Rivista "IBC" X, 2002, 3

musei e beni culturali / convegni e seminari, pubblicazioni

Pubblicati on-line gli atti del workshop organizzato dall'IBC il 21 maggio scorso.
Sistemi museali a confronto

Isabella Giacometti
[stagista IBC]

Lo studio e la ricerca di nuove forme gestionali è ormai un'esigenza fra le più sentite dalle istituzioni culturali che si prefiggono di dare nuovo impulso alle strutture per la tutela e la valorizzazione del grande patrimonio culturale nazionale. Di queste nuove forme si è discusso, il 21 maggio scorso, al workshop "Sistemi museali: esperienze a confronto", organizzato dall'IBC, per favorire l'incontro e lo scambio di saperi e conoscenze tra operatori del settore e funzionari dell'amministrazione pubblica nella nostra e nelle altre regioni.

Il leit motiv della giornata è stato il confronto dei diversi modelli di sistemi museali esistenti, con particolare attenzione all'approfondimento di alcuni punti riguardanti gli obiettivi del sistema museale, la composizione della struttura organizzativa, le attività realizzate e la valutazione dei risultati raggiunti.

L'analisi ha preso il via dalla considerazione dei sistemi museali cittadini di Bologna e di Milano. Nel primo caso è subito apparsa chiara l'importanza del ruolo svolto da "Bologna 2000, città europea della cultura", progetto che ha offerto un'opportunità di sviluppo al sistema museale cittadino grazie alle iniziative culturali coordinate. Nel secondo caso si è discusso invece dell'ipotesi progettuale di riunire le istituzioni museali in una grande fondazione di partecipazione.

Il confronto è proseguito con l'intervento dei relatori del Veneto e della Toscana che hanno presentato i nuovi modelli gestionali nati per far fronte alle esigenze e alle problematiche del loro territorio. In particolare a Montecchio Maggiore, nel vicentino, è stato creato il sistema museale Agno-Chiampo. La sua peculiarità consiste nell'aver realizzato un unico museo per il territorio occidentale della provincia, evitando la dispersione delle risorse in tante piccole realtà difficili da gestire. Per l'area toscana è stato presentato il modello gestionale della Parchi Val di Cornia SpA, che si prefigge di promuovere la conoscenza e la valorizzazione di aree archeologiche e di ambienti naturali fino ad oggi trascurati e, con una struttura misto pubblica-privata, si è data la finalità di gestire in forma integrata il sistema dei parchi.

La problematica dei parchi archeologici è stata ripresa nel successivo intervento, per mostrare le potenzialità offerte dalla realizzazione di sistemi comprendenti parchi e musei archeologici, minerari e naturalistici, cui manca ancora un riconoscimento giuridico. La realizzazione di un parco costituisce infatti uno dei possibili modi per valorizzare il territorio dal punto di vista archeologico, riconoscendone il valore di risorsa non solo culturale, ma anche e soprattutto economica.

La sessione pomeridiana è stata interamente dedicata ai sistemi museali attivi in Emilia-Romagna. Sin dai primi anni Novanta la legge regionale 20 ha agevolato la creazione di sistemi museali, tra cui quelli di Rimini (1993), Ravenna (1995/96) e Modena (1998). L'esperienza riminese rimane significativa per essere stata la prima a livello regionale a proporre la creazione di un modello organizzativo territoriale unitario. Nel caso della Provincia di Ravenna, si è cercato di promuovere la rete dei musei locali al fine di permettere alle piccole realtà di poter usufruire di servizi che non avrebbero potuto attuare in modo autonomo. Così è stato anche per il sistema provinciale di Modena, la cui costituzione ha permesso alla realtà museale provinciale di compiere un salto di qualità, aumentando la capacità di attrazione del proprio patrimonio culturale.

Accanto a queste organizzazioni emerge la singolare esperienza dell'Associazione intercomunale "Bassa Romagna" che fornisce un altro esempio di forma gestionale. Nata dall'accorpamento di dieci comuni, si prefigge di coordinarne le istituzioni e le attività culturali, allo scopo di favorire una maggiore rapidità nella realizzazione dei progetti.

Ẻ possibile consultare on-line gli atti del convegno all'indirizzo www.ibc.regione.emilia-romagna.it/attivita.htm, sotto la voce "Convegni".

 

Azioni sul documento

Elenco delle riviste

    Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna - Cod. fiscale 800 812 90 373

    Via Galliera 21, 40121 Bologna - tel. +39 051 527 66 00 - fax +39 051 232 599 - direzioneibc@postacert.regione.emilia-romagna.it

    Informativa utilizzo dei cookie

    Regione Emilia-Romagna (CF 800.625.903.79) - Viale Aldo Moro 52, 40127 Bologna - Centralino: 051.5271
    Ufficio Relazioni con il Pubblico: Numero Verde URP: 800 66.22.00, urp@regione.emilia-romagna.it, urp@postacert.regione.emilia-romagna.it