Rivista "IBC" XI, 2003, 1

musei e beni culturali / pubblicazioni

Saecularia Nona. Università di Bologna 1088-1988, XV Annual 2001/2002, Bologna, I Martedì, 2002.
Saecularia Nona

Beatrice Orsini
[stagista IBC]

La pubblicazione della rivista dedicata all'Università di Bologna accoglie tre interessanti interviste: due rivolte rispettivamente all'attuale rettore Pier Ugo Calzolari e al precedente rettore Fabio Roversi Monaco da parte dei giornalisti Marco Guidi e Giancarlo Mazzuca, la terza al professor Umberto Eco dal professor Roberto Grandi. I temi affrontati vanno dall'analisi dell'attuale situazione universitaria italiana, al bilancio relativo alle attività svolte negli ultimi anni dall'Università di Bologna fino al potenziamento dei dottorati nel settore umanistico e dei master in quello dell'editoria.

Vi sono inoltre articoli che illustrano sia i progressi raggiunti dall'Ateneo negli ultimi anni, che i futuri obiettivi volti alla creazione di una università europea. A tale scopo sono stati attuati dei programmi che favoriscano sia il soggiorno all'estero per studenti italiani sia l'arrivo in Italia di studenti stranieri, fenomeno che negli ultimi anni ha registrato un notevole incremento. Notevoli passi avanti verso un approccio interdisciplinare e multinazionale sono stati fatti grazie alla fondazione dell'Università adriatico-ionica con sede a Ravenna, alla quale hanno partecipato ben ventuno paesi della costa adriatica, iniziativa di cui parla il professor Stefano Bianchini nel suo contributo.

Dai numerosi articoli contenuti nel volume si evince la grande vivacità culturale che ha caratterizzato da sempre l'Ateneo bolognese in ogni campo del sapere, da quello scientifico e medico a quello umanistico e teologico. Fra le iniziative promosse dall'Ateneo, la professoressa Raffaella Simili si sofferma sulla mostra dedicata alla figura di Ulisse Aldrovandi (1522-1605), importante naturalista vissuto a Bologna in epoca rinascimentale, promossa in occasione della IX settimana della cultura scientifica e tenutasi nelle sale di Palazzo Poggi. Il professor Paolo Scarani, invece, traccia un quadro del Museo di anatomia patologica "Cesare Taruffi" (1821-1902), intitolato al giovane medico divenuto primo docente di anatomia patologica dell'Università di Bologna (1859). Il Museo fu fondato nel periodo napoleonico con lo scopo di raccogliere preparati chirurgici o autoptici di particolare interesse, corredati da schede che ne illustravano la storia clinica e modelli in cera o altro materiale, poiché spesso l'autopsia cancellava dettagli dell'organo o del cadavere. Grazie al Taruffi la collezione si espanse, raccogliendo materiali relativi a casi teratologici studiati in altri istituti universitari e numerose donazioni dei chirurghi dell'Università.

L'Ateneo bolognese ha dimostrato nel corso degli anni particolare interesse anche nel campo archeologico, potenziando numerose attività di scavo non solo sul territorio nazionale ma anche all'estero, seguite dal Dipartimento di archeologia e qui illustrate dal professor Giuseppe Sassatelli. Si tratta di scavi-scuola studiati con lo scopo di trasmettere le competenze professionali necessarie alla figura dell'archeologo. La scelta dei siti di scavo è stata dettata dalla precisa intenzione di riuscire a coprire un vasto arco cronologico. Rimanendo in ambito archeologico, un altro interessante contributo è quello della professoressa Angela Donati sullo scavo di Zama, importantissimo sito archeologico teatro della nota battaglia, seguito dal Dipartimento di storia antica in collaborazione con l'Istituto per la civiltà fenicio-punica del Consiglio nazionale delle ricerche e con l'Institut National du Patrimoine di Tunisi.

In campo teologico l'antica tradizione bolognese duecentesca ha costituito una base feconda per il raggiungimento di numerosi obiettivi. Fra questi il professor Luigi Pedrazzi illustra in particolare il potenziamento dell'Istituto per le scienze religiose di Bologna, nato su progetto di Giuseppe Dossetti per favorire, grazie anche ad una ricca biblioteca, approfondimenti sul rapporto fra storia e cristianesimo, fra chiesa e società.

Gli ultimi due articoli costituiscono un ricordo. Nel primo il professor Giovanni Brizzi evoca, da amico e allievo, la figura di Giancarlo Susini, particolarmente significativa nel panorama culturale europeo e in particolare dell'Università di Bologna, dove fu ordinario di storia romana e per lunghi anni preside della Facoltà di lettere. Cristiana Morigi Govi, direttrice del Museo civico archeologico, dedica un ricordo a Gioia Maria Meconcelli, che fu ispettore archeologo al Museo dal 1972 al 1999 e vi approfondì lo studio della produzione vetraria.

Sempre alla memoria del Maestro Giancarlo Susini è dedicato il volume recensito da Cristina Bersani (Valeria Cicala, Viaggio di Ritorno). Si tratta di una raccolta di articoli scritti per i periodici "IBC", "L'Ippogrifo" e "I Martedì", dei cui comitati scientifici era membro il professor Susini. Gli argomenti trattati vanno dalla museografia alle esposizioni, alla conservazione dei beni culturali, ripercorrendo come un viaggio i luoghi in cui hanno sede le realtà museali oggetto degli scritti.

 

Saecularia Nona. Università di Bologna 1088-1988, XV Annual 2001/2002, Bologna, I Martedì, 2002, 107 p., Ç 35.

 

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