Rivista "IBC" XIX, 2011, 4

biblioteche e archivi / mostre e rassegne

"L'Italia unita nelle pagine dei giornali imolesi", Biblioteca comunale di Imola, 22 ottobre 2011 - 28 gennaio 2012.
Imola unitaria sui giornali

Chiara Sabattani
[Biblioteca comunale di Imola (Bologna)]

Nell'ambito delle iniziative promosse dall'Amministrazione comunale per celebrare il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, dal 22 ottobre 2011 al 28 gennaio 2012 è stata allestita nella Biblioteca comunale di Imola la mostra "L'Italia unita nelle pagine dei giornali imolesi" (www.bim.comune.imola.bo.it). Si tratta della terza iniziativa espositiva realizzata dagli Istituti culturali imolesi nel 2011 per celebrare questa importante ricorrenza: nel Museo di San Domenico, dal 26 marzo al 25 aprile, sono stati esposti in "Un bersagliere per l'Unità d'Italia" significativi cimeli del Museo del Risorgimento, mentre vicende di uomini e donne imolesi sono stati descritti in "Qui si fa l'Italia. Imola e l'Unità nazionale nella Biblioteca comunale", dal 15 aprile al 24 settembre.

"L'Italia unita nelle pagine dei giornali imolesi" illustra alcuni eventi che hanno profondamente influenzato e a volte drasticamente trasformato la vita politica e sociale della storia nazionale nell'arco di tempo che va dall'elezione nel 1882 di Andrea Costa, primo deputato socialista al parlamento italiano, al rapimento e all'assassinio di Aldo Moro nel 1978. I visitatori possono scorrere le pagine dei periodici imolesi che hanno accompagnato la vita cittadina per più di un secolo e soffermarsi su notizie, informazioni e commenti, così come sono stati letti dagli imolesi di un tempo. Per esempio, la notizia dell'assassino del re Umberto I di Savoia, il 29 luglio 1900 a Monza, si può leggere, con lo stile frammentario e incompleto tipico del tempo in cui le notizie arrivavano con corrieri postali e con il treno, nelle pagine di "Mente e cuore" e della "Cronaca imolese", accompagnata da un manifesto di annuncio e di cordoglio dell'amministrazione comunale che si trova nell'Archivio storico comunale.

Gli anni del regime fascista sono descritti dalle prime violente manifestazioni anche in ambito locale, fino alla consacrazione avvenuta con il plebiscito del 24 marzo 1929: se la prima fase di questo periodo storico è documentata anche da fogli di opposto orientamento, quale il giornale socialista "La lotta", all'affermazione del regime totalitario la stampa giornalistica locale si spegne, con l'eccezione di alcune testate allineate che scelgono il silenzio e il ripiegamento su temi estranei alla politica. Dell'entrata in guerra dell'Italia, nel 1940, "Il diario" riporta la famosa dichiarazione di guerra pronunciata il 10 giugno da Mussolini al balcone di Palazzo Venezia, e registra anche le reazioni della folla, mentre nelle pagine del "Piccolo risparmiatore", periodico che diffondeva l'abitudine al risparmio tra gli scolari delle scuole elementari, dal 1940 l'invito alla parsimonia diventa sempre più insistente, perché i bimbi possano così collaborare nel loro piccolo ad aiutare e sostenere i soldati, in buona parte loro padri.

Momento cardine della storia d'Italia, dopo la conclusione della guerra, è il referendum per scegliere tra repubblica e monarchia, e contestualmente l'elezione dell'Assemblea costituente: "Il nuovo diario" e "Il momento" riportano la notizia della vittoria della repubblica e i risultati elettorali, e un manifesto conservato nella collezione imolese presenta le liste politiche e i candidati, tra cui alcuni imolesi, del collegio elettorale di Bologna alle elezioni dei deputati per la Costituente.

I documenti esposti sono stati ricavati dall'ampia raccolta di periodici conservata nella Biblioteca comunale. Da "Il moto" a "La cronaca imolese", da "La lotta" a "La fiamma", da "Il momento" a "Il diario" poi "Il nuovo diario", da "Il comune di Imola" a "Sabato sera", i titoli individuati e le pagine proposte presentano un quadro esemplificativo, ma al contempo significativo, della ricchezza e della varietà delle notizie, anche di carattere nazionale, che si possono trovare nei documenti delle raccolte locali conservate in Biblioteca. Visite guidate e incontri con studiosi esperti hanno completato l'esposizione: per la città è stata l'occasione di soffermarsi, da un punto di vista squisitamente "imolese", su temi e vicende che hanno influenzato in modo profondo la storia italiana dalla fine dell'Ottocento ai nostri anni.

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