Rivista "IBC" XVI, 2008, 4

Dossier: ER_METE - Emilia-Romagna_MEmoria TEatrale

biblioteche e archivi, dossier /

'Santarcangelo dei Teatri': l'archivio e la Biblioteca comunale

Pier Angelo Fontana
[direttore della Biblioteca comunale "Antonio Baldini", Santarcangelo di Romagna (Rimini)]

L'esperienza del festival teatrale di Santarcangelo (originariamente "Festival internazionale del Teatro in piazza", ora "Santarcangelo dei Teatri") sta per giungere al suo quarantesimo anno: la prima edizione si è svolta infatti nel 1971. Un traguardo, sicuramente, assai significativo, nel quadro di una crisi complessiva dei festival teatrali. Per questa ragione è importante conservare e tutelare la memoria di una manifestazione così significativa e originale, salvaguardandone l'archivio documentario che ne testimonia la storia e le alterne vicende.

L'archivio dell'Associazione "Santarcangelo dei Teatri" - associazione privata dal 1994; prima consorzio di gestione formato da enti pubblici (i Comuni via via coinvolti nell'esperienza, nonché l'Amministrazione provinciale di pertinenza: enti comunque ora soci dell'Associazione) - raccoglie una vasta e complessa documentazione su supporti diversi:

· Materiali dattiloscritti (ma anche manoscritti): le serie degli atti amministrativi, comprensivi anche dei registri contabili, nonché i carteggi relativi ai vari contatti organizzativi con gli enti e con le compagnie teatrali.

· Materiali a stampa: oltre a una modesta ma significativa raccolta di testi teatrali e di periodici (anche stranieri), è conservata la numerosa documentazione relativa all'organizzazione dei festival (nonché delle eventuali iniziative promosse in corso d'anno): manifesti, locandine, cartoline e segnalibri con i programmi dei festival o di specifici eventi, quaderni di presentazione delle compagnie e dei loro spettacoli, rassegne stampa, la collezione degli annuali manifesti artistici del festival (con opere originarie e specifiche di autori soprattutto romagnoli).

· Materiali fotografici: foto (dal 1975), diapositive e negativi relativi essenzialmente agli spettacoli delle rassegne estive, nonché le immagini inviate da compagnie a scopo promozionale.

· Materiali audiovisivi: più di un migliaio di videoregistrazioni; le più rilevanti sono relative a registrazioni di spettacoli delle edizioni dei festival (dal 1978), realizzate tuttavia in modi diversi nelle varie annualità: alcune in forma del tutto episodica, altre in forma più organizzata e sistematica ma solo a partire dal 1997. Sono presenti anche riproduzioni di altri eventi: incontri e conferenze, nonché servizi televisivi. Il maggior numero di audiovisivi, però, è costituito dai video promozionali inviati a "Santarcangelo dei Teatri" dalle compagnie teatrali. Sono presenti inoltre centinaia di audiocassette, con registrazioni di riunioni (anche amministrative), incontri, seminari e convegni di studio o di approfondimento programmatico.

Si tratta pertanto di un archivio ricco e complesso, dal quale però appare anche evidente la mancanza di una consapevolezza uniforme dell'importanza di una sistematica e organizzata documentazione delle proprie attività e di una attenta conservazione della stessa. Nonostante che dalla metà degli anni Ottanta venisse individuata l'esigenza - per molti aspetti rimasta sulla carta - di creare un centro di documentazione del Festival. E nonostante anche la trasformazione, nel giugno 1994, del consorzio in un'associazione che ha tra i suoi compiti istituzionali - oltre a quelli di "promuovere la cultura teatrale in tutte le sue forme" e "realizzare a Santarcangelo di Romagna il Festival annuale" - anche quello di "provvedere all'archiviazione dei materiali di documentazione teatrale e alla valorizzazione degli stessi anche in collegamento con biblioteche e musei".

Nello stesso anno 1994 l'archivio documentario e amministrativo del Festival viene direttamente acquisito dal Comune di Santarcangelo e la "sua tutela, gestione e valorizzazione" viene demandata alla Biblioteca comunale. In seguito a questa acquisizione, l'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna (IBC) provvede a un primo intervento di riordino e alla elaborazione di un primo sistematico elenco inventariale dei materiali che costituiscono l'archivio (redatto da Priscilla Zucco tra il '93 e il '95). Non cessano però i continui spostamenti della sede dell'istituto teatrale santarcangiolese fino a quando, nel 2005, ne viene definitivamente stabilita la sede presso lo storico Palazzo Francolini.

Ora l'archivio è atteso a un nuovo e ultimo trasloco: diverrà infatti parte costituente e qualificante della complessiva sezione teatrale della Biblioteca comunale "Antonio Baldini", quando questa si trasferirà presso la sua nuova sede: a breve inizieranno infatti i lavori per ristrutturare a tal fine l'edificio dell'ex ospedale. Fondamentale risulta quindi l'intervento, attualmente in atto da parte dell'IBC, di riordino e catalogazione dei materiali video, fotografici e a stampa di questa importante e pluridecennale manifestazione teatrale, che ne permetterà una più idonea fruizione, rendendo possibile, oltre al recupero in remoto delle informazioni, anche la gestione integrata dei vari materiali, così da legarli alle varie edizioni annuali del Festival. In questo modo, rendendo possibili percorsi di lettura, riflessioni e interpretazioni, viene attivato uno strumento nodale per conoscere, ricostruire e approfondire l'esperienza teatrale santarcangiolese, e, tramite questa, quella di una parte importante del teatro italiano degli ultimi decenni.

