Rivista "IBC" XII, 2004, 2
biblioteche e archivi / progetti e realizzazioni
"Là dove entra un libro, o si ascolta una voce, esce rapido un cattivo pensiero. Nessuno è mai solo con un libro in mano". Facendo proprio questo pensiero di Roberto Roversi, che suona di ottimo auspicio, le Edizioni Pendragon hanno realizzato a Bologna un progetto che covava già da un po' nelle stanze di questa giovane casa editrice: aprire una libreria. Un modo assai costruttivo per festeggiare il primo decennale di attività con un catalogo che si aggira sui quattrocento titoli e un'immagine di vitalità ed entusiasmo che coloro i quali vi lavorano trasmettono agli interlocutori. Ottima la scelta logistica: via Saffi 15/2a, appena fuori porta San Felice, sotto un ampio portico, sul versante occidentale di un tratto di quella via Emilia che da secoli amalgama e sintetizza umori intellettuali e sociali di questa terra.
Antonio Bagnoli e i suoi collaboratori parlano della realizzazione di un sogno e di una sfida, per il modo in cui hanno concepito questo luogo: dall'organizzazione degli spazi ai colori degli arredi e delle pareti. Uno spazio che si propone di essere luogo reale di incontri, di dibattiti, un laboratorio per persone con idee e voglia di contribuire a rivitalizzare gli orizzonti della lettura, la passione anche fisica per il libro, anche per un "modernariato" della scrittura che in questa libreria è alimentato dall'acquisizione del fondo editoriale della libreria antiquaria "Palmaverde" di Roberto Roversi: Pendragon ha comprato la tiratura rimanente di ben 50 titoli editi da questa prestigiosa libreria, tra cui alcuni numeri della rivista "Officina", in edizione originale; come pure tutti quei titoli che si focalizzano su Bologna. Ma c'è anche uno scaffale "Palmaverde" che propone una selezione di volumi di alto valore antiquario.
Ancora prima di aprire al pubblico, lo scorso 13 marzo 2004, la libreria Pendragon ha costituito un caso da studiare per la scuola di specializzazione per librai "Umberto e Elisabetta Mauri", presso la Fondazione Cini. Dopo l'apertura gli incontri e le iniziative sono cominciati subito. Dal bookshifting istituzionalizzato, cioè la possibilità di spostare in libreria dei titoli da una zona all'altra per privilegiarne la visibilità, sicuramente una forma di segnalazione sotterranea di visibilità; alle recensioni dei lettori. Dal servizio di guardia libraria per le emergenze del settore, all'animazione per bambini. Non mancano ovviamente le presentazioni di libri, anzi la libreria si propone di diventare luogo di promozione della lettura e dell'incontro tra i lettori e gli autori. Ci sono altre opportunità ed altre idee in circolazione e appunto per questo possiamo darci "appuntamento alla Pendragon".
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