Rivista "IBC" XII, 2004, 2

biblioteche e archivi / mostre e rassegne, progetti e realizzazioni

La Biblioteca civica d'arte "Luigi Poletti" di Modena, con i suoi servizi e le sue iniziative, è dal 1872 un punto di riferimento per studiosi e appassionati.
Arte chiama libro

Stefano Luppi
[storico dell'arte, collaboratore della Biblioteca civica "Poletti" di Modena]

Sono davvero pochi in Italia gli esempi paragonabili alla Biblioteca civica d'arte "Luigi Poletti" di Modena ( www.comune.modena.it/biblioteche/poletti/). Sovente infatti le biblioteche specializzate sono associate ai dipartimenti di storia dell'arte delle università oppure ad altre strutture pubbliche e private di studio, mentre questa, fondata nel 1872 grazie ai lasciti del noto architetto modenese, svolge la propria attività all'interno del sistema bibliotecario cittadino. C'è di più: con grande stupore di studenti e studiosi che si avvicinano per la prima volta all'Istituto, il patrimonio librario è conservato a "scaffale aperto", ossia ogni utente può consultare autonomamente tutti i testi che desidera oltre a esercitare il prestito mensile come in qualunque altro posto di lettura pubblico. Tutti conoscono l'importanza di questo particolare che presenta un doppio vantaggio: dover compilare un modulo per far sì che un commesso vada tra gli scaffali a procurare un testo, come succede ancora soprattutto nelle biblioteche statali e universitarie, può risultare snervante, senza dimenticare che la classificazione Dewey utilizzata per la collocazione dei volumi, grazie alla sua divisione in argomenti può portare alla scoperta di materiale a cui non si era pensato in un primo momento.

Oltre ai consueti servizi tipici di ogni ente di questo tipo (a cui si aggiunge, importantissima e molto apprezzata, la proposta aggiornata costantemente dei cataloghi delle mostre in corso in Italia) occorre dire che la "Poletti" realizza anche molte iniziative collaterali. Tutto quanto viene proposto è sempre ovviamente legato al libro e al patrimonio conservato, fatto di migliaia di disegni, stampe, mappe e libri antichi, oltre a cinquantamila volumi pubblicati nel Novecento e dedicati all'arte, all'architettura, all'urbanistica e a materie collegate, migliaia di opuscoli e oltre trecento testate di riviste in corso o terminate. Alla fine del 1998, per arricchire le proprie collezioni moderne, con una mostra del modenese Giuliano della Casa è nata la rassegna "In Forma di libro" che a tamburo battente propone esposizioni dedicate ai libri d'artista e realizzate all'interno del Palazzo dei Musei, visto che i libri devono stare con i libri.

Fino a ora in questa rassegna, oltre al primo invitato (autore del logo), sono stati esposti Giosetta Fioroni, Pablo Echaurren, Franco Vaccari, Andrea Chiesi, Giulio Paolini e Luca Patella (le cui donazioni all'archivio della biblioteca hanno dato vita a un fondo specifico molto studiato e analizzato da studenti e critici). Quest'anno è stata la volta de "I libri di Luciano Caruso (1944-2002)", artista campano in contatto con la nuova figurazione del "Gruppo 58" e con la filosofia crociano-gramsciana, e di "Fogli sciolti, appunti di viaggio. Le Edizioni Fabrizio Mugnaini". Di questo editore di Scandicci (Firenze) sono stati esposti i 54 piccoli libri impreziositi da Leporelli, fogli singoli piegati su cui gli autori sono stati invitati a realizzare un'opera nata appositamente per questa occasione espositiva. Si tratta di esemplari pubblicati dal 1982, plaquettes fuori commercio che ben rappresentano il legame simbiotico tra parola e immagine e che grazie a una generosa donazione dell'editore diverranno proprietà dell'ente modenese.

Un'altra mostra, quella dei disegni di Giuseppe Fantaguzzi (1771-1837), ha permesso di analizzare il materiale artistico da un inusuale punto di vista. In occasione della manifestazione "La scuola adotta un monumento" gli studenti delle scuole superiori con indirizzo abbigliamento e moda hanno operato una selezione dal cospicuo fondo "Fantaguzzi" utile a far comprendere la moda e il costume a Modena in epoca neoclassica: gli abiti, i cappelli, le cravatte e le acconciature dei capelli permettono di apprezzare gli splendidi fogli come autentici figurini di uno stilista ante litteram. In conclusione - senza dimenticare alcune iniziative in via di definizione, collegate ai festival della Filosofia di Modena e dell'Architettura di Parma - occorre fare cenno alla presentazione di libri che nei mesi scorsi ha avuto grande successo di pubblico e che sarà riproposta in autunno. All'interno della rassegna "Alle 5 della sera. Incontri dibattiti e presentazioni di libri il sabato pomeriggio" sono stati proposti tre incontri con gli autori dei volumi 100 manifesti, trent'anni di comunicazione del Comune di Modena (Massimo Dolcini), Parole sui muri, l'estate delle avanguardie a Fiumalbo (Eugenio Gazzola) e L'Italia maltrattata (Francesco Erbani), quest'ultimo dedicato alle brutture urbanistiche e architettoniche italiane.

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