Rivista "IBC" IX, 2001, 4
biblioteche e archivi / convegni e seminari, progetti e realizzazioni
Il progetto nazionale "Archivio storico degli economisti italiani", nato su iniziativa della Società italiana degli economisti, mira alla costituzione di un catalogo nazionale automatizzato delle carte personali degli economisti italiani dal XVI secolo a oggi, consultabile attraverso Internet. Il 14 maggio scorso, con un convegno tenutosi a Bologna con il patrocinio della Soprintendenza per i beni librari e documentari dell'IBC, il Dipartimento di scienze economiche dell'Università di Bologna ha fatto il punto sul lavoro svolto dal gruppo di lavoro della nostra regione e sugli obiettivi futuri. Questo testo è una versione rivista dell'intervento presentato dall'autrice nell'occasione.
Un prezioso patrimonio di fonti manoscritte di economisti è disperso nella nostra regione. L'idea di cominciare a censirlo è nata grazie al progetto "ASE - Archivio storico degli economisti italiani" avviato a livello nazionale dalla Società italiana degli economisti con l'obiettivo di costruire un catalogo delle carte degli economisti italiani.1
Quando, nel 1996, all'interno del progetto sono stati organizzati i gruppi regionali di lavoro, si è adottato un criterio di divisione di competenze che prevedeva la responsabilità di ogni gruppo regionale per le carte localizzate nel proprio territorio, indipendentemente dal luogo di nascita degli autori dei documenti oggetto di rilevazione.
Dunque il "prezioso patrimonio" di materiale da censire nella nostra regione non comprende soltanto la ricca produzione di carte personali di economisti emiliano-romagnoli, ma anche di coloro che vi hanno studiato, vissuto, lavorato, e di tutti i corrispondenti di cui sono rimaste tracce.
Il gruppo regionale di lavoro per l'Emilia-Romagna, coordinato da Roberto Scazzieri, ha predisposto, secondo quanto stabilito a livello nazionale, sia liste di archivi sia liste di autori, ed ha iniziato il lavoro di rilevazione concentrandosi principalmente su tre sedi.
La prima è stata la Biblioteca del Dipartimento di discipline storiche dell'Università di Bologna nella quale è conservato il fondo "Tullio Martello". Allievo di Francesco Ferrara - che fu il caposcuola degli economisti italiani dell'Ottocento - Tullio Martello insegnò economia politica e scienza delle finanze nella Facoltà di giurisprudenza dell'Università di Bologna per un trentennio a partire dal 1884.2 Oggi il ricchissimo fondo "Martello" contiene, per la parte relativa ai manoscritti, appunti di lezioni, discorsi, articoli, opere, copialettere, corrispondenze, bozze di stampa con correzioni, trascrizioni di lezioni a cura di studenti, documenti vari.3
La seconda sede di rilevazione è stata l'Accademia nazionale di scienze, lettere ed arti di Modena, antichissima istituzione emiliana che fu molto attiva specialmente nella seconda metà dello scorso secolo.4 Intorno ad essa gravitarono noti ed influenti economisti e ad essa vennero inviati manoscritti da ogni parte d'Italia in occasione dei concorsi a premi su temi economici che l'Accademia bandiva regolarmente. Alcuni dei componimenti che non ottennero premi - e che quindi non vennero pubblicati - non furono ritirati dagli autori, pertanto i manoscritti sono ancora conservati in Accademia (tra questi ricordiamo i manoscritti di Angelo Marescotti, di Arturo J. De Johannis e di Ettore Coppi). Nell'Albo autografico, nell'Archivio dei concorsi a premio e nella Corrispondenza generale dell'Accademia è inoltre presente una grande quantità di materiale tra cui, oltre alle numerosissime lettere, di particolare interesse teorico sono i pareri sui lavori presentati ai concorsi (per esempio ricordiamo il parere di Giuseppe Ricca Salerno sui lavori di Augusto Graziani e di Luigi Rameri) e specialmente la corrispondenza relativa al premio "Cossa", istituito nel 1887 dall'economista lombardo Luigi Cossa presso l'Accademia.5
La terza sede di rilevazione è stata la Biblioteca "Panizzi" di Reggio Emilia, nella quale sono stati censiti i fondi relativi ad Andrea Balletti, alla famiglia Giglioli, a Giuseppe Turri, a Giovanni Rossi e a Giuseppe Vecchi.6 Tali fondi si sono rilevati tutti di grande interesse. Andrea Balletti (1850-1938), noto oggi soprattutto come autore di una Storia di Reggio nell'Emilia pubblicata nel 1925 e più volte ristampata, divenne professore di economia politica all'istituto tecnico di Reggio Emilia e negli anni Settanta dell'Ottocento pubblicò opere di argomento economico, mentre negli anni Ottanta il suo interesse si rivolse alla storia del pensiero economico. Nel fondo "Balletti" sono conservati manoscritti inediti, appunti di lezioni, schede bibliografiche, ed una corrispondenza che comprende anche alcune lettere di Luigi Cossa.7 Dai restanti fondi sono stati censiti documenti relativi tra l'altro ad Agostino Paradisi (1736-1783), letterato ed economista reggiano, e a Luigi Valeriani, che tenne la prima cattedra di economia all'Università di Bologna tra il 1801 e il 1828.
