Rivista "IBC" XIX, 2011, 4

biblioteche e archivi / convegni e seminari, progetti e realizzazioni, pubblicazioni

Gli archivi degli editori toscani. Materiali dal censimento regionale, a cura di L. Brogioni e A. Cecconi, Pisa, Pacini, 2010; Gli archivi storici delle case editrici, a cura di D. Brunetti, Torino, Regione Piemonte -Centro Studi Piemontesi, 2011.
Nell'archivio dell'editore

Manuela Cristoni
[IBC]

A partire dalla metà degli anni Novanta, gli archivi delle case editrici sono stati al centro di una serie di azioni volte a conoscere e mappare tale patrimonio documentario al fine di prevenirne la dispersione e sensibilizzare gli editori alla corretta conservazione e gestione di questo particolare bene culturale, a metà tra archivio di impresa e archivio letterario, ormai unanimemente riconosciuto quale fonte indispensabile per una ricostruzione approfondita della storia della cultura del Novecento.

Tra i soggetti pubblici più attenti a questo settore si sono contraddistinte diverse Regioni, come testimonia l'uscita a breve distanza di due volumi, l'uno edito dalla Regione Toscana (Gli archivi degli editori toscani. Materiali dal censimento regionale, a cura di Luca Brogioni e Aldo Cecconi), l'altro dalla Regione Piemonte in collaborazione con il Centro studi piemontesi (Gli archivi storici delle case editrici, a cura di Dimitri Brunetti). Li accomuna, oltre al tema, il fatto di per sé significativo che ciascuno dei due inaugura una nuova collana, rispettivamente "Toscana Biblioteche e Archivi" e "Archivi e Biblioteche in Piemonte", simili nella denominazione ancorché negli intenti di diffondere la conoscenza dei patrimoni archivistici e librari regionali con specifici approfondimenti tematici, e di offrire agli operatori del settore strumenti utili per l'aggiornamento e il dibattito professionale.

Il primo volume pubblica le schede del censimento degli archivi e delle biblioteche storiche degli editori librari toscani, promosso dalla Regione Toscana nel 2000 e realizzato dalla Fondazione Mondadori, censimento conclusosi nel 2003 con l'adesione di 142 editori su 320 contattati. Introdotte dalle note metodologiche e dalle considerazioni generali dei curatori che analizzano quanto emerso dalla rilevazione, le schede (consultabili on line: www.fondazionemondadori.it/censimenti/toscana) sono strutturate in cinque aree contenenti dati anagrafici identificativi della casa editrice, corredati da brevi note storiche, informazioni riguardanti l'archivio, le biblioteche storiche e specializzate e l'emeroteca, nonché indicazioni sulle modalità di accesso e consultazione. Contestualizzano l'indagine, nell'ordine: le considerazioni di Gianluca Perondi circa l'importanza del "censimento" quale strumento per scattare "istantanee" di una situazione in costante evoluzione e occasione per portare alla luce documentazione di cui si è perduta memoria; l'esperienza di Alessandro Olschki relativa alla gestione e conservazione dell'archivio storico della propria casa editrice; la ricostruzione per tappe fondamentali della storia dell'editoria toscana da parte di Gabriele Turi, dai momenti di maggiore splendore alle cause del progressivo impoverimento che ha condotto alla situazione fotografata dall'attuale censimento.

Il secondo volume è introdotto da una riflessione del curatore sulle azioni e i progetti condotti dalla Regione Piemonte per salvaguardare e valorizzare gli archivi editoriali, e pubblica gli interventi del convegno "Gli archivi storici delle case editrici" (Torino, 15 maggio 2009) organizzato dalla Regione Piemonte, dall'Università di Torino e dalla Fondazione Tancredi di Barolo. A questi si aggiungono numerosi altri contributi, tra i quali si segnala il saggio di Francesca Brignone, adattamento della tesi di laurea "Le case editrici piemontesi e i loro archivi" (Università di Torino, 2007-2008), in cui vengono presentate le schede che delineano sinteticamente la storia e l'attività di 44 tra le case editrici piemontesi di più antica tradizione fondate prima del 1970.

L'opera si articola in due sezioni: la prima raccoglie gli interventi relativi all'ambito regionale con particolare riguardo agli archivi Einaudi, UTET, Boringhieri, Viglongo, Centro studi piemontesi, SAS/SAIE e Cesare Pavese, mentre nella seconda il focus si allarga al territorio italiano, presentando innanzitutto l'esperienza del "Progetto del censimento degli archivi degli editori" e della Commissione nazionale per la redazione del titolario e del massimario di conservazione e scarto degli archivi delle case editrici (istituita dal Ministero nel 2000), punto di aggregazione delle iniziative di censimento allora in essere e di coordinamento di quelle in fase di progettazione, a cui parteciparono in rappresentanza delle Regioni l'Emilia-Romagna e la Lombardia e i cui esiti sono stati pubblicati nel volume Conservare il Novecento: le memorie del libro (Roma, Associazione italiana biblioteche, 2007, pp. 102-118). Seguono le relazioni di Rosaria Campioni sulle attività della Regione Emilia-Romagna per gli archivi degli editori e di Luisa Finocchi e Gianluca Perondi su quelle poste in essere dalla Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, nonché le testimonianze sugli archivi storici di tre editori (Giunti, Olschki e Laterza) particolarmente attenti alla conservazione della propria documentazione.


Gli archivi degli editori toscani. Materiali dal censimento regionale, a cura di L. Brogioni e A. Cecconi, Pisa, Pacini, 2010, 376 pagine, 28,00 euro; Gli archivi storici delle case editrici, a cura di D. Brunetti, Torino, Regione Piemonte -Centro Studi Piemontesi, 2011, 300 pagine, 18,00 euro.

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