Rivista "IBC" XIX, 2011, 3
biblioteche e archivi / mostre e rassegne, pubblicazioni
Le immagini del Risorgimento italiano nelle raccolte della Biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna, come recita il sottotitolo della mostra bella e originale curata da Cristina Bersani, Valeria Roncuzzi e Sandra Saccone, ci restituiscono visivamente lo spaccato storico, sociale e culturale dell'epopea risorgimentale nell'anno delle celebrazioni del 150° dell'Unità. Scandita in due sezioni tra loro collegate da continui rimandi e serrata in una puntualissima cronologia storica, la mostra si articola attraverso disegni, materiale illustrativo a stampa, incisioni, litografie e xilografie, alternati a testi di cronaca e storia, come giornali, riviste, saggi, pamphlet, manuali e romanzi, che pongono in luce gli aspetti più icastici, eroici, romantici e pedagogici della complessa e difficile nascita dell'Italia, non solamente circoscritti a Bologna, ma contestualizzati al più ampio panorama nazionale e internazionale.
Gli "eventi memorabili" tra i moti del 1831 e l'inaugurazione nel 1903 del monumento bolognese di Pasquale Rizzoli dedicato ai caduti della battaglia dell'8 agosto 1848 sono narrati per immagini emblematicamente patriottiche destinate a una rapida e vasta diffusione grazie alle tecniche litografiche e xilografiche, che per il vantaggio di poter essere composte nella stessa pagina del testo tipografico avevano aperto nuove prospettive all'industria editoriale e veicolato a un pubblico internazionale i mutamenti artistici e di gusto susseguitisi nell'arco del XIX secolo. Alcune riproduzioni fotografiche testimoniano inoltre come la neonata tecnica, dai suoi esordi nel 1839 sino ai tempi odierni, sia stata in rapporto dialettico con quelle grafiche e pittoriche, anche se Walter Benjamin (1936) sostenne sempre il primato della litografia nella consacrazione dell'epoca moderna della produzione iconica di massa; e lo testimoniano la serie di litografie dedicate alla Guerra dell'Indipendenza italiana. Campagna dell'esercito piemontese nel 1848, realizzate nel disegno dall'inviato speciale dei Savoia Stanislas Grimaldi del Poggetto, o le litografie delle spedizioni garibaldine dei Fratelli Terzaghi, in cui prevale l'ispirazione a coevi modelli artistici francesi.
La solennità delle annessioni del 1861 è testimoniata dalla riproduzione fotografica del disperso dipinto di Luigi Busi Vittorio Emanuele II e le annessioni, realizzato dall'artista verista nel 1871 per il Salone del Risorgimento, su commissione del primo sindaco della Bologna unita, Luigi Pizzardi. Quest'opera, che costituiva il pendant contemporaneo rispetto al Pier Capponi che lacera i patti imposti da Carlo VIII di Guardassoni, enfatizzava allegoricamente l'orgoglio dei municipi italiani contro gli invasori stranieri e narrava, con verità quasi fotografica, il compimento dell'Unità d'Italia nelle annessioni allo stato sabaudo delle città liberate e consegnate dai loro rappresentanti al re Vittorio Emanuele II. Alla fotografia storica del dipinto sono relazionati alcuni disegni preparatori a matita di Busi, che dimostrano segno e composizione di raffinata qualità e l'impostazione formale antiretorica rispetto alla ritrattistica celebrativa tradizionale.
A cerniera delle due sezioni è messa in risalto la figura del re Umberto I, che con la consorte Margherita succedeva al padre con il difficile compito di "fare gli italiani" dopo che l'Italia era stata totalmente unita in seguito all'annessione di Roma con la "Breccia di Porta Pia", il 20 settembre 1870. L'educazione alla nuova patria avveniva attraverso le pubblicazioni illustrate documentate sino al 1911, anno del 50° dell'Unità, stimolando con le immagini grafiche e fotografiche l'immaginazione e i sentimenti dei lettori: particolarmente rari e squisiti i keepsakes, libri-strenna arricchiti con interventi acquerellati a mano e confezionati con lo scopo di raccogliere fondi a sostegno delle motivazioni nazionali, ma anche gli album agiografici di lusso sui padri contemporanei della patria, Mazzini, Garibaldi e Vittorio Emanuele II, in cui rivive il mito delle loro gesta eroiche da non dimenticare. Così si mitizzava l'Italia stessa, simboleggiata sia come dea femminile d'arcaica mediterraneità, sia come Madonna e regina, incoronata con l'araldica stella a cinque punte di Casa Savoia.
La mostra è consultabile on line, accompagnata anche dal catalogo: badigit.comune.bologna.it/mostre/index.htm.
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