Rivista "IBC" XVII, 2009, 2
musei e beni culturali, territorio e beni architettonici-ambientali / pubblicazioni
Il Rubicone ha rappresentato, per la sua collocazione geografica, molto di più di un semplice fiume. Fin dai tempi di Cesare attraversare (al di qua o al di là) queste acque significava, di solito, che le cose dopo non sarebbero state più le stesse. Così, duemila anni dopo il passaggio del console romano, il territorio del Rubicone è stato protagonista di uno degli episodi cruciali della "Campagna d'Italia", determinante per la vittoria alleata e la liberazione del Paese. La Linea Gotica, a sua volta, rappresenta un pezzo dell'immaginario collettivo quando si parla di Seconda guerra mondiale, e non solo nelle testimonianze di chi c'era, ma anche per l'impronta - non solo fisica - che ha lasciato nell'inconscio collettivo italico: da una parte gli alleati che arrivavano, dall'altra la resistenza e il regime nazifascista nel crepuscolo sanguinario di Salò.
Le pagine del libro di Giorgio Bolognesi Rubicone '44. Cronache e ricordi del passaggio del fronte a Roncofreddo e dintorni, realizzato con il contributo dell'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna, ci riportano all'autunno del 1944 e alle decisive battaglie che infersero un colpo formidabile alle truppe germaniche, permettendo agli alleati di sfondare la Linea Gotica e di arrivare nella piana di Cesena. Rubicone '44 è anche il prezioso ritratto di una comunità, di un tessuto sociale basato sull'economia rurale ormai scomparso, archiviato appunto nella memoria di chi ancora ricorda, o di una puntuale opera di documentazione. Il libro nasce infatti dalle carte e dagli oggetti che Paolo Savini ha messo a disposizione dell'amministrazione comunale di Roncofreddo e che sono andati a comporre il Museo del Fronte, luogo di studio e memoria, parte dei progetti di valorizzazione della memoria legata alla Linea Gotica.
Attraverso le testimonianze degli abitanti di Roncofreddo si ricostruiscono gli episodi che s'inscrivono poi nella storia ufficiale, quella con l'"esse" maiuscola; ma l'autore fa una carrellata più ampia, raffigurando il contesto politico e sociale di quella comunità a partire dal ventennio fascista e dedicando ampio spazio a volti e biografie. In questo contesto, il bel volume di Giorgio Bolognesi rappresenta un tassello prezioso del percorso di ricostruzione di una memoria collettiva che intreccia indissolubilmente la storia con il territorio (quello con la "ti" maiuscola) trasformando in vive immagini quegli avvenimenti del '44 e dando vita, con il Museo del Fronte, a un progetto di alto livello culturale in cui la memoria non diventa mai retorica ma elemento non prescindibile, collante e catalizzatore capace di rinnovare continuamente i valori di pace, libertà e democrazia. "Abbiamo combattuto assieme" - diceva Arrigo Boldrini - "per riconquistare la libertà per tutti: per chi c'era, per chi non c'era e anche per chi era contro...".
G. Bolognesi, Rubicone '44. Cronache e ricordi del passaggio del fronte a Roncofreddo e dintorni, Roncofreddo (Forlì-Cesena), Comune di Roncofreddo, 2009, 285 pagine, senza indicazione di prezzo.
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