Rivista "IBC" X, 2002, 3

biblioteche e archivi / mostre e rassegne, pubblicazioni

Tre Operette morali illustrate da Maurizio Bonora, Ferrara, Museo dell'illustrazione / Multidea, 2001.
Inchiostri incrociati

Marcello Tosi
[giornalista]

È stata allestita dal 13 aprile al 15 giugno 2002, presso la Biblioteca Classense di Ravenna, la mostra "Inchiostri incrociati. Giacomo Leopardi", trittico di Maurizio Bonora, originariamente realizzato per il Museo dell'illustrazione di Ferrara. Il piccolo libro-catalogo presenta in veste da vera "chicca per bibliofili" i cinquantotto magnifici disegni su carta, a penna e a china, colorati con tecnica mista o lumeggiatura a bianco, con cui l'artista ferrarese ha illustrato tre Operette morali, come una messa in scena dei dialoghi leopardiani, a settantuno anni di distanza dall'ultima edizione illustrata dell'opera con sei litografie firmate da Hedda Celani per i tipi del Regio istituto di belle arti delle Marche e stampata ad Urbino.

Scultore, incisore, scenografo e grafico, Bonora - che dal 1970 si è ricollegato con prospettiva originale, in occasioni delle numerose mostre allestite in Italia e all'estero, anche alla tradizione artistica rinascimentale, da "I tarocchi di Boiardo" a "Il Drago nel tempo", fino alla rilettura di Cosmè Tura ("Lo zodiaco del principe") - cimentandosi con le Operette morali ha voluto consentirne una sicura comprensione del meccanismo narrativo e filosofico, tra pensiero e sentimento. "Nelle Operette morali, com'è noto" - scrive l'artista - "la componente satirica trasforma l'amarezza in teatro dei sentimenti. Ho concepito perciò il lavoro grafico come un teatrino di regia; i molti fogli diventano il palcoscenico che accoglie il parlare dei personaggi. Il disegno crea una cornice ideale che accompagna la dinamica del testo, come una delle possibili proiezioni dell'immaginario visivo, che per la prima volta si relaziona in modo esteso e articolato".

Un trittico, si sottolinea, che contiene lo sguardo totale sulle cose del mondo, al quale corrispondono perciò tre scelte grafiche differenziate: ne Il Copernico diciassette disegni a penna al tratto e punteggiato, su carta colorata a tecnica mista; nel Dialogo del Tasso e del suo Genio familiare ventisei disegni a penna su carta; nel Dialogo della Moda e della Morte, in cui il poeta afferma il concetto che tutto è passeggero e in continuo movimento, la scelta è stata di disegnare a china su carta nocciola, lumeggiato con il bianco, di vago sapore neoclassico, col continuo mutare dei vuoti panneggi, omaggio al Canova.

A Bonora è piaciuto immaginare "che l'amore per l'assidua frequentazione delle letteratura greca abbia fatto nascere in Leopardi l'interesse per la pietra, ovvero per l'arte che più di ogni altro linguaggio espressivo ha tramandato la bellezza del mondo classico. L'illustrazione, nella bidimensionalità del foglio, ha fissato frammenti immaginativi nati dalla poesia". Con sette "canti brevi" l'artista ha scelto di "liberare i testi della pagina e inciderli nell'argilla dando la possibilità al lettore di proiettare le proprie emozioni tra le righe del testo".

 

Tre Operette morali illustrate da Maurizio Bonora, Ferrara, Museo dell'illustrazione / Multidea, 2001, 133 p., Ç 18.

 

Azioni sul documento

Elenco delle riviste

    Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna - Cod. fiscale 800 812 90 373

    Via Galliera 21, 40121 Bologna - tel. +39 051 527 66 00 - fax +39 051 232 599 - direzioneibc@postacert.regione.emilia-romagna.it

    Informativa utilizzo dei cookie

    Regione Emilia-Romagna (CF 800.625.903.79) - Viale Aldo Moro 52, 40127 Bologna - Centralino: 051.5271
    Ufficio Relazioni con il Pubblico: Numero Verde URP: 800 66.22.00, urp@regione.emilia-romagna.it, urp@postacert.regione.emilia-romagna.it