Rivista "IBC" XIV, 2006, 1

musei e beni culturali / progetti e realizzazioni, pubblicazioni

Dal Trecento al Novecento. Opere d'arte della Fondazione e della Cassa di Risparmio di Rimini, a cura di P. G. Pasini, Rimini, Panozzo Editore, 2005.
La collezione "Carim"

Enrico Cipressi
[laureato in Conservazione dei beni culturali all'Università di Parma]

Il 16 dicembre 2005 è stato presentato il volume Dal Trecento al Novecento. Opere d'arte della Fondazione e della Cassa di Risparmio di Rimini, a cura di Pier Giorgio Pasini ( www.panozzo.com). La Fondazione Carim si propone di reperire in Italia e all'estero, e poi riunire, le opere di autori riminesi, o di coloro che comunque hanno avuto un legame con la città, per recuperare il contatto che la comunità civica deve avere con la propria cultura e il proprio territorio.

La collezione si è formata soprattutto negli ultimi trent'anni e ha registrato un impulso decisivo delle acquisizioni a partire dagli anni Novanta. Le opere catalogate consistono in settanta dipinti, due medaglie, una scultura, cinquantasette ceramiche e tre album di disegni. Di queste, settantuno si trovano attualmente in deposito al Museo civico di Rimini, con il duplice scopo di integrare le collezioni museali e valorizzare adeguatamente le opere stesse, mediante la loro collocazione nel contesto più appropriato. In questo modo la collezione, che per sua natura presenta materiali eterogenei, essendosi formata nel tempo, contribuisce incisivamente alla ricostruzione del quadro della civiltà artistica riminese dal Trecento a oggi.

Il volume è introdotto dal saggio Storia Collezionismo Museo a Rimini di Andrea Emiliani, che ripercorre le principali attività museali e collezionistiche riminesi dall'Ottocento, fino al lavoro svolto dalla Fondazione. Seguono le schede di quarantaquattro opere a cura di Angelo Mazza e Pier Giorgio Pasini, un repertorio completo delle opere stesse e un'appendice bibliografica. La parte più importante della collezione è composta dai dipinti trecenteschi, fra i quali, e certamente al di sopra di tutti, il Polittico di Giuliano da Rimini, eseguito intorno al 1320. L'opera, già di proprietà del duca di Norfolk, si trovava in Inghilterra a Carlton Towers e l'acquisizione è avvenuta il 13 dicembre del 1996, all'asta di Christie's a Londra. Sempre di Giuliano, nel 2002 è stata acquistata la Testa di Cristo, frammento di un crocifisso.

Degno di rilievo è pure il nucleo di opere del Quattrocento e del Cinquecento. La pittura rinascimentale non era in concreto presente a Rimini prima che si collezionasse questo gruppo di opere, che si era progressivamente disperso fino dall'epoca immediatamente successiva al periodo malatestiano. Tra queste, meritano di essere menzionate le due medaglie raffiguranti Sigismondo Pandolfo Malatesta e Isotta degli Atti, modellate del medaglista veronese Matteo de' Pasti e acquistate a Lugano nel 2001; le due tavolette, frammenti di una grande croce di Giovanni Francesco da Rimini, con la Vergine dolente e San Giovanni Evangelista dolente; il Battesimo di Gesù di Marco Palmezzano; la Madonna con il Bambino dormiente tra i santi Giovanni Battista e Girolamo di Lattanzio di Ambrogio da Rimini, allievo di Giovanni Bellini.

Numerose sono le opere dei secoli successivi, fra le quali ricordiamo l'ultimo acquisto della Fondazione nel 2005: il dipinto di Francesco L'Ange, artista savoiardo attivo a Torino e a Bologna. La tela ornava, fino al 1961, il salone d'onore di Palazzo Buonadrata, oggi sede della Carim, e ora potrà farvi ritorno. Particolare interesse destano la collezione di ceramiche dal XIV secolo a oggi, e i tre album ottocenteschi di disegni. Un album consta di tredici disegni, che costituiscono il progetto completo risalente alla fine degli anni Trenta del XIX secolo, attribuito all'architetto Vincenzo Ghinelli, per la costruzione di un nuovo teatro per la città. Vi sono, poi, i 24 Disegni di Bologna e Rimini del collezionista bolognese Severino Bonora. Infine, le 54 vedute acquerellate di paesi e monumenti romagnoli e marchigiani dell'Album di Ricordi di Antonio Mosconi, che contiene informazioni su edifici e monumenti scomparsi o mutati nel corso del tempo.

Arrivando ai nostri giorni, è da sottolineare l'attenzione riservata dalla Fondazione ai giovani artisti riminesi di oggi, di cui intende aiutare la formazione e l'affermazione con l'acquisto delle loro opere più significative.

 

Dal Trecento al Novecento. Opere d'arte della Fondazione e della Cassa di Risparmio di Rimini, a cura di P. G. Pasini, Rimini, Panozzo Editore, 2005, 144 p., s.i.p.

 

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