Rivista "IBC" XVI, 2008, 4

musei e beni culturali / mostre e rassegne, pubblicazioni

Le rose del Campigna. Il premio di pittura di Santa Sofia dalla memoria all'attualità, a cura di O. Piraccini, Bologna, Bononia University Press, 2008.
Tutte le rose del 'Campigna'

Silvia Loddo
[storica dell'arte]

Presentandosi come occasione di riflessione e confronto tra passato e attualità della ricerca pittorica dei suoi protagonisti, la mostra allestita durante l'estate 2008 a Santa Sofia (Forlì-Cesena), negli spazi della Galleria d'arte contemporanea "Vero Stoppioni" e nell'ambito della cinquantesima edizione del Premio "Campigna" (poi replicata a Palazzo Albertini di Forlì dal 24 ottobre al 16 novembre), ha riunito opere recenti di quarantotto artisti che nel periodo di maggior prestigio del concorso, tra gli anni Sessanta e Settanta, avevano ottenuto il merito di far parte delle cosiddette "rose" per l'assegnazione dei premi, da commissioni giudicatrici composte da figure importanti per l'impegno prestato alle vicende artistiche del tempo, come Francesco Arcangeli, Luigi Carluccio, Enrico Crispolti, Mario De Micheli e Marco Valsecchi.

In un percorso parallelo sono state allestite anche altre due mostre. "Dal Paesaggio al Premio. Opere del Campigna, 1955-1966", organizzata presso il centro visita del Parco nazionale delle Foreste casentinesi a Premilcuore, ha raccontato per immagini le origini del premio nelle sue prime edizioni estemporanee allestite nell'abetaia di Campigna. "Pittura premiata. Opere del Campigna, 1966-1978", presso il Museo civico "Monsignor Domenico Mambrini" di Pianetto, ha dato spazio alle opere premiate nelle edizioni successive.

L'intera retrospettiva è stata accompagnata da un ricco catalogo, edito dalla Bononia University Press nella collana "Immagini e documenti" dell'Istituto regionale per i beni culturali (IBC). Il volume è curato da Orlando Piraccini, che contribuisce con una dettagliata ricostruzione della "lunga storia" del "Campigna", dalle sue origini estemporanee negli scenari tra la foresta e il paese, alla scelta di trasformare il concorso a premi in rassegne tematiche. Una storia presentata sotto l'efficace forma di un memoriale, elaborato a partire dalle carte, i cataloghi, le locandine, i manifesti, le cronache giornalistiche e la vivace documentazione fotografica che si conservano nell'archivio del premio presso la Biblioteca comunale di Santa Sofia. Ne scaturisce l'immagine di una manifestazione che, dalle sue origini fino all'ultima edizione "a premio" del 1978, ha saputo fortemente coinvolgere la comunità locale e nello stesso tempo attrarre l'interesse di tanti artisti, sia giovani che già affermati in ambito nazionale, di intellettuali, critici emergenti e studiosi di chiara fama. Non a caso, Piraccini affida simbolicamente l'apertura del volume alle poche ma efficaci parole di Francesco Arcangeli che, quando già era declinante la stagione dei premi di pittura, scriveva: "Abbiamo vissuto con gli artisti, ecco tutto".

La pubblicazione comprende l'apparato iconografico delle opere in mostra, corredato da note informative su ciascuno degli artisti, compilate da Silvia Loddo, e i testi di Caterina Mambrini e Giuseppe Michelacci inseriti in una sorta di appendice intitolata Postpremium, sul seguito del "Campigna" fino ai giorni nostri, con le esposizioni tematiche degli anni Settanta, gli omaggi ad Arcangeli e Carluccio, l'imprescindibile presenza a Santa Sofia di Mattia Moreni, la nascita della galleria d'arte contemporanea intitolata a Vero Stoppioni e l'esperienza del parco fluviale di scultura all'aperto con opere di Mauro Staccioli, Eliseo Mattiacci, Francesco Somaini, Luigi Mainolfi, Anne e Patrick Poirier, Hidetoshi Nagasawa e Cuoghi Corsello.

Impreziosiscono il volume le parole del presidente dell'IBC, Ezio Raimondi, che ripercorre la memoria dei protagonisti e propone un simbolico passaggio di testimone ai giovani affinché prosegua "questa splendida avventura" del "Campigna", e il saggio introduttivo di Enrico Crispolti, che essendone stato tra i protagonisti, ricorda il premio come punto di riferimento importante per la militanza critica e spazio privilegiato "per difendere una 'possibilità di pittura' ma anche per approfondirne gli aspetti e le intensità (in particolare al confronto del magistero inquieto di Moreni), la volontà di documentare posizioni diverse del far pittura, anche attraverso generazioni differenti". L'auspicio è infine che si aprano prospettive ulteriori: "Fra tanta noia che ci attanaglia nella ripetitività supina e omologativa che pervade buona parte delle mostre di cosiddetta attualità (spesso soltanto cronologica), [...] il Campigna rimotiverà auspicabilmente la propria funzione, svilupperà la sua lunga storia, se riuscirà a sollecitare conoscenza, dibattito, confronto, attorno alla ricerca in atto, o a riflettere esemplarità del passato".


Le rose del Campigna. Il premio di pittura di Santa Sofia dalla memoria all'attualità, a cura di O. Piraccini, Bologna, Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna - Bononia University Press, 2008 ("Immagini e documenti"), 192 pagine, 28,00 euro.

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