Rivista "IBC" XX, 2012, 2

biblioteche e archivi / convegni e seminari, media, didattica

"Cinguettii e rumori. La verità viaggia su Internet?", Modena, 3 marzo 2012.
Cinguettii e rumori

Elena Malaguti
[assessore alle Politiche giovanili della Provincia di Modena]

Il 3 marzo 2012, nell'ambito di "BUK - Festival della piccola e media editoria", il Comune di Modena ha organizzato un seminario per discutere su come navigare nella grande rete delle informazioni e della comunicazione, possibilmente senza perdersi. È necessario, infatti, promuovere un uso consapevole ed efficace della rete, in particolare presso i giovani, per i quali spesso una maggiore dimestichezza con le nuove tecnologie si accompagna a un uso solitario e frettoloso, e talvolta imprudente, della rete e dei suoi contenuti.

Dal nono rapporto Censis sulla comunicazione del 2011 emerge che oltre il 50% della popolazione italiana utilizza abitualmente internet (una percentuale che sale all'87,4% nei giovani fra i 14-29 anni), e questo dato indica che la rete è sempre più utilizzata ma anche che una grossa fetta di popolazione ne è ancora esclusa. Emerge che si usa la rete soprattutto per accedere ai servizi, e che aumenta la comunicazione digitale a scapito dei mezzi a stampa, soprattutto da parte dei giovani che navigano in una dimensione sempre più "orizzontale", in cui l'interazione interpersonale e la relazione attraverso i social networks si sviluppano a discapito della profondità soggettiva, là dove i bisogni culturali e informativi vengono costruiti in modo autonomo, a misura di se stessi.

Le tecnologie della conoscenza producono quindi un fenomeno di "disintermediazione": senza il supporto dell'insegnante, del genitore, del bibliotecario, si affievolisce il tradizionale ruolo di alfabetizzazione proprio della scuola e della biblioteca. Poiché solo una ridotta percentuale riesce a gestire la mole di informazioni presenti in rete e ha gli strumenti per verificarne l'attendibilità e la correttezza, questo ruolo è invece sempre più attuale: è un'alfabetizzazione rivolta a far acquisire gli strumenti necessari per poter trovare e utilizzare le informazioni e per elaborare nuova informazione e conoscenza, base necessaria per apprendere per tutta la vita.

Diventano quindi strategiche, in questa sfida, l'alleanza e la sinergia di intenti fra scuola e biblioteca, per far sì che siano luoghi dove si possa non solo ottenere le informazioni, ma anche acquisire le capacità per fruirle autonomamente, e per attivare iniziative a supporto dei professionisti impegnati in questa sfida. La Provincia di Modena svolge da tempo un ruolo di sostegno a favore delle realtà socioeducative fondamentali per la formazione dei giovani, a partire dalle scuole superiori, che sono di sua diretta competenza, per arrivare alle biblioteche, di cui cura il coordinamento.

Con le scuole superiori, da quasi dieci anni, è attivo il progetto "TED - Tecnologie educative distribuite", che ha dato vita a importanti esperienze di social networking (in qualche modo precorritrici del web 2.0) e di educazione-formazione-istruzione a distanza. Attualmente il progetto prevede lo sviluppo di una web tv da alimentare con contenuti provenienti dalle scuole e in particolare da redazioni scolastiche per gli studenti della fascia 14-18 anni, per "imparare facendo" la grammatica e il linguaggio della società digitale.

Il Cedoc, Centro di documentazione della Provincia, da sempre impegnato nella gestione e organizzazione dell'informazione bibliografica sul territorio modenese, attraverso la rete bibliotecaria supporta da tempo le biblioteche nell'attivazione di un servizio diffuso di accesso a internet per gli utenti. Nell'ultimo periodo è stata attivata una serie di interventi per fornire contenuti di qualità disponibili in rete, fra cui il progetto per la condivisione di banche dati, la proiezione in diretta streaming - presso 10 strutture, fra biblioteche, municipi e istituti superiori - delle conferenze tenute dalla Fondazione San Carlo, e l'attivazione della piattaforma MediaLibraryOnLine, che consentirà agli utenti delle biblioteche di accedere, anche da casa, a un'amplissima quantità di contenuti sia ad accesso aperto che a pagamento: quotidiani, audiolibri, ebook, musica in streaming, e-learning, banche dati...

È inoltre in corso di definizione una collaborazione con l'ex Provveditorato agli studi di Modena per condividere la piattaforma con gli studenti delle scuole e per attivare iniziative di formazione rivolte a insegnanti, studenti e bibliotecari e mirate all'utilizzo didattico dei contenuti e dei dispositivi in dotazione nelle scuole, alla promozione della biblioteca e della lettura, alla promozione di contenuti e risorse on line a sostegno della disabilità.

Per molto tempo la preoccupazione principale dei decisori politici, degli studiosi e degli educatori, è stato il cosiddetto digital divide, problema tuttora presente: risolvere il nodo del divario digitale, facilitando l'interconnessione, l'accesso a linee di trasmissione potenti, favorendo l'acquisto e l'aggiornamento del computer da parte delle famiglie, incentivando l'alfabetizzazione digitale degli adulti, è un obiettivo necessario ma non sufficiente. Diffondere le tecnologie dell'informazione e della comunicazione è infatti una precondizione: bisogna dare strumenti materiali ma anche mezzi critici e intellettuali per l'uso, ed è proprio questo parallelismo che rende evidente come digitalizzazione e democratizzazione non siano due fenomeni distinti, ma processi che si sovrappongono, fino a identificarsi per tanti aspetti.

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