Rivista "IBC" XV, 2007, 4

musei e beni culturali, territorio e beni architettonici-ambientali, biblioteche e archivi / progetti e realizzazioni, leggi e politiche

L’amministrazione comunale modenese ha dato il via a una serie di progetti per rinnovare le sedi di alcuni storici istituti culturali e per cambiare il volto di alcune piazze.
Modena: parte la rivoluzione

Stefano Luppi
[storico dell'arte]

A Modena è partita ufficialmente quella che l'amministrazione comunale ha definito la "rivoluzione culturale della città": il 13 novembre 2007, il vicepremier e ministro per i beni e le attività culturali Francesco Rutelli ha firmato il "protocollo d'intesa per la valorizzazione del complesso dell'ex ospedale Sant'Agostino e Palazzo dei Musei", insieme a Giorgio Pighi, sindaco della città, e ad Andrea Landi, presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Modena, che detiene la proprietà dell'edificio settecentesco in precedenza ospedale ducale. Il documento - firmato a Palazzo Montecuccoli, sede della Fondazione, e dunque in un luogo privato: capita di rado per occasioni ufficiali di questo tipo - prospetta notevoli cambiamenti per alcuni dei maggiori istituti culturali modenesi, biblioteche e musei, dagli anni Ottanta del XIX secolo ubicati al Palazzo dei Musei, costruzione che nei secoli da antico convento divenne "Albergo delle Arti".

La biblioteca di storia dell'arte "Luigi Poletti" (fondata nel 1869 con il lascito testamentario dell'architetto che papa Pio IX volle al lavoro a San Paolo Fuori le Mura in Roma), e soprattutto la Biblioteca Estense e Universitaria (nata a Ferrara alla fine del Trecento, trasferita nel 1598 nella nuova capitale estense e nel 1760 aperta al pubblico per volere del duca Francesco III) verranno trasferite, dopo un necessario restauro, in Sant'Agostino, insieme al Centro di documentazione della stessa Fondazione (composto da un'ampia biblioteca tematica e da un ingente archivio documentario e fotografico, orientato soprattutto al contemporaneo).

Gli spazi lasciati liberi al Palazzo dei Musei, che si trova dirimpetto a Sant'Agostino, saranno occupati da nuove sezioni della Galleria Estense, che ha larga parte delle importanti collezioni nei depositi di Palazzo Coccapani (alcuni dipinti di grande formato e statue sono in via di collocamento nei saloni del Palazzo Ducale di Sassuolo), e dallo sviluppo di 2600 metri quadri dei musei civici, secondo un piano che il Comune sta predisponendo. La firma del protocollo d'intesa ha portato anche a qualche dissenso: Italia Nostra, con una lettera pubblica, invitava Rutelli a non firmare per lo spostamento della Biblioteca Estense nell'edificio acquistato dalla Fondazione per oltre 7 milioni di euro, perché "il trasferimento non pare che sia stato valutato per la sua compatibilità con le strutture monumentali del settecentesco ospedale".

Oltre a ciò, sono previsti a Modena numerosi altri interventi in ambito urbanistico e culturale. Le piazze del centro storico sono al centro di progetti che si svilupperanno nel 2008 secondo alcune linee di indirizzo approvate dal Consiglio comunale a fine novembre. Piazza Sant'Agostino (liberata dalle auto che oggi ne fanno un parcheggio tra le facciate dell'ex ospedale omonimo e del Palazzo dei Musei) sarà la piazza della cultura e sarà indetto un concorso internazionale il cui vincitore affiancherà la proposta di urbanizzazione proposta per Confindustria dall'architetto Guido Canali. Piazza XX settembre, vicinissima a piazza Grande, sarà il teatro degli eventi e del commercio. Piazza Matteotti diverrà "piazza dei bambini e delle famiglie" (è vincolata). Piazza Mazzini, davanti alla Sinagoga, diverrà luogo dell'accoglienza turistica con sfruttamento delle sale sotterranee dell'ex albergo diurno e a Piazza Roma (con il Palazzo Ducale) saranno tolte le auto in superficie e recuperate le mura romane ritrovate nel 2006. Di queste ultime tre piazze, su incarico del Municipio, si occuperà l'architetto svizzero Mario Botta.

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