che ancor più si intrecciano, e oggi si leggono, attraverso quel dialogo con i libri che il raccoglitore ha testimoniato nelle postille, nelle note e nei ritagli allegati posti tra le pagine.
Lucio Gambi, già nella fase di spedizione da Firenze a Ravenna, aveva personalmente ordinato il materiale secondo una sorta di paradigma bibliografico, per nuclei tematici, con una ripartizione offerta non casualmente al bibliotecario come guida esemplare per una definitiva sistemazione catalografica e biblioteconomica della collezione. La scelta dell'autore tiene d'occhio anzitutto le esigenze documentarie della conoscenza scientifica, offrendosi allo studioso come un significativo metatesto e un eccezionale palinsesto di annotazioni, commenti e richiami biobibliografici. Testimonianza eloquente per chi vorrà indagare la peculiare fisionomia culturale dell'autore e il processo intellettuale che l'ha determinata. Riportiamo qui l'elencazione dei nuclei tematici in cui l'autore aveva ripartito la sua raccolta:
1. studi storici
a) trattazioni universali
b) storia antica
c) grandi epoche storiche dal medioevo a oggi
d) storia italiana dal medioevo a oggi
e) storia dell'Europa o di singoli paesi d'Europa
f) storia di altri continenti o di singoli loro paesi
2. illuministi e democratici prima metà sec. XIX
3. storia della popolazione
4. storia dell'alimentazione
5. storia economica
6. problemi del sottosviluppo
7. storia dell'agricoltura
8. abitazione rurale
9. storia delle bonificazioni
10. storia dell'industria
11. storia urbana e problemi urbanistici
12. problemi sociali ed economici della città
13. storia delle arti visive
14. guide artistiche
15. storia della musica
16. illustrazioni di beni culturali o ambientali e scritti relativi alla loro salvaguardia
17. storia della filosofia
18. testi filosofici
19. storia della scienza
a) fisico matematica
b) geologica
c) biologica
20. storia delle esplorazioni e dei viaggi
a) testi
b) studi critici
21. storia delle donne
22. educazione e istruzione
23. regionalismo
24. le regioni italiane (esclusa l'Emilia e Romagna) nei loro termini geostorici
a) Piemonte e Val d'Aosta
b) Lombardia
c) regioni venete, Sud Tirolo e penisola istriana
d) Liguria
e) Toscana
f) Marche e Umbria
g) Abruzzo e Molise
h) Puglia
i) Lazio
l) Campania
m) Basilicata e Calabria
n) Sicilia
o) Sardegna
p) Corsica
25. Emilia e Romagna nel loro complesso
26. scritti specifici sull'Emilia
27. scritti specifici sulla Romagna
28. geografia (in termini tradizionali) dell'Italia, in complesso e per grandi zone
29. problemi economico-sociali italiani
30. statistiche demografiche ed economiche italiane
31. questione del Mezzogiorno italiano
32. geografia (in termini tradizionali) dell'Europa e di singoli paesi europei
33. geografia di altri continenti
34. etnologia
35. geografia storica e umana
36. geoeconomia e geopolitica
37. storia della geografia
38. storia della geoiconografia
39. problemi della costituzione dell'universo
40. geografia fisica e scienze della Terra
41. ecologia
42. discipline biologico-vegetali
43. discipline biologico-animali
44. biochimica
45. materiali geoiconografici
46. pubblicazioni del Touring Club Italiano
47. testi religiosi con particolare riguardo al Vecchio Testamento, all'evangelismo e alla riforma
48. storia del Cristianesimo con particolare riguardo all'evangelismo e alla riforma
49. storia di religioni diverse dal Cristianesimo
50. teologia
51. letterature antiche
a) testi
b) studi critici
52. testi di letteratura italiana
53. studi critici di letteratura italiana
54. storia della lingua italiana
55. letterature non italiane
a) testi
b) studi critici
56. miscellanee di scritti di ...
57. scritti in onore o in memoria di ...
58. periodici scientifici
59. giornali periodici
60. dizionari, vocabolari
61. enciclopedie, dizionari biografici, dizionari e illustrazioni corografiche
62. atlanti
63. bibliografie
64. tesi di laurea manoscritte
65. testi didattici per l'istruzione media
66. alia
L'istituzionalizzazione biblioteconomica del fondo ha seguito sul piano disciplinare la tipologia originaria della ripartizione gambiana, tradotta nella classificazione decimale Dewey. Essa consentirà un facile, libero accesso ai documenti librari, dimensionati in uno spazio di storica rilevanza, da inscrivere tutto, anche nella sua rappresentazione fisica e simbolica, nella dimensione storica di una Classense intesa come biblioteca di conservazione.
Rara esperienza, per il bibliotecario, questa dell'inscrivere, entro il "territorio" a valenza monumentale della biblioteca, uno spazio recuperato. Si tratta, in questo caso, degli antichi appartamenti degli abati camaldolesi di Classe, uno spazio dedicato a memorie non destinate alla dispersione o al fluttuare di una vita biblioteconomica segnata da continui riallestimenti o addirittura dallo scarto. Qui hanno inoltre trovato spazio gli scaffali liberty di una storica, prestigiosa galleria commerciale di Ravenna (pervenuta grazie alla donazione "Fabbri Cagnoni"): gli scaffali sono stati adoperati per la collocazione della libreria Gambi, a costituire un valore aggiunto nei confronti della collezione libraria, inserita anch'essa, a sua volta, entro una sorta di spazio dedicato di memoria, volto alla valorizzazione del lavoro artigianale e all'omaggio alla dimensione produttiva della Ravenna novecentesca.
Le scelte di conservazione materiale dei documenti e quelle di metodo catalografico, volte al più stretto rispetto del legame sia materiale che virtuale fra i libri e le carte, l'accurata segnalazione delle postille e degli allegati di qualsivoglia genere, vogliono essere ulteriori fonti di documentazione - che ci auguriamo feconde - per quei ricercatori che si accingano a una riconsiderazione complessiva dello studioso, che serva insieme da stimolo a un riesame della cultura italiana dell'ultimo cinquantennio.
Nota
(1) Sulla figura e sull'opera di Lucio Gambi si veda, tra l'altro, l'approfondimento curato da Maria Pia Guermandi e Giuseppina Tonet per il sito web dell'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna: www.ibc.regione.emilia-romagna.it/wcm/ibc/menu/dx/07parliamo/storico/gambi.htm.
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