Rivista "IBC" XIII, 2005, 4
musei e beni culturali / immagini, mostre e rassegne, pubblicazioni
Dal momento che tra le linee di ricerca dell'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna la conservazione e la valorizzazione del patrimonio fotografico rientrano tra le priorità, è ragionevole dare notizia di due esposizioni fotografiche che si sono recentemente tenute a Parigi e che efficacemente si incrociano con l'attenzione che, anche attraverso la rivista "IBC", dedichiamo alla camera oscura.
Una è stata dedicata a Robert Doisneau, ed era allestita dal 23 settembre al 17 dicembre 2005 in Saint Germain des Prés, alla galleria Claude Bernard, che ne aveva proposto un'altra nell'autunno del 2003, in occasione dell'uscita del volume Paris Doisneau per i tipi di Flammarion (www.claude-bernard.com). Un bianco e nero che restituisce una città traboccante di vita e di gusto creativo; di gente e di umori più semplici, un quotidiano animato da un sociale più corale.
La mostra e il catalogo costituiscono un altro bell'omaggio a uno dei più noti cantori della Parigi del secondo dopoguerra. Una città che trasuda umanità e gusto creativo. Doisneau è interessato all'universo dell'uomo, la sua sensibilità gli permette di raccontare la città, la società, le sue radici e il nuovo che avanza, attraverso i volti, gli atteggiamenti delle persone. Cogliendo dettagli, aggiungendo nell'inquadratura tocchi d'ironia o di tenera complicità con i protagonisti dei suoi "quadri", che spesso per lui, frequentatore di intellettuali e artisti, sono le anonime, ma efficacissime facce dei bistrot, delle periferie ancora vivibili, dei quartieri non ancora stravolti dalla globalizzazione.
Un altro aspetto di Parigi, città di grandi mostre e istituzioni museali, emerge da "Hors cadre", 150 foto di Gérard Rondeau per lo più realizzate negli spazi espositivi del Grand Palais (lo stesso che ha ospitato la mostra fino al 9 gennaio 2006) oppure in altri musei nazionali come il d'Orsay o il Picasso (www.rmn.fr/galeriesnationalesdugrandpalais).
La maggior parte delle immagini documentano "il dietro le quinte" di un evento museale, non semplicemente "la vernice" - quella situazione in cui già un nucleo ristretto di visitatori, quasi sempre giornalisti e "addetti ai lavori", percorrono le sale - bensì i giorni faticosi e particolarmente delicati in cui arrivano le opere, se ne verificano le condizioni, si procede a collocarle. Una vera fabbrica in cui operai, facchini, architetti e conservatori lavorano febbrilmente, ma hanno anche un rapporto irripetibile con l'opera d'arte. Si avvertono quasi, in questi scatti, il silenzio e il fruscio degli imballaggi che si aprono regalando, agli occhi di quei pochi presenti, l'esclusiva di un incontro mentalmente tattile. Altrettanto gustosi, divertenti, quasi, risultano gli atteggiamenti, le espressioni "rubate" da Rondeau a ignari visitatori nelle poche immagini a loro dedicate, istantanee che ne colgono espressioni di curiosità, di svagata contemplazione, di morbosa passione.
Due eventi e due cataloghi per cogliere impressioni recenti e calde nostalgie di una città che vive una stagione di difficili confronti.
R. Doisneau, Paris Doisneau, Paris, Editions Flammarion, 2005, 400 p., _ 49,00; Hors cadre. Photographies de Gérard Rondeau, Paris, Réunion des Musées Nationaux, 2005, 192 p., _ 39,00.
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