Rivista "IBC" XV, 2007, 2

musei e beni culturali, territorio e beni architettonici-ambientali / pubblicazioni, storie e personaggi

Natura picta. Ulisse Aldrovandi, a cura di A. Alessandrini e A. Ceregato, Bologna, Editrice Compositori, 2007.
Nel teatro di Ulisse

Alessandro Alessandrini
[IBC]
Alessandro Ceregato
[Museo di Palazzo Poggi, Università di Bologna]

A distanza di quattro secoli, il patrimonio di conoscenze, collezioni, materiali e documenti lasciato da Ulisse Aldrovandi (Bologna, 1522-1605) continua a destare meraviglia, suscitare interesse e produrre nuove idee e interpretazioni. Di lui restano, tra l'altro, le raccolte di campioni della più diversa natura (un vero e proprio museo), alcune opere a stampa, una mole impressionante di manoscritti; uno degli erbari più antichi della storia della botanica e i volumi di tavole a colori fatte eseguire da un vero e proprio laboratorio artistico, prodotte anche pensando alla realizzazione di opere che per massima parte non hanno mai visto la luce o che sono state pubblicate postume da altri.

Aldrovandi può essere considerato fondatore delle scienze naturali: la sua curiosità, la completezza degli interessi, la sua indole di esploratore e classificatore non conoscevano limiti. Fin dall'adolescenza mostra uno spirito avventuroso e, dopo un lungo corso di studi e alterne vicende, inizia a dedicarsi, intorno al 1550 a quella che per diversi decenni sarebbe diventata la sua passione principale: raccoglie infatti campioni di piante, animali, rocce, fossili, analizzando, archiviando e classificando ogni prodotto naturale. La scoperta delle Indie occidentali portò nel Vecchio mondo esseri viventi straordinari e mai visti prima, suscitando l'entusiasmo dei cultori di cose naturali. Grazie alla raccolta di oggetti naturali provenienti dalle terre appena scoperte, ma anche da luoghi più vicini, a partire dalle colline di Bologna, nasceva quel museo o "teatro", o "microcosmo di natura", che assorbì buona parte delle energie fisiche e intellettuali del naturalista bolognese e che gli consentì di raccogliere diciottomila "diversità di cose naturali" e settemila "piante essiccate in quindeci volumi".

Il volume Natura picta, pubblicato dall'Editrice Compositori, è frutto del lavoro di numerosi esperti e della collaborazione tra l'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna (IBC) e il Comitato nazionale per le celebrazioni del IV centenario della morte di Ulisse Aldrovandi, un'occasione preziosa per far conoscere a un pubblico più ampio questo illustre bolognese, oggetto di numerosi e approfonditi studi nell'ambito della pubblicistica scientifica specialistica. La premessa del rettore dell'Università di Bologna Pier Ugo Calzolari, la presentazione del presidente dell'IBC Ezio Raimondi e il saggio introduttivo di Walter Tega, direttore del Museo di Palazzo Poggi, sono l'avvio di un viaggio che si dipana attraverso numerosi e circostanziati articoli che mostrano l'apporto che i diversi interessi di Aldrovandi hanno dato alla nascita e all'evoluzione delle scienze naturali. Scienze complesse e molto articolate, che nel corso dei secoli hanno subìto profonde trasformazioni. Dal museo come "camera delle meraviglie" agli studi sui più intimi meccanismi della materia vivente, fino alle attuali preoccupazioni sulla conservazione della diversità biologica, c'è un filo sottile che tutto unisce.

Si susseguono numerosi saggi monografici, opera di storici, botanici, esperti in alberi da frutto, piante da orto, micologi, ornitologi, teriologi, ittiologi, entomologi, erpetologi e paleontologi. Gli articoli, tutti scritti con consapevole passione, nel loro insieme dimostrano proprio come sia possibile riconsiderare il lavoro di Ulisse Aldrovandi con gli occhi del biologo e del naturalista di oggi senza metterne in discussione il pensiero e lo spirito originari. Il cuore del volume è costituito dalle tavole (circa cinquecento), uno degli aspetti più spettacolari del lascito aldrovandiano: sono state scelte in modo da rappresentare con efficacia il ricchissimo patrimonio iconografico e le fasi con cui venivano realizzate le immagini. Le tavole sono pubblicate integre, complete di annotazioni, liste di denominazioni e in alcuni casi appena tratteggiate a matita e completate solo in alcuni dettagli significativi, come promemoria per una rifinitura successiva destinata a fissarne forma, colori, ombre e sfumature. Importanti anche, a chiusura del volume, gli apparati bibliografici che raccolgono una summa aggiornatissima di centinaia di titoli. Il volume è stato donato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo scorso 16 marzo in occasione della sua visita all'Università e al Museo di Palazzo Poggi.

 

Natura picta. Ulisse Aldrovandi, a cura di A. Alessandrini e A. Ceregato, Bologna, Editrice Compositori, 2007, 670 p., euro 38,00.

 

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