Rivista "IBC" XIII, 2005, 4

biblioteche e archivi / mostre e rassegne, pubblicazioni

Tesori della Biblioteca Universitaria di Bologna. Codici libri rari e altre meraviglie, a cura di B. Antonino, Bologna, Bononia University Press, 2004.
Scusate il ritardo

Vittorio Ferorelli
[IBC]

In questo strano paese, dove si tagliano le risorse pubbliche ma si moltiplicano, anche per la cultura, i "consultant", gli "executive" e gli "account manager", il senso pratico e la franchezza diventano doti sempre più vitali. E quando si incontrano vanno segnalate. Come nel caso di questo volume, Tesori della Biblioteca Universitaria di Bologna, e di chi lo ha curato, Biancastella Antonino, direttrice della Biblioteca in questione (www.bub.unibo.it). La quale, nella sua introduzione, senza tanti giri di parole, racconta una vicenda istruttiva. Cinque anni or sono, per celebrare l'anno europeo della cultura, veniva allestita una mostra intitolata "La Biblioteca Universitaria e i suoi tesori dal '700 al 2000". Allora, per mancanza di fondi (appunto), non fu possibile pubblicare un catalogo all'altezza dei tesori esposti, e si rimediò dignitosamente, come sanno ben fare, ogni giorno, molti professionisti pubblici dei beni culturali. "Ma lo avevamo promesso: il catalogo lo faremo!" scrive Antonino. Eccolo qui il catalogo, e basterà sfogliarlo per capire che l'attesa ne è valsa la pena.

Rispetto alla mostra del 2000 i pezzi prescelti sono stati ridotti a un centinaio, ma ciò che conta è l'efficacia con cui vengono presentati. I documenti selezionati sono proposti, infatti, uno alla volta, con due grandi pagine a disposizione per ciascuno: una per la scheda descrittiva, e una interamente dedicata alla riproduzione fotografica a colori di una parte significativa. Proprio come si confa ai tesori. Al rigore delle notizie bibliografiche corrisponde la chiarezza formale e la forza evocativa delle descrizioni, che a volte si confonderebbero con altrettanti incipit di un Borges o di un Saramago: "Di Paul Kal non si sa niente, se non che fu l'autore di questo manuale cavalleresco, e che lo compose per l'Elettore Palatino Lodovico IV Wittelsbach (1442-1449)...".

Il percorso, ordinato cronologicamente, si articola in quattro capitoli tematici (è stata anche messa a punto una versione estesa per il web: www.librit.unibo.it). Papiri e tavolette propone alcuni frammenti della collezione di papiri greci e latini acquisita nel 1930 sul mercato antiquario del Cairo: 58 pezzi che testimoniano atti, momenti e figure della vita amministrativa e commerciale in età ellenistica. Il capitolo su Codici, libri e autografi parte dai tesori prodotti dagli amanuensi medievali e di pagina in pagina attraversa il tempo, dando al lettore l'illusione di sfogliare, con le proprie mani, manuali di medicina, breviari, incunaboli letterari, messali, libri d'ore, testi sacri, libri scientifici...

Una vorticosa galleria del tempo, in cui gli esperti potranno gustare le singole rarità bibliografiche e i profani capire di quante avventure sia intessuta la storia della conoscenza. Dal De arte venandi cum avibus, il manuale di falconeria scritto da Federico II e annoverato tra i capostipiti della scienza sperimentale (manoscritto 717, seconda metà del 1200), al Dialogo dei massimi sistemi con dedica autografa di Galileo (anno 1632). Dalla Bibbia latina di Magonza, stampata nel 1462 da Johann Fust e Peter Schoeffer (un libro dalla storia mozzafiato, altro che Codice Da Vinci...), fino al Maometto donato a papa Benedetto XIV da Voltaire, con la lettera, scritta di sua pugno, con cui riuscì a dare scandalo sia ai cattolici che agli illuministi. E così via, ogni esemplare un racconto segreto, da svelare tra le righe.

Un capitolo autonomo è dedicato ai Manoscritti islamici, ovvero alle opere arabe, turche e persiane provenienti in massima parte dal lascito di Luigi Ferdinando Marsili, scienziato, poligrafo e uomo d'armi bolognese (1658-1730). Il fondo ottomano, ancora per molti versi da indagare, è il secondo per consistenza dopo quello posseduto dalla Biblioteca del Vaticano. L'ultima sezione, riservata alle Carte geografiche, riproduce celebri atlanti, carte nautiche e portolani, di fattura occidentale e orientale.

Non poteva mancare una storia della Biblioteca universitaria di Bologna, dalla nascita alle trasformazioni più recenti, una storia affidata ancora una volta alla penna felice di Biancastella Antonino, e alla sua sincerità: "I problemi [...] non sono tutti risolti, perché comunque rimane il divario fra le necessità di questa grande antica e moderna biblioteca e le risorse disponibili, prima fra tutte quella umana, sempre più scarsa e forse anche 'meno giovane'". Verrebbe da dire: coraggio! È provato che, grazie all'intelligenza, dai tagli ai fondi ci si può salvare. Manager permettendo, si intende.

 

Tesori della Biblioteca Universitaria di Bologna. Codici libri rari e altre meraviglie, a cura di B. Antonino, Bologna, Bononia University Press, 2004, 264 p., _ 32,00.

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