Rivista "IBC" XV, 2007, 2

biblioteche e archivi / media, progetti e realizzazioni, pubblicazioni

La nuova base dati Settecentine bolognesi entra a far parte delle raccolte digitali della Biblioteca dell'Archiginnasio.
Settecentine online

Delio Bufalini
[Biblioteca comunale dell'Archiginnasio, Bologna]

Coloro che, per studio o per curiosità, visitano la pagina web della Biblioteca comunale dell'Archiginnasio (www.archiginnasio.it), fra le molte offerte presenti nel sito possono trovare due importanti archivi bibliografici: Seicentine bolognesi (attivo dal 2005) e ora, dal marzo 2007, anche Settecentine bolognesi. Si pensa in generale che il moltiplicarsi di cataloghi non sia un bene: il Servizio bibliotecario nazionale (SBN) è nato proprio per convogliare tutti i materiali bibliografici in un unico archivio elettronico dove l'utente trova tutto e subito senza bisogno di ulteriori ricerche. L'archivio delle settecentine bolognesi, infatti, è semplicemente un archivio temporaneo di lavoro, senza pretese di perfezione, destinato a esaurire la sua funzione il giorno in cui tutto il materiale ivi contenuto sarà analiticamente schedato e inserito nella rete SBN. In attesa di quel giorno si può consultare già ora, e con un comodo accesso, il materiale antico del secolo XVIII stampato a Bologna e posseduto dall'Archiginnasio; si tratta di notizie relative a 14.113 esemplari corrispondenti a 8.072 edizioni bolognesi del Settecento entrate a far parte del patrimonio della biblioteca dell'Archiginnasio prima del 1961.

Si è voluto creare un canale preferenziale per gli studiosi di storia locale, con un occhio particolare rivolto a chi ha interesse alla storia della tipografia bolognese. La base dati delle settecentine è parte di un progetto a lungo termine di censimento delle edizioni bolognesi, che ha l'obiettivo di segnalare tutte le edizioni bolognesi e renderne reperibili gli esemplari. L'interfaccia (badigit.comune.bologna.it/700/index.asp) funziona in modo piuttosto semplice: cliccando si hanno solo due possibilità di ricerca, o si digita il nome di una delle 58 imprese tipografiche elencate, o si digita un anno, compreso fra il 1701 e il 1800. Vengono estratte le schede delle opere stampate da quel tipografo o le schede di tutti i tipografi che hanno stampato in quel solo anno. Le schede sono una riproduzione digitalizzata di quelle manoscritte del vecchio catalogo cartaceo della Biblioteca (con alcune aggiunte).

Il cosiddetto catalogo "Frati-Sorbelli" - disposto, come sa chi frequenta l'illustre luogo, in una caratteristica saletta con alle pareti una fitta schiera di cassettini di legno - è esso stesso già accessibile in rete e interrogabile per autore e per titolo di opera anonima. Il nuovo archivio si differenzia dunque per il fatto di raggruppare le schede per secolo e per la diversa modalità di interrogazione: nome del tipografo e anno. Pur con i limiti che abbiamo cercato di esporre crediamo che l'Archiginnasio offra oggi un servizio davvero invidiabile per quanto riguarda l'utilizzazione del suo materiale antico. Un altro passo è stato compiuto verso quello che può essere considerato un valido obiettivo della nostra Biblioteca: la compilazione virtuale degli annali della bibliografia bolognese nell'età dell'antico regime.

 

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