Rivista "IBC" XVIII, 2010, 2

musei e beni culturali / mostre e rassegne, pubblicazioni

Puerto Sebastian. Il mito di San Sebastiano nell'arte contemporanea, a cura di L. Scardino, Ferrara, Liberty House, 2010.
Il santo delle saette

Giuseppe Muscardini
[Biblioteca dei Musei civici d'arte antica, Ferrara]

Se, riposti gli abiti pesanti di un inverno interminabile, volessimo portarci in gita domenicale a Renazzo, nel Ferrarese, ci imbatteremmo nella chiesa settecentesca di San Sebastiano, pronta a conquistarci con tre opere della stagione giovanile del Guercino e della sua bottega: Il miracolo di San Carlo Borromeo, La Madonna con i santi Pancrazio e Chiara e la Madonna in trono con i santi Francesco, Antonio e Bovo. E non ci sfuggirebbe, ben visibile nell'abside, Il martirio di San Sebastiano di Benedetto Gennari junior, opera di pregio caratterizzata da note cromatiche intense e accese. Colpiti dalla sicurezza tecnica e dalla padronanza del Gennari nel rendere la struttura anatomica e plastica del soggetto, il nostro sguardo si eleverebbe verso l'alto, quasi a ricercare in una dimensione più elevata di quella terrena le ragioni dello straordinario equilibrio formale di cui il pittore centese fu capace. E qui l'occhio si fisserebbe sul cartiglio di una scritta dal contenuto didascalico in perfetta aderenza con il soggetto pittorico: Sagittae tvae infixae svnt mihi.

Il verso biblico si ritrova nell'incipit del Psalmus 37 (38) del Liber Psalmorum: "Salmo di Davide. Per ricordare. / Signore, non castigarmi nel tuo sdegno, / non punirmi nella tua ira. / Le tue frecce mi hanno trafitto, / su di me è scesa la tua mano". Che così continua: "Sono accasciato e prostrato oltre misura, / tutto il giorno m'aggiro nello squallore. / I miei lombi sono pieni di calore, / nulla di sano v'è nella mia carne. / Sono abbattuto e sfinito oltre misura, / ruggisco per il fremito che ho nel cuore". Avremmo, già così, materia a sufficienza per riflettere su alcuni snodi puntuali della nostra esistenza. Ma altre riflessioni possono venire dalla mostra allestita dal 23 gennaio all'11 aprile 2010 nel vicino Museo "Sandro Parmeggiani", e dal suo catalogo.

"Puerto Sebastian. Il mito di San Sebastiano nell'arte contemporanea", curata da Lucio Scardino e promossa dall'Assessorato alla cultura del Comune di Cento, prende a pretesto il centenario del testo teatrale Martyre de Saint Sébastien di Gabriele d'Annunzio, con cui sul piano letterario e figurativo si diede inizio alla desacralizzazione del martire della fede. Il curatore, che è anche storico dell'arte ed editore, ha voluto riunire a Renazzo la recente produzione artistica sul mito di San Sebastiano, riconvocando con intenzioni apertamente esegetiche il pensiero di quanti (intellettuali, registi, letterati, poeti e romanzieri) hanno dedicato alla figura del santo il loro interesse, sia perché nella sofferenza causata dalle frecce piantate nella carne hanno trasfuso le loro concezioni esistenziali, sia per eleggerlo a icona di movimenti progressisti e antirazziali come quello gay.

Nella scelta delle trenta opere (che saranno rimesse in mostra il prossimo settembre anche a Ravenna), Lucio Scardino dimostra come la morbosità di un tema tanto attuale possa anche evolvere in valore accessorio, a tutto vantaggio di un elemento più centrale e ricorrente, ben espresso nelle opere esposte: quasi tutti gli artisti presenti arricchiscono la loro narrazione conferendo a San Sebastiano un tono spesso visionario e contemplativo, di chi si interroga oggi sulle ragioni di tanto dolore gratuito, inflitto spesso da individui brutali e intolleranti agli omosessuali che manifestano apertamente le loro scelte di vita.

Dal desiderio augurale di spogliarci dei nostri indumenti pesanti siamo partiti in questo viaggio nella generosa terra centese. L'immagine che chiude il bel catalogo di Lucio Scardino è quella della Nascita e morte di San Sebastiano, terracotta realizzata dal ferrarese Sergio Zanni, dove il santo è infagottato nei suoi abiti, impaurito dalla protervia di chi gli ha scagliato le frecce sul dorso. Una possibile chiave di lettura, forse errata ma fedele al contesto: si attende un qualche evento per potersi togliere abiti ormai inadatti, per liberarsi dei pregiudizi, rimpiazzandoli con il rispetto e la piena comprensione degli altri.


Puerto Sebastian. Il mito di San Sebastiano nell'arte contemporanea, a cura di L. Scardino, Ferrara, Liberty House, 2010, 72 pagine, 20,00 euro.

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