Rivista "IBC" XIX, 2011, 1

Dossier: Segni di Unità - Il Risorgimento nel patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

musei e beni culturali, territorio e beni architettonici-ambientali, biblioteche e archivi, dossier /

Pagine di patria

Giuseppina Benassati
[IBC]

La stampa ha avuto un grande ruolo nella diffusione degli ideali risorgimentali e, a Unità raggiunta, è stata protagonista dell'esaltazione o della critica dei costumi, della politica e della società del nuovo Stato, mediante i registri della celebrazione retorica e del pungolo satirico. La diffusione di periodici, numeri unici, suites di stampe popolari, e la nascita di un nuovo strumento di comunicazione, la cartolina, hanno diffuso le effigi delle icone nazionali, nonché quelle di vizi e virtù del nuovo Stato unitario. La cromolitografia e poi, quasi contemporaneamente, la fotografia e le sue traduzioni tipografiche, hanno moltiplicato, mediante pietre disegnate e clichés tipografici, messaggi iconici e verbali. Ricche collezioni attestano il fenomeno, fonti inesauribili per la costruzione di nuove letture storico-sociali.

In Emilia-Romagna si conservano veri e propri tesori di carte relativi all'Unità d'Italia: biblioteche, archivi e musei sono custodi di lasciti, donazioni e acquisti di libri, periodici, stampe, fotografie, manifesti. Corpora letterari e iconografici a cui non sono estranei nemmeno archivi culturali del Novecento (come quelli di Renato Serra e Giovannino Guareschi) e insiemi collezionistici (come i Fondi di Umberto Tonini o di Giuseppe Panini). La pluridecennale attività di catalogazione di opere grafiche intrapresa dalla Soprintendenza per i beni librari e documentari ha già recuperato e restituito al pubblico una messe di informazioni cospicua nel catalogo on line IMAGO (imago.sebina.it/SebinaOpacIMAGO/Opac). Una campagna di digitalizzazione, ora in corso, sta alimentando una consistente sezione risorgimentale, ove sono consultabili dati scientifici su suites relative alle guerre di Indipendenza, ai ritratti encomiastici, satirici o caricaturali dei "Padri della Patria", a documenti effimeri come scatole di fiammiferi, figurine, calendari, fogli volanti e cartoline.

Quantitativamente e qualitativamente imponente, di rappresentanza nazionale, è il Fondo "Comandini" depositato alla Malatestiana di Cesena; più circoscritti, ma comunque di rilievo, sono i tanti nuclei conservati all'interno del patrimonio di altre biblioteche e di musei del Risorgimento, questi ultimi censiti e catalogati sia in IMAGO che in ambito museale (si veda il Catalogo del patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna: bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it/samira/v2fe/index.do). Dal percorso di ricerca e di studio in corso su questi materiali abbiamo scelto alcuni esempi tratti dal Fondo "Tonini" della Biblioteca civica d'arte "Luigi Poletti" di Modena, dal Fondo "Comandini" della Malatestiana di Cesena, dal Fondo "Giovannini" della Biblioteca comunale di Imola e dall'Archivio "Giovannino Guareschi" di Roncole Verdi.

Il carattere popolare, quasi da feuilleton, della Lezione data ad un Borbone tratta dalla diffusissima opera di Giovanni La Cecilia, Storie segrete delle famiglie reali o misteri della vita intima dei Borboni (quasi un pamphlet), compare in chiave più sentimentale e intimista nell'illustrazione dello Sbarco a Viareggio del '49. Al realismo eroico e al contempo lirico del Ritratto equestre di Garibaldi di Ademollo, tradotto in formato cartolina dal dipinto del 1908, giustapponiamo il kitsch rutilante di colori della cromolitografia del tableau sulle età del Re d'Italia, Umberto I. Un'altra cartolina e un'illustrazione per giornale sono poi i due estremi di un excursus sull'iconografia della nazione: dalla Giovane Italia che, novella Lady Godiva, cavalca discinta nel primo centenario della nascita di Giuseppe Mazzini del 1908, all'Italia federativa di Giovannino Guareschi pubblicata con il titolo Moda d'estate nel "Candido" del 1946. Il corpo della Turrita, quasi disarticolato nelle membra/regioni, ci mostra quanto le immagini, e le parole, siano strumenti di rappresentazione e di critica, forti, potenti, resistenti e quasi profetici, anche a dispetto della fragilità del supporto cartaceo "povero" su cui sono tracciati.


Crediti iconografici

Per le immagini si ringraziano: Carlotta e Alberto Guareschi dell'Archivio "Giovannino Guareschi" di Roncole Verdi (Busseto, Parma); la Biblioteca civica d'arte "Luigi Poletti" di Modena e gli eredi di Umberto Tonini; la Biblioteca comunale di Imola (Fondo "Adriano Giovannini"); la Biblioteca Malatestiana di Cesena (Fondo "Comandini").

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