Rivista "IBC" XVIII, 2010, 1

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R. Bonavita, Spettri dell'altro. Letteratura e razzismo nell'Italia contemporanea, a cura di G. Benvenuti e M. Nani, Bologna, il Mulino, 2010.
Figure dell'altro

Isabella Fabbri
[IBC]

Il razzismo, come ideologia politica e pregiudizio condiviso, è stato a lungo trascurato in Italia, sia in ambito storico, sia in ambito sociologico e antropologico. Solo l'ultimo decennio ha visto la pubblicazione di ricerche e saggi importanti, a opera di autori tra cui Michele Sarfatti, Alberto Burgio, David Bidussa. La sottovalutazione intellettuale è stata forse solo un aspetto della rimozione sociale di un fenomeno sempre negato o ridimensionato in nome del mito collettivo degli italiani "brava gente"; un mito che resiste alla controprova fattuale di tante manifestazioni contemporanee, come ha resistito ai precedenti storici delle imprese coloniali e del razzismo di stato del ventennio fascista.

A maggior ragione il razzismo di casa nostra è stato scarsamente studiato dal punto di vista storico-culturale, per cercare le sue tracce nelle forme dell'immaginario verbale e visivo, così come si è sedimentato, per esempio, nella letteratura, nelle arti e nei media. Approccio, questo, che invece "permette di operare alcune generalizzazioni e insieme di studiare come in un laboratorio percezioni, atteggiamenti, modi di relazione razzisti, e non solo gli stereotipi della rappresentazione, che comunque vanno registrati e interpretati". La citazione, che è anche una dichiarazione di intenti, è tratta da Spettri dell'altro. Letteratura e razzismo nell'Italia contemporanea, il volume che raccoglie alcuni scritti di Riccardo Bonavita, italianista e storico della cultura. Saggi che costituiscono altrettante tappe di una ricognizione che avrebbe dovuto essere estesa nel tempo e ampliata alle arti visive e ad altri generi letterari, interrotta dalla morte dell'autore avvenuta nel 2005.

Il filo conduttore che lega la maggior parte degli scritti, elaborati a partire dal 1994 nell'arco di un decennio, è appunto la paziente esplorazione delle forme della rappresentazione delle due principali figure dell'alterità - ebrei e persone di colore - nella produzione letteraria italiana tra la fine dell'Ottocento e gli anni Trenta del Novecento. Letteratura "alta" (per esempio nelle pagine dedicate a Giovanni Papini), ma soprattutto di consumo o d'evasione, perché proprio qui appare più stretto e quasi simbiotico il rapporto con le idee, i sentimenti e i valori del pubblico, che nella finzione romanzesca desidera soprattutto ritrovare ciò che già conosce. Immergendosi in vecchi libri "privi di incanto e francamente illeggibili" di autori come Mario Appelius, Guido Milanesi, Salvator Gotta, l'autore rintraccia e compone la mappa ben strutturata di un immaginario razzista e antisemita solidamente radicato e diffuso nella cultura e nella società italiane.

Il volume si chiude con un limpido saggio dedicato alla Shoah e alla poesia del Novecento, in cui l'autore - come ricorda Andrea Battistini nell'introduzione - contro la tentazione dell'indicibilità, fa sue le parole e la posizione di Primo Levi sulla necessità etica della memoria ("Meditate che questo è stato"), anche per il tramite della parola poetica. C'è un ulteriore motivo per cui scriviamo qui di questo libro, oltre che per il suo valore intrinseco: come attestano Giuliana Benvenuti, Cristiana Facchini e Michele Nani nella postfazione, l'interesse di Riccardo per gli aspetti storico-culturali del razzismo si è sviluppato anche a partire dal rapporto di collaborazione con l'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna (IBC), dai materiali "polverosi e perturbanti" esposti a Bologna nel lontano dicembre 1994 nella mostra "La Menzogna della Razza. Documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo fascista".

La mostra - promossa con un certo coraggio dall'IBC, che in qualche modo "forzava", nei contenuti e nella pratica di lavoro instaurata, gli ambiti e gli stili consueti della sua attività istituzionale - era stata realizzata da un gruppo di giovani ricercatori riuniti allora nel Centro "Furio Jesi" (oltre a Riccardo, Giuliana Benvenuti, Meri Fornaro, Gianluca Gabrielli, Tanya Crott, Mauro Raspanti e Rossella Ropa). Lo scopo era offrire a un pubblico ampio non un'anodina rassegna di materiali d'archivio, ma, in modo intellettualmente più ambizioso, i risultati di riflessioni e ricerche originali su una questione, quella del razzismo e dell'antisemitismo degli italiani, tutt'altro che scontata, come si diceva, proprio perché mai "aggredita" pienamente. La "Menzogna della Razza", che era accompagnata da un ottimo catalogo, colse nel segno, ebbe successo e suscitò riflessioni e discussioni. Da allora è stata replicata in innumerevoli allestimenti in tutta Italia e ancora sopravvive in una forma semplificata e aggiornata ("L'offesa della razza. Razzismo e antisemitismo dell'Italia fascista"), curata nel 2005 da Riccardo insieme a Gianluca Gabrielli e Rossella Ropa.

Nel 1999, poi, la formula della ricerca collettiva di giovani studiosi era stata ripresa dall'IBC e rivolta a un avvenimento nodale del Novecento: la guerra civile spagnola. Il risultato fu ancora una volta una mostra, "Immagini nemiche. La guerra civile spagnola e le sue rappresentazioni 1936-1939", sterminata nella documentazione ed emozionante, a cui Riccardo collaborò realizzando la sezione dedicata alla arti visive e insieme a Michele Nani quella dedicata alle "Icone della propaganda". Quelle citate sono state le occasioni di lavoro comune più importanti, ma non le uniche: vorrei ricordare solo il ciclo di lezioni-conversazioni rivolto a funzionari di comuni ed enti locali sul tema del "fare mostre", in cui Riccardo, con la duttile competenza e l'entusiasmo intellettuale che gli erano propri, ragionava di paradigmi narrativi ed esposizioni che suscitano problemi e distruggono certezze. Per tutto questo, e per molte altre cose ancora, lo ricordiamo.


R. Bonavita, Spettri dell'altro. Letteratura e razzismo nell'Italia contemporanea, a cura di G. Benvenuti e M. Nani, Bologna, il Mulino, 2010, 232 pagine, 22,00 euro.

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