Rivista "IBC" IX, 2001, 4

territorio e beni architettonici-ambientali / immagini

La Regione Emilia-Romagna ha affidato a Gabriele Basilico una campagna fotografica per documentare il paesaggio delle cosiddette "aree dismesse": caserme, ospedali, mercati del bestiame, fori boari, carceri, industrie, scali merci ed aree ferroviarie.
L.R. 19/98 La riqualificazione delle aree urbane in Emilia-Romagna
Queste immagini in bianco e nero sono state realizzate nell'ambito di una campagna fotografica commissionata a Gabriele Basilico dalla Regione Emilia-Romagna per documentare il paesaggio delle aree risultanti dalla dismissione di attività che hanno esaurito la loro funzione: caserme, ospedali, mercati del bestiame, fori boari, carceri, industrie, scali merci ed aree ferroviarie. Una selezione di circa cento delle oltre settecento immagini scattate da Gabriele Basilico nel corso del 2001 ha dato vita alla mostra fotografica "L.R. 19/98. La riqualificazione delle aree urbane in Emilia-Romagna". L'esposizione, inaugurata il 7 dicembre scorso a Bologna, presso l'ex Chiesa di San Mattia, rimarrà aperta fino al 20 gennaio 2002, e nel corso dell'anno prossimo sarà ospitata da alcune delle principali città della regione. La mostra è promossa dalla Regione Emilia-Romagna - Assessorato alla programmazione territoriale, politiche abitative, riqualificazione urbana, che insieme all'autore ringraziamo per averci cortesemente concesso la pubblicazione delle foto. L'iniziativa è stata organizzata in collaborazione con l'Istituto regionale per i beni culturali e con la partecipazione, per l'edizione bolognese, del Comune di Bologna e della Soprintendenza regionale per i beni e le attività culturali dell'Emilia-Romagna. Gabriele Basilico, architetto (Milano, 1944), è uno dei fotografi documentaristi più noti oggi in Europa. Il punto di partenza della sua attività è nel 1978, con l'avvio della ricerca sulle aree industriali che culminò nel 1983 con la mostra "Milano, ritratti di fabbriche". Nel 1984-1985 ha partecipato alla Mission photographique de la DATAR - Délégation à l'aménagement du territoire et à l'action régionale, voluta dal governo francese per documentare la trasformazione del paesaggio nazionale contemporaneo. Dal 1987 inizia una lunga collaborazione con la Provincia di Milano sui beni architettonici e ambientali. Prix Mois de la Photo a Parigi nel 1990, Premio Osella d'oro per la fotografia di architettura alla Biennale di Venezia nel 1996, ha ricevuto nel 2000 il Premio dell'Istituto nazionale di urbanistica per il suo contributo di indagine sulla città contemporanea attraverso la fotografia. Ha eseguito lavori a Beirut ed in diverse città europee: Trieste, Rotterdam, Ginevra, Amburgo, Barcellona, Valencia, Palermo, Berlino.
Nella campagna fotografica commissionatagli dalla nostra Regione sono stati coinvolti circa settanta luoghi situati in ventisette comuni emiliano-romagnoli, quasi sempre ai margini della città storica, là dove a fine Ottocento si è creata la prima periferia, e dunque in posizione strategica per la dotazione di servizi pubblici, il miglioramento delle infrastrutture e la realizzazione di nuove abitazioni. L'intento di queste immagini è documentare la fase di avvio del progetto di trasformazione delle città dell'Emilia-Romagna promosso da una specifica legge regionale sulla riqualificazione urbana, la numero 19 del 1998 "Norme in materia di riqualificazione urbana", che dà anche il titolo alla mostra. Per un approfondimento del tema si veda l'articolo correlato di Piero Orlandi, curatore dell'iniziativa.

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