Rivista "IBC" XX, 2012, 2
musei e beni culturali / mostre e rassegne, pubblicazioni
Il neorinascimentale e ottocentesco Casino dei Principi, nel parco di Villa Torlonia, è apparso come una collocazione particolarmente appropriata per l'esposizione dedicata agli artisti che fra il 1880 e il 1956 operarono a Roma negli studi messi a loro disposizione per un modico affitto dal nobile alsaziano Alfred Wilhelm Strohl-Fern (1847-1927) e disposti in padiglioni nel giardino della sua villa adiacente al grande complesso di Villa Borghese.
La mostra, tenutasi fra il 21 marzo e il 17 giugno 2012, ha rievocato una vicenda poco conosciuta, ma oltremodo significativa nell'ambiente romano tra fine Ottocento e metà Novecento, vicenda che ha tenuto insieme, nella particolare ubicazione racchiusa nel parco, pittori e scultori di svariate nazionalità e di ogni tendenza e scuola, e anche scrittori, musicisti, ballerini, fotografi. Da Villa Strohl-Fern passarono, fra i tanti, Rainer Maria Rilke e Matilde Serao, Arturo Martini, Carlo Socrate, Cipriano Efisio Oppo, Armando Spadini, Virgilio Guidi, Carlo Levi, Marino Mazzacurati, Francesco Trombadori, e frequentarono il luogo anche Giorgio De Chirico, Antonio Savinio, Vincenzo Cardarelli, Massimo Bontempelli, Giuliano Briganti, Marco Cesarini Sforza, Renato Guttuso, Mario Alicata e Antonello Trombadori.
Ce ne occupiamo in questa sede in quanto, fra i primi a essere ospitati nella villa, ci fu il bolognese Luigi Serra (1846-1888), per il quale l'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con la Biblioteca comunale dell'Archiginnasio, ebbe a curare, tra 2008 e 2009, una mostra di opere e documenti inediti raccolti da un amico del pittore, Enrico Guizzardi. La rassegna e il relativo catalogo (L'artista e l'amico. Ritorno a Luigi Serra) misero fra l'altro in evidenza la permanenza di Serra a Villa Strohl-Fern, e in particolare, oltre ai documenti epistolari, mediante un piccolo nucleo di fotografie ritraenti l'artista e la sua allieva Attilia Marini, offrirono un'interessante testimonianza dell'ambiente di studio e delle propensioni fotografiche di Serra. E ricordarono anche la presenza in quel luogo dell'amico scultore Enrico Barberi (1850-1941), a quel tempo alle prese con la realizzazione del modello del suo capolavoro, il monumento Bisteghi nella Certosa di Bologna.
Nella mostra romana sono state presentate alcune opere già presenti nella rassegna bolognese, lavori realizzati nel periodo di soggiorno a Villa Strohl-Fern (1884-1888), più un piccolo dipinto su tavola di Attilia Marini, curiosa immagine di un interno di vagone ferroviario. Oltre a Serra, la mostra romana ha esposto opere di altri artisti emiliano-romagnoli: i parmensi, compagni di studio e amici, Amedeo Bocchi (1883-1976), pittore e decoratore, e Renato Brozzi (1885-1963), orafo cesellatore e scultore; e lo scultore e pittore faentino Ercole Drei (1886-1973). Di Bocchi è stato esposto un olio su tavola riproducente uno scorcio del parco (1930) e un autoritratto con la figlia Bianca (1932). Brozzi è stato presentato con tre bassorilievi in bronzo e tre piatti cesellati e sbalzati su rame, tutti con figure di animali (1912-1916). Drei, che visse e lavorò nello studio romano dal 1921 al 1973, è stato rappresentato da un marmo del 1930, Ragazzo seduto, e da un olio del 1925 raffigurante il parco della villa.
Rimane a testimonianza dell'esposizione un volume catalogo curato da Giovanna Caterina de Feo, nipote del pittore Francesco Trombadori (1886-1961), del quale si conserva ancora lo studio, il numero 12, l'ultimo rimasto, da lui utilizzato dal 1930. Il volume è aperto da un ampio e denso saggio della de Feo, che sviluppa l'intreccio molteplice e intenso di moltissime presenze artistiche, di cui tante appena accennate e tutte da riscoprire. Un'impressionante sequenza di produzioni artistiche vissute nella vicinanza fisica degli artefici.
Artisti a Villa Strohl-Fern. Luogo d'arte e di incontri a Roma tra il 1880 e il 1956, a cura di G. C. de Feo con G. Raimondi, Roma, Gangemi Editore, 2012, 192 pagine, 25,00 euro.
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