Rivista "IBC" XXIII, 2015, 3
biblioteche e archivi / convegni e seminari, storie e personaggi
Come confrontarsi con un personaggio che ha cambiato la storia della medicina moderna? Giovan Battista Morgagni (Forlì, 1682 - Padova, 1771), medico e anatomopatologo, era definito all'epoca "Sua Maestà Anatomica" e certamente non è sufficiente una commemorazione per raccontarlo. Oggi riconosciuto come il padre della medicina moderna, Morgagni è stato un innovatore, sia perché sostenne la medicina pratica in contrapposizione alla medicina empirica di stampo ippocratico in voga all'epoca, sia perché propugnò l'importanza dell'osservazione.
Non a caso, Morgagni è stato il primo a mettere in relazione le alterazioni patologiche macroscopiche rinvenute durante le dissezioni su cadavere con i sintomi manifestati dal paziente in vita, giungendo alla definizione della causa della malattia stessa, attraverso la descrizione anatomica dell'alterazione degli organi e della loro sede ( ubi est morbus). In pratica evidenziò i problemi fondamentali della ricerca anatomo-patologica, risultando il fondatore della patologia d'organo. Il metodo anatomo-clinico morgagnano ha portato all'introduzione della conferenza clinico-patologica, che fu inaugurata agli inizi del XX secolo alla Harvard Medical School da Walter Cannon e Richard Cabot. La vera essenza del suo metodo fu proprio la "comparazione in serie", ovvero la comparazione seriale fra sintomi e lesioni simili fra individui diversi.
Per far conoscere la figura dell'anatomopatologo forlivese, riscoprendone valore e internazionalità, l'Azienda unità sanitaria locale Romagna ha pensato a una serie di iniziative di comunicazione pensate e realizzate, con la collaborazione di enti, istituzioni, scuole superiori e rappresentanti del mondo imprenditoriale. Il programma è partito con l'evento culturale che si è svolto a Forlì il 16 ottobre 2015 in partnership con la Fondazione Cassa dei risparmi di Forlì. Il convegno, che ha visto la partecipazione di storici e studiosi del settore, ha coinvolto tutta la cittadinanza, ma soprattutto i giovani studenti, coinvolti in un'altra importante iniziativa multimediale.
Grazie al contributo del Lions "Terre di Romagna", infatti, gli allievi e i docenti del Liceo classico "Morgagni" e dello Scientifico "Fulcieri Paulucci De Calboli" di Forlì hanno realizzato un sito web su Morgagni, che rende disponibile on line tantissimo materiale sulla vita noto medico, ma anche sue lettere e documenti tradotti dal latino direttamente dai giovani forlivesi: www.morgagnipatologo.it.
Degli scritti di Morgagni fanno parte le Epistolae Aemilianae: quattordici lettere di argomento storico, archeologico, geografico, in cui il medico, abbandonata per un momento la sua occupazione principale (lo studio dell'anatomia), si dedica, senza risparmio di energie, alla "cura" della sua terra. Risultano, perciò, nell'ambito della sua produzione data alle stampe, un'opera di secondo piano, tuttavia apprezzatissima sia dagli intellettuali del suo tempo, sia da quelli di epoche successive. Tra le lettere, i giovani forlivesi hanno scelto di tradurre la IX, quella nella quale la città di Forlì è protagonista, e la Prolusione all'Anno Accademico 1712, Nova istitutionum medicarum idea.
Un altro ambizioso progetto di divulgazione è rappresentato dalla realizzazione di una docufiction storica sulla vita dell'illustre forlivese grazie al contributo dell'Istituto oncologico romagnolo e di Estados Cafè di Forlì. Il regista Cristiano Barbarossa girerà le riprese nei luoghi del Morgagni, tentando di narrare la vita davvero "favolosa" di un personaggio capace di influenzare, con il suo carisma, anche il fondatore della medicina americana, che tra l'altro si chiamava John Morgan: nomen omen.
Azioni sul documento