Rivista "IBC" XV, 2007, 2
musei e beni culturali / mostre e rassegne, pubblicazioni
L'esposizione "Il viaggio. Mito e scienza" - allestita dal 24 febbraio al 3 giugno 2007 a Bologna, nelle sale del Museo di Palazzo Poggi, in occasione del quarto Centenario aldrovandiano - ha riscoperto e valorizzato vari materiali che rappresentano l'eredità culturale delle ricche collezioni raccolte e conservate sia dal naturalista Ulisse Aldrovandi, durante la seconda metà del Cinquecento, sia presso l'Istituto delle Scienze, fondato nel capoluogo felsineo nel 1712 (www.museopalazzopoggi.unibo.it/viaggio/). Le suggestioni che l'odierno visitatore ricava nell'osservare gli esemplari naturalistici e le mirabilia mostrate nelle stanze in cui sono tradizionalmente ospitate le collezioni istituzionali dei Musei universitari sono peraltro accresciute da libri, dipinti, mappe e oggetti come bussole e sfere armillari esposte oggi a Bologna, ma provenienti da diversi musei italiani ed europei. Tali oggetti ci indicano il percorso compiuto dai viaggiatori del passato: da un lato erano certamente incuriositi dalla possibilità di verificare le notizie ricavate attraverso la lettura delle storie appartenenti al patrimonio greco, latino e medievale, e dall'altro trovavano nello spirito classificatorio che pervadeva l'ambiente scientifico dell'epoca le principali motivazioni per addentrarsi in territori scarsamente conosciuti dai loro contemporanei europei.
Le ricerche degli scienziati viaggiatori, come i commerci dei mercanti olandesi di cui è stata fornita ampia testimonianza nell'esposizione, forniscono i filtri per definire l'immagine del mondo che abbiamo oggi, ma forse, senza l'ausilio del catalogo che accompagna la mostra, il visitatore poteva cogliere solo alcuni aspetti della riflessione che il viaggio stimola a fare. Una riflessione che non riguarda solamente il processo di rappresentazione dell'altrove e delle altre culture, ma pure l'autorappresentazione degli europei, forgiatasi proprio grazie ai contatti, alle relazioni e agli scontri scaturiti dai viaggi. I contributi presentati nel catalogo suggeriscono quindi in maniera completa ed esauriente il significato più profondo del viaggio, ovvero la riscoperta di noi stessi attraverso il confronto con le diversità che incontriamo durante il nostro percorso. Le esperienze descritte dagli autori ci inducono infine a cogliere un importante insegnamento, sempre meno scontato nella nostra epoca, che può essere riportato come fosse un motto: conoscere prima di giudicare.
Il viaggio. Mito e scienza, a cura di W. Tega, Bologna, Bononia University Press, 2007, 360 p., euro 40,00.
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