Rivista "IBC" XV, 2007, 2
musei e beni culturali, territorio e beni architettonici-ambientali, biblioteche e archivi / leggi e politiche, pubblicazioni
È online sul sito dell'Istituto regionale per i beni culturali (IBC) lo studio intitolato La cooperazione internazionale nel settore "Cultura": risorse, programmi e progetti finanziati in Emilia-Romagna nell'anno 2005 (www.ibc.regione.emilia-romagna.it/pdf/Report.pdf). Il dossier - commissionato al Centro regionale per il catalogo e la documentazione dalla Direzione generale Programmazione territoriale, intese, relazioni europee e internazionali della Regione Emilia-Romagna, coordinato dall'IBC e ottimamente curato da Chiara Cavicchi - si inserisce in una prassi ormai consolidata. Una prassi che si traduce in un impegno costante nel far conoscere e divulgare i risultati di tutte le attività che vengono svolte nell'ambito dei diversi programmi e azioni che l'Unione europea mette a disposizione delle Regioni, delle istituzioni locali e dei loro territori per accrescerne il livello di sviluppo e la rete di relazioni con le altre realtà europee.
Il puntuale lavoro di analisi svolto dallo studio mette in evidenza da una parte le opportunità che diversi programmi comunitari offrono per intervenire nel settore culturale e, dall'altra, la risposta che l'insieme dei soggetti istituzionali attivi sul territorio regionale in questo settore hanno offerto in termini di diversità e qualità progettuale e di risorse finanziarie mobilitate. Il quadro che ne risulta è senza dubbio positivo, a dimostrazione della rete di rapporti consolidati sul territorio regionale ed europeo fra le diverse istanze che operano nel settore culturale.
Il settore della cultura da diversi anni è oggetto di attenzione da parte dell'Unione europea ed è interpretato come una delle "aree operative" dove la cooperazione internazionale può dispiegare tutte le sue potenzialità. Lo strumento finanziario principale è costituito dal nuovo programma "Cultura 2007/2013" che sosterrà la cooperazione tra operatori e istituzioni culturali dei diversi paesi, ma anche altri programmi, come per esempio quelli dell'obiettivo "Cooperazione territoriale europea" della nuova politica di coesione, costituiranno dei punti di riferimento importanti. A conferma di ciò stanno i risultati dello studio, che evidenziano come la maggior parte dei progetti realizzati nel corso del 2005 facciano riferimento ai diversi programmi dell'iniziativa comunitaria "Interreg III" dedicata alla cooperazione transeuropea. Questa iniziativa ha rappresentato per l'Emilia-Romagna un'opportunità che, in vari settori, ha visto protagonisti le diverse strutture della Regione e gli enti locali territoriali, nonostante le complessità burocratiche-amministrative sottese.
È anche vero che proprio in tali progetti viene interpretato e realizzato in maniera più completa il concetto di cooperazione, che si traduce operativamente in partenariato attivo. La dimensione sovranazionale dei progetti è ormai fattore vincolante per ottenere finanziamenti europei e questo impone delle scelte ben precise all'atto di formulazione del progetto e di composizione del partenariato. Lo studio prende in esame anche questo fattore, analizzando i diversi partenariati attivati sul territorio regionale e fornendo spunti per considerazioni e valutazioni utili per gli operatori e le istituzioni che si cimenteranno nel prossimo periodo di programmazione. Da parte della Regione Emilia-Romagna si ribadisce l'impegno a promuovere la partecipazione alle iniziative comunitarie per trasformare la cooperazione in una caratteristica strutturale della nostra azione amministrativa.
Azioni sul documento