Rivista "IBC" XIV, 2006, 4

musei e beni culturali / didattica, pubblicazioni

N. Vittori, Tre cuccioli imperiali, Monte San Vito (Ancona), Raffaello Editrice, 2004; Id., Lapo, pellegrino romeo, Monte San Vito (Ancona), Raffaello Editrice, 2004; Id., La lupa e l'aquila, Monte San Vito (Ancona), Raffaello Editrice, 2005.
Un tuffo nella storia

Valentina Galloni
[IBC]

Sono passati molti anni da quando Friedrich Nietzsche nelle sue Considerazioni inattuali, a proposito della divulgazione, "il famigerato tagliare la giacca della scienza sul corpo del 'pubblico promiscuo'", scriveva le seguenti parole: "A questo atto di comodità si pretende poi di dare il nome di 'modesto abbassarsi del dotto verso il suo popolo'; mentre il dotto si è in fondo abbassato solo verso di sé, in quanto non è dotto ma plebe". Oggi l'atteggiamento verso la divulgazione si può dire radicalmente cambiato e il saper divulgare, il saper cioè esprimere un argomento con un linguaggio semplice e accessibile al maggior numero di persone, è considerata una delle più grandi virtù di uno studioso; lo hanno detto chiaramente anche gli autorevoli esperti raccolti a discutere i vari aspetti della divulgazione nel dossier del numero 3-2006 della rivista "IBC".

Il tema è all'ordine del giorno: aumentano i festival dedicati alle varie discipline, nascono collane di saggistica dedicate a un pubblico non specialistico e nei luoghi della cultura si attivano strategie e proposte volte a favorire una fruizione sempre più consapevole da parte dell'utenza. Consci del fatto che l'educazione non avviene più solo sui banchi di scuola ma nei campi più vari e attraverso i canali più disparati, si utilizzano strumenti e linguaggi adeguati alle diverse capacità ricettive e comunicative dei fruitori, differenti per età e per background sociale e culturale. Non esiste quindi una modalità unica per trasmettere la conoscenza ma esistono molteplici percorsi possibili; tutti però richiedono un complesso atto di mediazione culturale che, accanto a una rigorosa conoscenza dell'argomento, sappia far leva su curiosità, scoperta, immaginazione ed emotività, riconosciuti elementi fondamentali di ogni processo di apprendimento.

Questi sono gli ingredienti messi insieme anche da Nadia Vittori nei suoi libri raccolti dalla collana per ragazzi "Un tuffo nella storia". Il titolo, alquanto suggestivo, corrisponde a ciò che l'autrice tenta di far fare al lettore: un'immersione nel tempo. I vari libri, ambientati in epoche storiche diverse, hanno come comune denominatore un'andatura narrativa dal ritmo armonico e avvincente, trame avventurose e l'età dei protagonisti, quasi sempre adolescenti; tutto ciò per facilitare l'immedesimazione del giovane lettore e il suo coinvolgimento nello spirito dell'epoca. Così, solo per fare qualche esempio, la giovane Annina schiude al lettore il mondo della Roma monarchica, delle guerre con gli Etruschi e della vita delle Vestali. I due gemelli Marco e Lucilio offrono uno spaccato della Roma imperiale e delle vite molto diverse che venivano condotte dal ceto ricco e da quello povero. Il simpatico Lapo, e il bizzarro gruppo che lo accompagna nel suo pellegrinaggio a Roma, consentono di scoprire usi e costumi medievali.

Un approccio alla storia sicuramente molto diverso rispetto a quello a cui molti di noi sono stati abituati nel periodo scolastico, quando spesso l'apprendimento era ridotto a un accumulo di date, nomi e luoghi, che rendeva l'esperienza di studio a volte molto noiosa. In questi libri il passato viene reso visibile, ricostruito in tutte le sue sfaccettature, per aggiungere quella che Edward Carr in Sei lezioni sulla storia definiva "la parte polposa del frutto", più nutriente del "duro nocciolo" rappresentato dai fatti. La storia, infatti, per citare ancora Carr, può essere paragonata a "una enorme sega verticale piena di denti mancanti". Parte di essa può essere solamente immaginata e per questo è necessario mettere le ali della fantasia.

Avvicinare alla storia può significare quindi anche sollecitare l'immaginazione, risvegliare il desiderio di approfondire, di ricordare e raccontare, e insegnare a guardare alla storia con occhi nuovi e con un'attenzione che prima non c'era. Proprio per ricordarci la necessità di smentire la relazione tra istruzione e noia, un libro sui musei pubblicato di recente riporta in copertina una striscia dei Peanuts in cui, durante la visita a un museo d'arte, Lucy dice a Sally: "Guarda quel quadro, non è bellissimo?" e l'amica risponde: "Cerca di non divertirti troppo... Questa roba vuol essere istruttiva!". Nadia Vittori ha fatto la sua parte per sfatare questa idea.

 

N. Vittori, Tre cuccioli imperiali, Monte San Vito (Ancona), Raffaello Editrice, 2004, 128 p., euro 7,00; Id., Lapo, pellegrino romeo, Monte San Vito (Ancona), Raffaello Editrice, 2004, 176 p., euro 8,30; Id., La lupa e l'aquila, Monte San Vito (Ancona), Raffaello Editrice, 2005, 160 p., euro 7,00.

 

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