Rivista "IBC" XII, 2004, 1
territorio e beni architettonici-ambientali / progetti e realizzazioni, pubblicazioni
"Le forme e le tracce dell'abitare sono un racconto fatto di bisogni e di ricerca di soluzioni, e mostrano che sia la risposta sociale che la qualità urbana sono obiettivi perseguiti sempre con intensità, ma difficilmente ottenuti insieme. E tuttavia risulta molto chiaro che la risposta sociale è un mezzo, e tra i più efficaci, per ottenere la qualità urbana". Voilà, ecco servito con le parole di Pier Antonio Rivola, assessore regionale alla programmazione territoriale, l'assunto che sta alla base del volume Forme e tracce dell'abitare. Posto che risposta sociale e qualità urbana non possono prescindere l'una dall'altra, vediamo che cosa è stato fatto, che cosa si sta facendo e che cosa si potrà/dovrà fare nei futuri interventi di edilizia residenziale pubblica. Di questo tratta il volume che inaugura la collana "Città territorio ambiente", nata dalla collaborazione tra Editrice Compositori e Oikos Centro Studi di Bologna.
La pubblicazione presenta i risultati della ricerca svolta da Oikos Centro Studi per l'Assessorato regionale alla programmazione territoriale, politiche abitative, riqualificazione urbana, e si pone come resoconto approfondito del passato e, insieme, come utile strumento per le esperienze progettuali del futuro. D'altra parte è proprio la Legge regionale 24/2001 a imporre il monitoraggio e la verifica come elementi insostituibili di ogni processo progettuale efficace e consapevole.
Strutturata in due parti, l'opera affronta la questione del rapporto tra qualità urbana e risposta sociale muovendosi dal generale al particolare o, per meglio dire, dalla teoria alla pratica. Nella prima sezione l'argomento è sviscerato e mostrato in tutte le sue sfaccettature grazie agli interventi di vari autori tra cui i curatori stessi, Luisella Gelsomino e Piero Orlandi. Leggiamo così delle premesse metodologiche dell'opera e della riqualificazione urbana in Emilia-Romagna, passando per la storia delle politiche abitative e la loro analisi critica, e autocritica, terminando infine con un excursus sulla descrizione dei frammenti di città nella letteratura italiana più recente.
La seconda sezione dell'opera, e il cuore della ricerca da cui deriva, prende in esame in modo capillare le realizzazioni di case e quartieri in Emilia-Romagna da quando la Regione ha acquisito un ruolo attivo nell'edilizia residenziale pubblica, e cioè dall'entrata in vigore della Legge 457/1978. Ecco allora, presentati con grande precisione e corredati da foto e planimetrie, sessanta esempi di buone pratiche che si segnalano per qualità dell'architettura, avanzate soluzioni tipologiche e tecnologiche, buona integrazione tra residenze e servizi, dialogo costruttivo con il tessuto urbano preesistente. Sono gli esempi meglio riusciti della "città teorica" di cui parla Piero Orlandi, ossia di quella città costituita per astrazione da tutti gli alloggi di edilizia residenziale pubblica in Emilia-Romagna.
Luigi Ghirri, non tanto tempo fa, auspicava "una rilettura delle città aggiornata e partecipe, una visione che 'riconsegni' le architetture che compongono il nostro habitat". Sarà un cammino lungo, ma certamente quest'opera è un primo passo.
Forme e tracce dell'abitare. Una risposta sociale per la qualità urbana in
Emilia-Romagna, a cura di L. Gelsomino e P. Orlandi, Bologna, Editrice
Compositori, 2003, 240 p., _ 34,00.
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