Rivista "IBC" VIII, 2000, 4
biblioteche e archivi / progetti e realizzazioni
Nel mondo eterogeneo dell'editoria italiana occupano un posto particolare le cosiddette "pubblicazioni bancarie". Di vista le conosciamo tutti ed è molto probabile che alcuni di questi volumi occupino un po' di spazio sulle nostre mensole, ma alla loro evidenza occorre aggiungere almeno due considerazioni.
Anzitutto che si tratta di un genere editoriale assolutamente caratteristico della produzione libraria italiana, di cui molto raramente si trovano termini di confronto all'estero, e che pertanto risulta di per sé interessante come momento produttivo dell'industria culturale nel nostro paese. In secondo luogo i testi e le raccolte di immagini pubblicati grazie alla committenza delle fondazioni o alle sponsorizzazioni delle banche si rivelano quasi sempre il frutto di un mecenatismo ad alto tenore di specificità territoriale, in grado cioè di produrre una documentazione pressoché unica per certe aree del territorio italiano come per alcuni dei suoi monumenti artistici e architettonici. Proprio da tali caratteristiche, tuttavia, consegue anche la reperibilità difficile e la distribuzione scarsa di questi libri, che finiscono spesso per uscire in fretta dal circolo virtuoso della lettura e degli scambi scientifici.
Pare quindi un'iniziativa di grande utilità, e del resto unica sul piano nazionale, quella portata a compimento la scorsa estate, sotto la direzione di Elena Corradini, dal Centro di documentazione della Fondazione Cassa di risparmio di Modena, che ha riunito in un'unica biblioteca il maggior numero possibile di questi volumi mettendoli poi a disposizione tanto dei ricercatori interessati quanto di qualsiasi altro utente, spinto dal caso o dalla curiosità. Nelle sale della biblioteca, spaziose e ben illuminate, ricavate entro la sede della stessa Fondazione in Palazzo Montecuccoli, nel pieno centro storico di Modena (via Emilia Centro, 283), trovano spazio più di duemila volumi. Un numero provvisorio tuttavia, dal momento che il personale del Centro di Documentazione sta continuando a darsi da fare per individuarne e acquisirne altri, rarità o nuove uscite, per cercare di ottenere un insieme esaustivo.
Il quaranta per cento della raccolta è costituito da pubblicazioni inerenti le arti visive, ma l'eclettismo del catalogo annovera anche numerose storie locali, documentazioni su aspetti anche minimi del territorio, ristampe anastatiche e opere di argomento letterario. I libri sono disposti a scaffale, in eleganti vetrinette, secondo la classificazione decimale Dewey. La consultazione, per la quale ogni sala riserva un ampio tavolo, è libera. Il catalogo, già informatizzato, è consultabile accedendo alla rete bibliotecaria della Provincia di Modena.
A completare il Centro di documentazione si aggiunge poi un'ultima sala che mette a disposizione l'archivio delle attività culturali promosse dalla Fondazione e un grande schermo al plasma dove si possono consultare i molti materiali iconografici informatizzati e accedere a due percorsi di visita virtuali al Duomo di Modena e al Palazzo Ducale.
Gli orari per il pubblico sono dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17, dal lunedì al giovedì; telefono: 059 239 888; e-mail: fondazione-crmo@cedoc.mo.it.
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