Rivista "IBC" XVIII, 2010, 3

biblioteche e archivi / pubblicazioni, storie e personaggi

Carteggio Verdi-Luccardi, a cura di L. Genesio, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2008.
Verdi-Luccardi, e viceversa

Maria Luigia Pagliani
[Istituto nazionale di studi verdiani, Parma]

Gli anni centrali dell'Ottocento segnano per il mondo dell'arte italiana un momento di profonda trasformazione dal punto di vista della teoria e dell'organizzazione. Si affacciano nuovi protagonisti e inedite dinamiche di mercato. Fra gli artisti protagonisti di questa complessa stagione, sospesa tra l'estetica neoclassica e le istanze romantiche, tra la tradizione consolidata degli studi e le esigenze di un nuovo pubblico, e condizionata dal processo di unificazione del Paese, figura Vincenzo Luccardi (Gemona, 1808-1811? - Roma, 1876), attivo negli ambienti accademici romani come professore di scultura a partire dal 1862. Lo scultore, le cui opere sono tuttora conservate a Udine e a Roma (dove resta il monumento commemorativo ai caduti pontifici di Mentana), è noto, oltre che per la sua produzione, per la lunga e sincera amicizia con Giuseppe Verdi.

Appassionato melomane, Luccardi stringe amicizia con Verdi nel 1844, al Teatro Argentina, in occasione della messa in scena dei Due Foscari. Da quella data, il rapporto prosegue ininterrottamente fino alla morte dell'artista udinese. In oltre trent'anni, i due si scambiano più di duecento lettere. L'epistolario è stato pubblicato dall'Istituto nazionale di studi verdiani, nella collana dedicata all'edizione critica dei carteggi del Maestro (www.studiverdiani.it/pubbl_5.html). Il volume, con un ricco corredo di note e di appendici, è curato da Laura Genesio.

Le lettere costituiscono una fonte insostituibile per ricostruire alcune delle tappe più importanti del percorso artistico di Giuseppe Verdi: dall'Attila all'esecuzione romana della Forza del Destino, dal Don Carlos al successo viennese della Messa da Requiem. Ma dall'epistolario emerge anche, con grande vivezza, l'ambiente musicale e teatrale della Roma ottocentesca che ruota intorno ai due teatri Apollo e Argentina. Luccardi è un fedele ed efficiente informatore del Maestro e, spesso dietro richiesta, gli trasmette notizie sui cantanti, sulle messe in scena, sulle esecuzioni. Numerosi sono anche i riferimenti a fatti ed episodi legati ai circoli artistici: i concorsi, le commissioni, gli incarichi e i lutti (come, per esempio, la notizia della morte di Pietro Tenerani, avvenuta il 14 dicembre del 1869, che Vincenzo Luccardi annuncia a Verdi in una lettera del 5 gennaio 1870).

Non mancano echi di episodi politici. Come non ricordare la lettera da Parigi in cui Verdi, scosso dall'ingresso dei Francesi a Roma e dalla capitolazione della Repubblica, scrive: "La catastrofe di Roma m'ha messo in gravi pensieri... Non parliamo di Roma!! A che gioverebbe!! La forza ancora regge il mondo! La giustizia?... A che serve contro le bajonette!! Noi non possiamo che piangere le nostre disgrazie, e maledire gli autori di tante sventure". Ma soprattutto, dall'intero carteggio, rivelando la natura più privata dei corrispondenti, emerge una sincera e devota amicizia, rinsaldata dall'intimità famigliare, dalle comuni serate romane e dalle visite di Luccardi a Sant'Agata, allietate da carte, bocce e biliardo.


Carteggio Verdi-Luccardi, a cura di L. Genesio, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2008, 430 pagine, 45,00 euro.

Azioni sul documento

Elenco delle riviste

    Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna - Cod. fiscale 800 812 90 373

    Via Galliera 21, 40121 Bologna - tel. +39 051 527 66 00 - fax +39 051 232 599 - direzioneibc@postacert.regione.emilia-romagna.it

    Informativa utilizzo dei cookie

    Regione Emilia-Romagna (CF 800.625.903.79) - Viale Aldo Moro 52, 40127 Bologna - Centralino: 051.5271
    Ufficio Relazioni con il Pubblico: Numero Verde URP: 800 66.22.00, urp@regione.emilia-romagna.it, urp@postacert.regione.emilia-romagna.it