Rivista "IBC" XXV, 2017, 1

musei e beni culturali / mostre e rassegne

Mario Nanni, “Risultato provvisorio di un processo” ed altri progetti 1962-1968

Claudia Collina
[Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna]

La mostra dedicata da Flaminio Balestra e Sandro Malossini a Mario Nanni nel Castello di Longiano, nell’ambito della rassegna Le ali della libellula sostenuta della legge regionale 18 del 2000, gestita da IBC, pone in luce la dimensione ideativa e progettuale di un periodo circoscritto della longeva e fortunata carriera artistica dell’artista toscano, ma bolognese d’adozione.

Mario Nanni “Risultato provvisorio di un processo” ed altri progetti 1962-1968, scaturisce dalla assidua frequentazione dell’artista con Malossini che, al cospetto della cartella che conteneva i 150 disegni visti in studio e ora parzialmente esposti e documentati nel bel catalogo, ha inteso valorizzare l’estrema coerenza che intercorre tra questi progetti e la loro realizzazione in opere tridimensionali, o ambientali, veri e propri environment nella cui ricerca Nanni ha contribuito con importanza a livello nazionale.

In quel lustro, o poco più, l’artista ha inteso investigare, con la peculiare e consueta ricerca di equilibrio tra attenzione razionale e imprevedibilità irrazionale, un’inedita unione tra futurismo e metafisica con occhio concettuale. Il risultato è sorprendente: l’idea raffigurata, il progetto degli oggetti-sculture da lui intesi realizzare in quel periodo, vive sia di autonoma artisticità, sia quale tassello fondamentale, originario e primigenio, del processo creativo dell’artista che disegna, inequivocabilmente, con il tratto morbido e sfumato, anche se incisivo, del pittore; e trasferisce il pensiero schizzato su originali cartoncini per figurini di moda e sartoria, ambito per il quale l’artista ha lavorato prima di diventare docente dell’Istituto d’arte di Bologna, nel 1960.

“Io sono un pittore anche quando faccio sculture” afferma Nanni “perché sono un pittore che ha bisogno di dare forma alla materia, di sentire la materia tra le mani”, ma per Lorenza Miretti, invitata a un approfondimento critico sui progetti in catalogo, è inevitabile che le forme tridimensionali di Mario “devono passare attraverso il ‘formato’ segnico a due dimensioni: il foglio e il segno”.

Sessantaquattro pensieri a grafite in mostra e catalogo, posti in relazione con la documentazione fotografica dell’opera compiuta, o meno, e che hanno offerto l’opportunità all’Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna di valorizzare in questo contesto la grande opera I giochi della metamorfosi, 2001-2006, donata da Mario Nanni in occasione della mostra virtuale 10 artisti per i beni culturali, progetto volto alla valorizzazione delle opere d’arte di artisti della regione che, con estrema sensibilità, hanno offerto all’Istituto i loro lavori affinché i nuovi uffici divenissero emotivamente più ergonomici per i fruitori, interni ed esterni, migliorando così la qualità del lavoro.

Pensata per la sede del Centro Regionale del Catalogo (CRC) e definitivamente collocata nella sede centrale dell’IBC con un felice tradimento rispetto alla prima impostazione del progetto, questa installazione si avvale della consueta prassi di Nanni di trarre linfa artistica e segnica dal passato, in questo caso da una piccola formella di materica memoria informale dalla quale si diramano linee di forza in opposte direzioni che inglobano e collegano il progetto ideativo a grafite alla cosmogonia dipinta e allo spazio architettonico che ospita l’intera opera, con un prolungamento delle traiettorie che costeggia e supera le pareti proiettandole verso nuove dimensioni e universi; in una perenne, indomita, tensione degli opposti che trova il suo punto di equilibrio e la propria energia creativa nella materia plasmata dal di/segno che, nel significato dell’etimo latino proiectum come individua bene in catalogo Sandro Malossini, “rimanda al concetto di progettare come ‘gettare avanti’: sono idee tracciate dall’autore con la forza e la grande efficacia espressiva dei migliori ingegni anticipatori” e che, a 94 anni, sono ancora il motore della sua arte.

Mostra:
Mario Nanni “Risultato provvisorio di un processo” e altri progetti. 1962-1968, a cura di Sandro Malossini, Flaminio Balestra e Massimo Balestra 26 novembre 2016 - 31 gennaio 2017 Fondazione Tito Balestra Onlus, Galleria d’arte moderna e contemporanea Castello Malatestiano di Longiano (FC)

Catalogo:
Mario Nanni “Risultato provvisorio di un processo” ed altri progetti 1962-1968, S. Malossini, F. Balestra, M. Balestra (a cura di), Longiano, Fondazione Tito Balestra Onlus, 2016.

 

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