Rivista "IBC" XVIII, 2010, 2
musei e beni culturali / didattica, progetti e realizzazioni
È possibile insegnare matematica o fisica attraverso il patrimonio culturale? L'educazione al patrimonio culturale può essere una risorsa per sviluppare competenze personali come la capacità di decisione, o competenze sociali e civiche o, ancora, per imparare a imparare? Queste sono alcune delle domande a cui si propone di rispondere il progetto europeo "AQUEDUCT - Acquiring Key Competences through Heritage Education" (Acquisire le competenze chiave attraverso l'educazione al patrimonio culturale), che fino all'ottobre del 2011 vedrà coinvolto, tra i vari partner, l'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna (IBC).
Coordinato dal Landcommanderij Alden Biesen (Belgio) all'interno del "Life Long Learning Programme" - azione "Comenius", il progetto è stato approvato insieme ad altri 38, su 150 presentati. Il presupposto su cui si basa è che l'educazione al patrimonio culturale non sia solo correlata all'arte, alla storia o alle materie culturali, ma funzioni come una risorsa educativa complessa, in grado di accrescere e mantenere la motivazione, fornire un approccio innovativo e interdisciplinare, rafforzare i legami tra la scuola e il territorio, sviluppare una dimensione culturale europea e acquisire le competenze chiave per l'apprendimento permanente stabilite in ambito comunitario nel 2006.
Le otto competenze che i cittadini dovrebbero possedere per ottenere la propria realizzazione personale, l'inclusione sociale, la cittadinanza attiva e l'occupazione sono: la capacità di comunicare nella propria lingua e in quelle straniere; le conoscenze matematiche, scientifiche, tecnologiche e digitali di base; imparare a imparare; le competenze sociali e civiche; lo spirito di iniziativa e di imprenditorialità; la consapevolezza e l'espressione culturali. "AQUEDUCT" si focalizzerà in particolare sulle competenze trasversali, le ultime quattro dell'elenco. Per la prima volta un progetto europeo si propone di creare un legame tra l'educazione al patrimonio culturale e l'acquisizione di queste competenze, rispondendo così a molte priorità politiche e affrontando in modo innovativo la sfida lanciata dalla Comunità europea nel 2009.
Poiché i sistemi di istruzione e formazione di base sono i primi a dover sostenere lo sviluppo delle competenze, "AQUEDUCT" mira a creare opportunità formative rivolte agli insegnanti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, a coloro che si occupano di formare gli insegnanti e agli studenti che si preparano a questa professione. Gli enti che costituiscono il partenariato (4 università ed enti di formazione degli insegnanti e 5 istituzioni culturali), dopo una prima fase di ricerca, identificazione dei bisogni e sviluppo delle tematiche, confronteranno i loro punti di vista. Quindi raccoglieranno, descriveranno e valuteranno una serie di esempi di buone pratiche.
Un workshop sarà dedicato alla formazione dei partner e di coloro che condurranno a livello locale, nazionale e internazionale alcune iniziative pilota di educazione al patrimonio culturale. I materiali elaborati costituiranno la base di una serie di pubblicazioni in più lingue (manuali, linee guida, moduli di formazione) che potranno essere utilizzate dagli insegnanti e da coloro che si occupano della loro formazione. La disseminazione del progetto avverrà attraverso i vari corsi di formazione previsti, la conferenza finale, il sito web e lo sviluppo di moduli formativi rivolti agli insegnanti in servizio e ai loro formatori. Gli enti e i network coinvolti nella fase di sperimentazione assicureranno la divulgazione e la valorizzazione del progetto nei paesi partner.
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