Rivista "IBC" XIV, 2006, 1

musei e beni culturali / progetti e realizzazioni, restauri, pubblicazioni

Il gesto trattenuto. Torna a Bologna un affresco del Guercino. La Madonna che offre un bocciolo di rosa al Bambino, a cura di B. Buscaroli, D. M. Stone, Bologna, Bononia University Press, 2006.
Guercino formato portatile

Elisabetta Landi
[IBC]

Torna a Bologna la Madonna che offre un bocciolo di rosa al Bambino di Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino, rarissimo esempio di affresco portatile su supporto ligneo rivestito di malta, proveniente dallo scalone del palazzo Malvezzi Campeggi di Roma e oggi finalmente restituito al pubblico e agli studiosi, che potranno ammirarlo, dopo l'esposizione in palazzo Saraceni (14-30 gennaio 2006), nelle collezioni artistiche della Fondazione della Cassa di risparmio in Bologna. Ma nella città delle due torri l'opera ritorna... o arriva per la prima volta?

Difficile dirlo, a quattro secoli di distanza, quando le testimonianze di una committenza risultano perdute. Certo, considerando l'incompatibilità tra il legno e la malta, suscita non poche perplessità la buona conservazione del pezzo, come osserva il restauratore Rolando Dionisi, incaricato di apportare al dipinto le cure necessarie all'indomani del distacco tempestivamente eseguito nel 1994 dall'allora Soprintendenza di Roma e del Lazio, in seguito a un tentativo di furto. Perché la luce fioca dell'androne del palazzo non contribuiva né alla sicurezza e tanto meno alla valorizzazione dell'affresco, sulla cui reale provenienza il noto storico Giuliano Malvezzi, nato a Roma in quello stesso nobile edificio, formula alcune ipotesi nel catalogo di mostra, a cura di Beatrice Buscaroli e David M. Stone.

Una testimonianza preziosa delle possibili peripezie dell'opera: trasferita nella capitale da una delle tante dimore senatorie dell'aristocratica famiglia bolognese? Inserita nello scalone a metà Settecento dall'architetto Ricciolini, discendente per parte di madre da Giacomo Sementi, pittore vicino al Guercino? Aggiunta al decoro "bolognesizzato" del palazzo negli anni Trenta del Novecento da Carlo Malvezzi Campeggi? Possibilità tutte da verificare. Ma rimane certa la rara qualità dell'inedita Madonna. E non soltanto per l'insolito supporto. Perché questa nuova e dolcissima icona, aggiungendosi al catalogo del centese, riconduce per sottigliezze emotive e atmosferiche morbidezze alla prima produzione dell'artista. Dove, come osserva in catalogo Massimo Pulini, le Madonne e i Bambini passano il tempo a giocare, di preferenza, quando non siano sulle nuvole ad ascoltare le intercessioni dei santi o quando non debbano assistere a sacre conversazioni dall'alto di una cuspide d'altare.

Questa è la favola che il giovane Barbieri preferiva, quella di un Dio che si sottopone a tutte le condizioni di un mortale, a partire dal bisogno della protezione materna (Pulini). E ce la racconta arricchendola ogni volta di sfumature e di varianti da incantare. Come nel disegno a penna conservato al Louvre, riconosciuto da Denis Mahon al Guercino e ricollegato al dipinto. Con le uniche eccezioni della pera, simbolo di sacrificio, che nella versione su intonaco si trasforma in fiore, e della fascia con la quale la Vergine trattiene il corpo del Figlio introducendo un'affettuosa nota di costume domestico. Di matrice ludovichiana. Perché è dal bellissimo abbraccio ritratto dal più anziano maestro nella pala centese (Sacra Famiglia, Cento, Pinacoteca civica, 1591) che il Guercino deriva la propria umanissima ispirazione, declinata come un orecchiabile tema musicale da ripetersi con variazioni, soprattutto a inizio di carriera.

E chissà se per quest'affresco portatile avrà posato quella bella carcerata liberata dal pittore dalle prigioni arcivescovili per farne la propria dolcissima modella (era forse una strega?). Fu la protagonista di tante opere immortali e dell'artista, che si apprestava a divenire un'autorità riconosciuta all'indomani degli esordi in casa Pannini (1617), coevi, propone David Stone, al dipinto ora acquisito dalla Fondazione Cassa di risparmio in Bologna ( www.fondazionecarisbo.it).

 

Il gesto trattenuto. Torna a Bologna un affresco del Guercino. La Madonna che offre un bocciolo di rosa al Bambino, a cura di B. Buscaroli, D. M. Stone, Bologna, Bononia University Press, 2006, 67 p., _ 12,00.

 

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