Rivista "IBC" XXV, 2017, 1
Dossier: Il Catalogo forma ed essenza del patrimonio
musei e beni culturali, dossier /
La scelta di digitalizzare la collezione del Museo Baracca e una parte significativa di materiale grafico e fotografico che questa istituzione ha acquisito nel corso del tempo ha dato in prima battuta un impulso alla riconsiderazione della gestione fisica e informativa del materiale.
L’acquisizione di immagini digitali e l’organizzazione dei dati secondo criteri analitici per la catalogazione richiedono, infatti, una particolare attenzione di dettaglio per ogni singolo oggetto e documento, conservando allo stesso tempo una visione organica, ordinata e coerente dell’intero patrimonio. La varietà nella tipologia dei beni catalogati finora, dalle uniformi alle fotografie, dalle armi/aerei alle cartoline, ha comportato per ogni bene la compilazione di una specifica scheda basata su modelli standard (i tracciati OA, S, F normati dall’ICCD, che considerano rispettivamente oggetti d’arte, stampe e fotografie) operando all’interno di un unico sistema informativo, il Catalogo del Patrimonio Culturale dell’Emilia- Romagna, che quindi complessivamente conserva, gestisce e mette in relazione informazioni eterogenee, ma organizzate secondo criteri comuni. Una volta controllate e approvate, le schede sono state pubblicate online, quindi rese liberamente fruibili dal pubblico attraverso un unico portale di accesso, PatER. Al momento attuale, al Museo Baracca fa capo la catalogazione di 155 oggetti (cimeli di guerra e ricordi dell’eroe dei cieli Francesco Baracca, parte dell’allestimento museale), 220 fotografie (la raccolta del fotoreporter Raffaele Garinei) e 2906 stampe (le cartoline illustrate della raccolta Baldini). Numeri significativi che corrispondono a un’importante azione di restituzione alla cittadinanza, non solo locale ma della rete globale, delle ricche collezioni storico-culturali lughesi: un contributo rilevante per la conoscenza e per le ricerche sul periodo della Grande Guerra, con innumerevoli temi di approfondimento. Un nucleo che all’interno del Catalogo del Patrimonio regionale non è chiuso, ma in relazione con le altre collezioni, in quanto, grazie ai criteri uniformi di catalogazione, è possibile navigare al suo interno attraverso la fitta rete di connessioni reciproche basate sulle analogie crono-tipologiche e semantiche dei singoli elementi, al di là delle collezioni a cui appartengono, favorendo in questo modo una più ampia ricerca e stimolando nuove scoperte.
Di rilievo è stata anche la catalogazione del patrimonio artistico del Comune di Lugo, attraverso la documentazione fotografica di un’ampia selezione di sculture e dipinti attualmente distribuiti in varie sedi in un’ottica di “Pinacoteca diffusa”, e confluiti nel portale “Arte in Comune” ( arte.comune.lugo.ra.it), un percorso artistico nelle sedi municipali tra Novecento e contemporaneo curato da Orlando Piraccini e Daniele Serafini.
L’obiettivo che ci si pone è di rendere il più possibile conosciuto il patrimonio della città, in modo che possa essere sia consultabile da studiosi e appassionati, sia fruibile da quanti hanno a cuore le nostre istituzioni culturali. In questa direzione va l’inventario appena portato a termine di una importante sezione del “Fondo Baracca”, quella relativa a quotidiani e riviste che documentano la nascita e la persistenza del mito dell’aviatore Francesco Baracca, primo passo per la catalogazione completa del fondo stesso, in occasione delle celebrazioni per il centenario della fine della Grande Guerra e delle commemorazioni per il centenario della morte dell’eroe lughese.
Azioni sul documento