Altre rilevazioni sono state effettuare presso la Biblioteca Estense universitaria di Modena e l'Archivio di Stato della stessa città. In questo caso è stato compiuto soltanto un piccolo passo iniziale nella direzione del censimento completo delle carte dell'intellettuale modenese più importante del Settecento: Ludovico Antonio Muratori.8
L'organizzazione del lavoro fin qui svolto ha beneficiato della preziosa collaborazione dei bibliotecari e degli archivisti delle istituzioni nelle quali sono state effettuate le rilevazioni. Ci siamo rivolti ai responsabili, i direttori, i presidenti delle istituzioni esponendo la natura, i contenuti e gli scopi del progetto "ASE" e manifestando l'interesse a censire i loro materiali. Franco Cazzola, Lucio Gambi e Anna Ortigari del Centro di storia economica e sociale del Dipartimento di discipline storiche dell'Università di Bologna, Francesco Barbieri e Federica Missere Fontana dell'Accademia di Modena, Maurizio Festanti e Roberto Marcuccio della Biblioteca "Panizzi" di Reggio Emilia hanno colto lo scopo della ricerca, tesa a valorizzare il patrimonio archivistico della nostra regione, e ci hanno fornito una collaborazione senza la quale i risultati che qui abbiamo illustrato non sarebbero stati raggiunti.
Il progetto "ASE" non ha esplicitamente lo scopo di entrare nei contenuti delle carte censite, tuttavia esso ci fornisce insospettate notizie sulla ricchezza documentaria presente nelle nostre regioni. Anche soltanto la notizia dell'esistenza di materiali fino ad oggi poco noti, il titolo di un lavoro inedito, il nome del destinatario della lettera di un economista del passato, i titoli dei capitoli di un manoscritto di contenuto economico che precede l'epoca a partire dalla quale si usa datare la nascita dell'economia politica, le ricerche economiche abbandonate prima di essere concluse o pubblicate sono, per lo storico del pensiero economico, occasioni estremamente preziose per lo sviluppo di nuovi percorsi di ricerca.
Parallelamente al lavoro di rilevazione dei materiali d'archivio il gruppo regionale per l'Emilia-Romagna ha predisposto un sito web, curato da Michele Santoro, nel quale sono reperibili notizie sul lavoro fin qui svolto.9 L'attuale coordinatrice del progetto "ASE", Lilia Costabile, ha incoraggiato i gruppi regionali ad utilizzare i siti web allo scopo di fornire ulteriori informazioni relative alle metodologie di ricerca, alle bibliografie sugli economisti della regione, alle caratteristiche delle istituzioni regionali, allo sviluppo del pensiero economico nella nostra area, alla pubblicazione di carte inedite di particolare interesse.
Moltissimo lavoro resta ancora da svolgere prima di arrivare ad un censimento completo delle carte degli economisti in Emilia-Romagna: obiettivo di questo contributo è soltanto quello di rendere nota l'iniziativa ed i suoi primi, incoraggianti, risultati.
Note
(1) Notizie sulle fasi iniziali del progetto "ASE" si trovano in A. Roncaglia, Per un archivio storico degli economisti italiani, "Rivista di storia economica", 1997, 2, pp. 271-276. Per gli sviluppi successivi si veda M.C. Marcuzzo - C. Perrotta - A. Roncaglia, Il progetto Archivio Storico degli Economisti Italiani (ASE), "Rivista italiana degli economisti", 2000, aprile, pp. 175-188.
(2) Si veda S. Lolli, Tullio Martello (1841-1918), Bologna, 1993, tesi di laurea.
(3) Si veda il testo di Silvia Lolli, che ha svolto il lavoro di rilevazione, dal titolo L'Archivio Tullio Martello disponibile all'indirizzo: http://www.spbo.unibo.it/ecoler/lolli.htm.
(4) Si veda M. Mosca, L'Accademia di scienze, lettere ed arti di Modena (1860-1900), in Associazionismo economico e diffusione dell'economia politica nell'Italia dell'Ottocento, a cura di M.M. Augello e M.E.L. Guidi, Milano, Angeli, 2000, vol. II, pp. 117-148.
(5) Sui fondi censiti nell'Accademia di Modena si veda il testo di Veronique Fiorini, che ha svolto il lavoro di rilevazione, dal titolo Gli archivi degli economisti: una prima indagine nella città di Modena disponibile all'indirizzo http://www.spbo.unibo.it/ecoler/fiorini.htm. Sul premio "Cossa" si veda M. Mosca, Un tassello del mosaico. Il Concorso Cossa alla Regia Accademia di Scienze, Lettere ed Arti di Modena (1887-1892), "Il pensiero economico italiano", di prossima pubblicazione.
(6) Si veda il testo di Claudia Codeluppi, che ha svolto la rilevazione, dal titolo Le carte degli economisti alla Biblioteca Municipale "Panizzi" di Reggio Emilia disponibile all'indirizzo http://www.spbo.unibo.it/ecoler/claudia.htm.
(7) Come risulta anche da un inventario preliminare predisposto da Roberto Marcuccio, responsabile del settore manoscritti della biblioteca.
(8) Le carte di Muratori che sono state censite ci sono state segnalate da Andrea Bargelli. Veronique Fiorini ha condotto il lavoro di rilevazione.
(9) L'indirizzo del sito è http://www.spbo.unibo.it/ecoler/ecoler.htm.
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