Rivista "IBC" XVIII, 2010, 3

musei e beni culturali / mostre e rassegne, pubblicazioni, storie e personaggi

Luce sulle tenebre. Tesori preziosi e nascosti dalla Certosa di Bologna, a cura di B. Buscaroli e R. Martorelli, Bologna, Bononia University Press, 2010.
Luce sulle tenebre (e sulla Venere)

Claudia Collina
[IBC]

Quando alla fine del 2003 l'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna si insediava a Palazzo Bonasoni, nel centro storico di Bologna, e per la scheda da pubblicare su "IBC" mi veniva chiesto un parere storico-artistico sulla scultura rappresentante la Venere della pace, adagiata nella nicchia del cortile interno dell'edificio, riconoscevo per quell'opera riferimenti stilistici nell'ambito di Cincinnato Baruzzi e ipotizzavo una datazione all'ottavo decennio dell'Ottocento, come inducevano a ritenere stilemi classicisti volti a una definizione in senso verista, soprattutto nei dettagli. Poi, nella scheda culturale che dal 2008 accoglie utenti e visitatori di Palazzo Bonasoni, precisavo l'attribuzione allo scultore Carlo Monari, allievo di Baruzzi. È con sorpresa e piacere, quindi, che, sfogliando l'interessante catalogo della mostra "Luce sulle tenebre. Tesori preziosi e nascosti dalla Certosa di Bologna", a cura di Beatrice Buscaroli e Roberto Martorelli, ho visto pubblicato il disegno preparatorio della nostra Venere della pace.

È stato così possibile dare felice conclusione alla sua vicenda, a cui si aggiungono le notizie preziose di Adriana Conconi Fedrigolli che, nella sua scheda su Carlo Monari, identifica il disegno della statua come progetto per il Monumento Poggi in Certosa, eseguito dall'artista nel 1871. Se la studiosa si rammaricava del fatto che il disegno preparatorio fosse ciò che era rimasto del monumento commissionato nel 1870 dai fratelli Poggi e che oggi non si trova più in loco ("La nicchia Poggi, collocata nella sala del Colombario del Cimitero della Certosa di Bologna fu, infatti, acquistata dopo il 1951 dalla famiglia Gamberini che sostituì il monumento preesistente con uno nuovo"), ora possiamo confortarla. La famiglia Gamberini, infatti, penultima proprietaria di Palazzo Bonasoni, provvide a farvi trasferire la Venere di Monari dopo lo smantellamento del Monumento Poggi e la costruzione del nuovo, eseguito dall'architetto Alberto Legnani.

La bellezza delle secolari architetture, sculture e pitture, ricche di simbologie, che si intersecano nel sepolcreto monumentale di Bologna, sublima, alleviandola, l'assenza di chi non vive più; e, con funzione catartica, solleva, purifica e rasserena lo spirito di chi lo percorre, segnando con poesia la geografia emozionale della memoria e degli affetti di ognuno. Anche per questo è encomiabile e importante il paziente lavoro di ricerca, durato anni, ideato e coordinato da Mauro Felicori e svolto da Roberto Martorelli per il Museo della Certosa di Bologna. Un lavoro sfociato nella mostra di cui si diceva (dal 29 maggio all'11 luglio 2010, presso Casa Saraceni, Palazzo Pepoli Campogrande e Museo civico del Risorgimento) e nel suo catalogo.

L'impresa complessiva valorizza l'importanza della stratificazione artistica sedimentata per secoli nel cimitero bolognese, riconnettendola al tessuto storico e museale della città. Partendo dalla cogenza estetica e conservativa delle opere d'arte conservate in questo luogo, è stata avviata un'operazione di promozione culturale che si avvalora di scientificità e filologia, grazie anche alle collaborazioni interistituzionali degli studiosi di ottimo calibro che vi hanno partecipato. È un'ulteriore tessera del complesso mosaico di tutela, conservazione e valorizzazione costituito dal "Progetto Certosa", che, iniziato nel 1999, culminerà nel recupero del monumento di Carlo Monari ai Martiri dell'Indipendenza, in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia.


Luce sulle tenebre. Tesori preziosi e nascosti dalla Certosa di Bologna, a cura di B. Buscaroli e R. Martorelli, Bologna, Bononia University Press, 2010, 320 pagine, 28,00 euro.

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