Rivista "IBC" XIV, 2006, 4

territorio e beni architettonici-ambientali / pubblicazioni, storie e personaggi

A. Cederna, Mussolini urbanista. Lo sventramento di Roma negli anni del consenso, Venezia, Corte del Fontego, 2006.
Piccone e moschetto...

Maria Pia Guermandi
[IBC]

Dieci anni fa ci lasciava Antonio Cederna, archeologo, giornalista, urbanista, intellettuale a tutto tondo e difensore instancabile del nostro patrimonio culturale e paesaggistico. In questo anniversario, fra le tante iniziative promosse per commemorarlo, occorre ricordare soprattutto quelle dedicate alla riedizione di alcuni dei suoi ormai introvabili testi, da I vandali in casa (curato da Francesco Erbani per Laterza nel 2006) a Mussolini urbanista (Venezia, Corte del Fontego, 2006). Quest'ultima pubblicazione in particolare - l'unica monografia concepita da Cederna: gli altri volumi sono miscellanee di articoli e interventi - è dedicata alla ricostruzione delle operazioni urbanistiche attuate a Roma durante il ventennio fascista.

Attraverso le vicende che portarono alla demolizione di interi quartieri del centro storico di Roma e alla costruzione di via dell'Impero (l'odierna via dei Fori Imperiali) Cederna, con la sua prosa tagliente e dal sarcasmo spesso feroce, si scaglia contro l'archeologia e l'urbanistica italiane della prima metà del Novecento e contro quella schiera di intellettuali, architetti e urbanisti che per asservimento alle politiche del regime fascista, e per ambizioni personali, contribuirono alla costruzione di una capitale dall'immagine retrograda e passatista, ispirata a una concezione retriva e nazionalista della romanità.

La ricostruzione minuziosa delle cronache e degli avvenimenti che ridisegnarono il volto della capitale consente a Cederna di ricostruire mirabilmente, di fatto, il quadro culturale di un'epoca, e non solo dal punto di vista archeologico-urbanistico. Il risultato di quelle operazioni e i danni irrimarginabili procurati al tessuto urbano e agli stessi monumenti archeologici che si volevano esaltare, sono raccontati con autentico dolore, tanto che le descrizioni cederniane delle "povere reliquie disastrate", dei monumenti come "denti cariati", "macerie e ossami calcinati", sono ormai divenute proverbiali.

In realtà il disegno della Roma littoria, così come veniva configurato nel piano regolatore del 1931, continuerà a essere il quadro di fondo per lo sviluppo della capitale anche nel successivo ventennio democristiano, tanto che negli anni Cinquanta, sarà ancora Cederna, assieme ad altri intellettuali, a scagliarsi contro la ripresa del programma di sventramenti progettati in pieno centro storico. Il volume costituisce un capitolo fondamentale dell'inesausta battaglia che Cederna combattè per tutta la vita contro l'arretratezza culturale, soprattutto in ambito urbanistico, dell'Italia, succube di fronte all'attacco della speculazione edilizia e fondiaria ai nostri centri storici e alle nostre periferie: "quell'ininterrotto fallimento che è la storia delle città e del territorio dall'Unità a oggi".

Mussolini urbanista esce nel 1979 per i tipi della Laterza, in un clima di rinnovata attenzione al patrimonio archeologico romano gravemente minacciato dall'inquinamento: sarà la miccia per accendere il dibattito sul riassetto dell'area archeologica centrale, che vedrà Cederna fra i protagonisti e fra i più accesi fautori della rimozione di via dei Fori Imperiali. A questo obiettivo il giornalista dedicherà molta parte dei suoi interventi degli anni successivi, sostenendo appassionatamente, sulla stampa e nel dibattito pubblico, l'azione politica di Giulio Carlo Argan, prima, e poi, soprattutto, di Luigi Petroselli, che attraverso il progetto Fori e la creazione del grande parco urbano esteso dal Campidoglio fino alle pendici dei colli romani cercarono di configurare per Roma un assetto urbanistico innovativo. Adesso che timidamente il problema della risistemazione dell'area archeologica centrale torna ad affacciarsi nel dibattito urbanistico e culturale capitolino, la rilettura di Mussolini urbanista, pubblicato a cura di una neonata casa editrice vocata ai temi della città (www.cortedelfontego.it), costituisce una premessa essenziale oltre che l'opportunità per riascoltare uno dei nostri "difensori civici" più preveggenti e più impegnati per la salvaguardia del Bel Paese.

 

A. Cederna, Mussolini urbanista. Lo sventramento di Roma negli anni del consenso, Venezia, Corte del Fontego, 2006, 290 p., euro 23,00.

 

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