Rivista "IBC" XIII, 2005, 4
musei e beni culturali / mostre e rassegne, progetti e realizzazioni, pubblicazioni
La provincia dell'Emilia-Romagna, nella seconda metà del Novecento, ha notevolmente incrementato il rispetto e l'interesse nei confronti del patrimonio artistico e culturale, a volte in modo più incisivo e concreto che non nelle grandi città. Questa realtà ha dirottato molti artisti verso piccole comunità, arricchendo Comuni periferici con attività collettive e forme di volontariato, promotrici di mostre, conferenze, incontri, dibattiti e iniziative varie.
È questo il caso di Castelnovo ne' Monti, che già nel 1955, a dieci anni dalla fine della guerra, ha dato vita all'ACA, "Amici Castelnovo Arte", un'associazione che, con entusiasmo e caparbietà, ha inventato un concorso di pittura estemporanea, con l'obiettivo di far conoscere e pubblicizzare l'aspro e dolce paesaggio dell'Appennino reggiano. Un'iniziativa molto in anticipo sui tempi, perché in quegli anni la passione per l'arte era una prerogativa di pochi e le gallerie, anche nelle grandi città, erano pochissime ed esclusive.
Fin dall'inizio l'ACA dimostrò determinazione e audacia. La giuria del concorso annoverava nomi d'artisti e critici già famosi, quali i commissari della Biennale di Venezia: Umbro Apollonio, Renzo Biasion, Garibaldo Marussi, Giuseppe Zigaina, Marcello Mascherini, Carlo Munari, Franco Passoni, Pompeo Vecchiati. Alla fine degli anni Sessanta il concorso si trasforma in "Premio internazionale di pittura", un premio biennale a invito, di cui però si realizza una sola edizione nel 1971: tecnica e soggetto liberi, per un'opera che deve essere inedita. Fra gli artisti invitati figurano Fabrizio Plessi, Emilio Tadini, Giorgio Celiberti, Francesco Casorati, Sergio d'Angelo, Tino Stefanoni e altri, di cui alcuni hanno già esposto alla Biennale di Venezia e di San Paolo del Brasile.
La successiva esperienza, anch'essa rimasta unica, organizzata da un gruppo di ex soci dell'ACA, è quella che, nel 1974, dà vita al "Concorso Dante - Bismantova", nella cui giuria figura il critico e pittore bolognese Luciano Bertacchini. Da allora e per molti anni, Ugo Viappiani e Bianca Maria Crovetto gestiranno insieme la Galleria Pinacoteca d'arte moderna di Castelnovo ne' Monti, che s'identificherà sempre più con la presenza gentile e assidua della signora, fino alla sua morte nel 1997. La Galleria si connota per l'ampio e vario alternarsi di stili, di temi, di tecniche, si consolida e si arricchisce di anno in anno, con la consuetudine, indirizzata agli artisti, di lasciare un'opera in omaggio al termine delle esposizioni. A riconoscimento dei soci fondatori - oggi "storici" - è stata allestita nel tempo una personale per ciascuno di loro, un percorso che nell'insieme ritrae il ciclo produttivo e ambientale del luogo, nella successione di brume autunnali e copiose nevicate, seguite dal prorompere della primavera e dall'infuocata fecondità dell'estate.
Tutto questo lungo itinerario espositivo è raccolto e valorizzato nell'inconsueto e piacevole catalogo pubblicato di recente dal Comune di Castelnovo a cura di Paolo Ielli, con la presentazione del sindaco Gianluca Marconi e dell'assessore alla cultura Claudia Corbelli. La pubblicazione è stata realizzata in occasione della mostra allestita dal 26 marzo al 25 aprile 2005, quando sono state inaugurate le nuove sale espositive di Palazzo Ducale. L'introduzione del catalogo spiega egregiamente l'evolversi di questa collezione, immaginata non come un raggruppamento di entità separate ma come un insieme di tessere che compongono un mosaico, un quadro inatteso ma armonioso. Un assemblaggio ben riuscito, che dimostra la complessità dell'impegno speso per tanti anni a raccogliere e ordinare una collezione così vasta e così varia.
Elegante, raffinato e originale nella concezione, il catalogo riesce anche di facile e comoda consultazione grazie alla particolarità della dimensione, quasi tascabile. Il volumetto raccoglie la classificazione cronologica delle opere e delle tendenze che si sono succedute, nell'arco di mezzo secolo, nel campo dell'arte e della pittura in particolare. Tangibile e ammirevole è la cura dedicata al libretto, a partire dal contenuto ma estesa anche alla carta e alla forma dei caratteri della stampa, all'impaginazione, fino ai minimi dettagli.
Indugiando nella consultazione si può rilevare come molte opere anticipino movimenti pittorici che poi, nel tempo, si sono affermati e consolidati; contemporaneamente si notano, qua e là, dei rimandi a nomi che hanno fatto la storia dell'arte. Un'analisi più accurata della collezione fa scoprire e apprezzare delle finezze che rivelano lunga esperienza e assidua frequentazione artistica, e pur non essendo una raccolta di soli capolavori, la collezione rispecchia nel suo insieme l'evolversi che la pittura ha avuto nella seconda metà del secolo scorso.
Nel corso del tempo. Opere di pittura della collezione del Comune di Castelnovo ne' Monti, a cura di P. Ielli, Castelnovo ne' Monti (Reggio Emilia), Comune di Castelnovo ne' Monti, 2005, 131 p., s.i.p.
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