Editoriali
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"Bene culturale" è un'espressione largamente imprecisa, che ha bisogno di essere sostanziata da casi concreti: l'attività dell'IBC ha cercato di corrispondere anche nel 2004 a questa esigenza, dando un senso propositivo alla ricorrenza dei suoi trenta anni di vita.
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Dal dossier dedicato all'evoluzione del libro nella sua dimensione europea, al capitolo iconografico sull'esperienza espressiva del fumetto nella sua particolare versione emiliano-romagnola: un invito a riconoscere la varietà dei codici culturali e degli oggetti a cui essi danno luogo.
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Il nuovo codice dei beni culturali e del paesaggio è entrato in vigore. Per analizzare il testo ministeriale l'IBC promuove una giornata di studi: seguiranno altri incontri, sempre correlati ai problemi del nostro territorio e del suo complesso patrimonio.
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Con il 2004 si compie per l'IBC un trentennio di vita: non è solo un anniversario ma anche un invito a un esame retrospettivo, a un confronto, forse a un pacato esame di coscienza.
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Mentre l'Europa dei politici è sulla via di una costituzione unitaria, anche nell'ambito dei beni culturali, di domanda in domanda e di esperienza in esperienza si sperimenta ogni giorno la possibilità di una "humanitas" comune.
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