Rivista "IBC" XVIII, 2010, 2
musei e beni culturali / mostre e rassegne, progetti e realizzazioni
Al MAMbo, il Museo d'arte moderna di Bologna, nel febbraio 2010 si è conclusa con successo "Il Bianco, il Nero, l'Azzurro", la mostra dei dipinti realizzati nel laboratorio di pittura dell'AGEOP - Ricerca, l'Associazione genitori ematologia oncologia pediatrica - Ricerca sui tumori e leucemie del bambino. L'Associazione, fondata nel 1982, con sede presso l'Unità operativa "Lalla Seràgnoli" del Policlinico Sant'Orsola Malpighi, con la propria attività affianca e integra l'équipe ospedaliera, garantendo un tempestivo supporto ai bambini e alle loro famiglie, nonché alla ricerca.
I piccoli pazienti oncologici partecipano da quattro anni al laboratorio di pittura, sotto la guida del maestro Piergiovanni Pierantozzi, coadiuvato dai volontari e dalla psicologa clinica e psicoterapeuta Dorella Scarponi. Presentando la mostra, Francesca Testoni, responsabile dell'Area assistenza di AGEOP - Ricerca, ha attribuito a questo progetto un ruolo preciso nella globalità del percorso terapeutico, come strumento complementare per dare al bambino la possibilità di esternare i suoi bisogni espressivi e relazionali: "L'ospitalità del MAMbo ha reso visibili gli obiettivi dell'Associazione, che si augura di trovare ogni anno collaborazioni e sedi di prestigio per accogliere le opere create dai bambini. Un sogno, forse, ma sognando abbiamo realizzato un reparto moderno, efficiente, all'avanguardia, con cure mediche sempre più efficaci".
Secondo il pittore Pierantozzi, "mentre dipinge, il bambino vive in un mondo ricco di sensazioni: un mondo accogliente e tranquillo, che lo rende felice". Il laboratorio creato nella sala giochi del Day Hospital ha soprattutto questa finalità: "Si lavora in modo estemporaneo, con carta, colori e materiali vari, sparsi per terra, a disposizione di tutti. Tutti i bambini, da quelli più timidi a quelli più esuberanti, prima o poi vengono attratti dalla pittura, e i risultati ottenuti in questi anni ne attestano l'utilità". Lo stupore dei bambini di fronte alle loro opere esposte al MAMbo è stato emozionante. La sorpresa dipinta sui loro visi ha confermato la spontaneità con cui hanno dipinto e colorato il mondo. Come riconosce anche il direttore dell'Accademia di belle arti, Mauro Mazzali: "Devo un ringraziamento a questi bambini: con la loro immediatezza ci mettono di fronte a noi stessi e ridimensionano tutti quegli artisti che, dalle avanguardie storiche in poi, hanno tentato invano di diventare come loro".
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