Iniziato nel 1971 e affidato a Piero Patino, non solo in qualità di direttore artistico ma anche quale imprenditore privato, il Festival di Santarcangelo nasce con alcune finalità specifiche: valorizzare il paese, i suoi monumenti e il suo insieme architettonico, nel quadro di un auspicato riequilibrio turistico dell'entroterra nei confronti della vicina costa adriatica; ma anche concretizzare l'idea politico-programmatica di un Comune che aspirava ad avere un ruolo diretto come creatore e promotore di cultura (un'idea, allora, per nulla scontata).

Così, dopo il successo di pubblico della prima edizione, sarà direttamente il Comune di Santarcangelo (prima da solo, poi in consorzio con l'allora Provincia di Forlì, col Comune di Rimini e con altri Comuni del territorio) a gestire l'evento, sempre affidato a Patino quale direttore artistico. Come ben indicato dal titolo stesso ("Festival internazionale del Teatro in piazza") si trattava essenzialmente di una rassegna di spettacoli, anche "popolari", che, a differenza di quanto avveniva tradizionalmente, trovavano il loro palco naturale nelle belle piazze dell'antico borgo medievale; e questo con l'intento di avvicinare il teatro al pubblico. Patino, specialmente con le sue produzioni, vi immetteva la passione e l'attenzione per il teatro politico.

Il 1978 segna una prima fondamentale svolta, con la direzione artistica assegnata a Roberto Bacci, regista della compagnia "Piccolo teatro di Pontedera", che sperimenta una nuova forma di occupazione dello spazio urbano: con gli spettacoli nati e creati appositamente per specifici luoghi, con le compagnie e gli attori che lavorano costantemente sul territorio, con un pubblico numerosissimo. Il Festival invade così la città; anzi, come indica esplicitamente il titolo della prima edizione di Bacci, "la città entra nel teatro". Con questo Festival viene prepotentemente alla luce un movimento, il "teatro di gruppo" o "terzo teatro", che stava nascendo e rinnovando il panorama teatrale nazionale, con le sue concezioni estetiche (fortemente privilegianti il ruolo dell'attore, della sua corporalità e gestualità, e del regista nei confronti dell'autore e del testo) ma anche etiche e ideologiche: le compagnie che vivono e lavorano insieme, condividendo integralmente una totalizzante esperienza di gruppo.

Alle edizioni strettamente legate alle storiche compagnie del "terzo teatro" e alle loro produzioni, forse per una loro difficoltà a riproporsi con canoni nuovi e originali, seguiranno poi, a partire dalla fine degli anni Ottanta, i festival diretti dal critico e storico del teatro Antonio Attisani, legati al cosiddetto "teatro indipendente": compagnie e artisti sganciati dal mercato, ma anche dai rapporti accademici o istituzionali, con significative aperture alle arti visive e musicali nonché alla multimedialità elettronica.

Non conviene riportare qui tutte le vicende e le svolte del Festival di Santarcangelo.1 Poiché esso ha rappresentato una "specificità" che ne ha fatto "un fenomeno unico nel panorama internazionale" - non una semplice vetrina, ma una partecipata e originale espressione delle inquietudini, degli alterni sviluppi, delle crisi e delle riprese del teatro sperimentale e di ricerca in Italia negli ultimi decenni - diventa importante salvaguardarne la storia attraverso la conservazione dei materiali che la documentano; soprattutto quando questi risultano ordinati e catalogati, e quindi facilmente reperibili e fruibili. A maggior ragione in questo periodo di difficoltà e di generale ripensamento del teatro di ricerca, dei "suoi" festival (compreso il più longevo: "Santarcangelo dei teatri"). Un teatro slegato dall'industria dello spettacolo e dai suoi grandi e "potenti" circuiti avrà sempre la necessità - per la sua stessa condizione costitutiva - di riflettere e continuamente ripensarsi e rinnovarsi, cercando nuove vie capaci di evitare il rischio, altrimenti fatale, di rassegnarsi a una stanca riproposizione dei canoni estetico-teatrali e organizzativi che l'hanno contraddistinto.

È per tutti questi motivi che la Biblioteca comunale di Santarcangelo si sente impegnata a conservare, valorizzare e mettere a disposizione questo importante patrimonio, che in seguito all'intervento catalografico in corso, e grazie anche alla sua nuova e più idonea sede, potrà diventare luogo e "strumento" privilegiato per quanti vogliono affrontare studi e ricerche documentati sul teatro contemporaneo.


Nota

(1) Per una bibliografia essenziale: La città dentro il teatro. Santarcangelo di Romagna, Festival internazionale del teatro in piazza, luglio 1978, Bologna, Cappelli, 1979; R. Giannini, Una storia meravigliosa. Il Festival del teatro in piazza di Santarcangelo, Torriana (Rimini), Sapignoli, 1993. Si veda anche il sito web del Festival (www.santarcangelofestival.com) e la sezione dedicata alla sua storia (www.santarcangelofestival.com/associazione.asp#storia).

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