Rivista "IBC" X, 2002, 2
musei e beni culturali / pubblicazioni
È appena uscito il volume Le collezioni civiche di Pieve di Cento a cura di Enza Maugeri, edito da Costa Editore, con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Realizzato dall'IBC, d'intesa con l'assessorato alla Cultura del Comune di Pieve, il volume è frutto della campagna di catalogazione delle collezioni coordinata tra il 1997 e il 1998 dall'IBC ed inserita nei piani di finanziamento della LR 20/90 per l'anno 1995.
Il volume si articola in due parti. La prima si compone dei saggi che propongono riflessioni sul patrimonio della città di Pieve di Cento, sulla formazione stessa delle collezioni, sulle prospettive di una corretta esposizione e fruizione dei materiali.
L'organizzazione delle raccolte deve considerare le esigenze divulgative e didattiche che caratterizzano oggi il museo, inteso ormai da tutti come rete di luoghi, di sedi espositive dinamiche che rispecchiano la memoria storica, ma sempre attente alle proiezioni verso il futuro di una comunità civica consapevole dei suoi diversi connotati, delle peculiarità culturali e sociali che la definiscono, del paesaggio naturale e umano che la identifica.
Pieve di Cento ha poi la fortuna di convogliare anche visivamente la sua identità nella rocca trecentesca, la quale dal 1994 è sede del Museo Civico, un "segno" forte del paesaggio urbano, ma che non costituisce l'unica sede museale in una città che ha un patrimonio molto ricco e diversificato. Gli oggetti, del resto, consentono di individuare vocazioni che non sono solo di tipo artistico, ma si legano proprio alla collocazione geografica, alle risorse del territorio che hanno dato spazio ad una realtà sociale fortemente connessa alla terra. In questa sezione del catalogo leggiamo contributi di Tiberio Artioli, Graziano Campanini, Vincenza Maugeri, Paolo Nannelli Antonio Scagliarini, Prisca Banzi, Anna Zarri, Giovanna Taddia, Anna Zaniboni.
La seconda parte del libro propone il catalogo delle collezioni con un buon corredo iconografico ed una aggiornata bibliografia. Dalle ceramiche agli strumenti per la lavorazione della canapa; dai materiali marmorei agli arredi liturgici; dalla quadreria alle raccolte musicali con interessantissimi esemplari della liuteria che a Pieve ha avuto, già dalla fine dell'800, una sede di prestigio per la perizia dei suoi artigiani; come pure suggestivo si propone il lascito Zeppilli-Alberghini. Questo racconta - attraverso oggetti fotografie, costumi di scena, dischi ed altri materiali - il mondo della lirica e della musica tra le due guerre così come lo visse Alice Zeppilli, una famosa soprano che sposò il violoncellista Giuseppe Alberghini, nativo di Pieve. La coppia ebbe una intensa e felice vita artistica che li portò in giro per il mondo, ma poi, rimasta vedova nel 1954, la cantante si ritirò nella villa del marito a Pieve. Ora i documenti di questa intensa esperienza, in cui spiccano per interesse uno scambio epistolare con D'Annunzio e con altre eminenti figure dell'ambito lirico e musicale fa parte del patrimonio della città e sicuramente risulterà prezioso per studiosi e ricercatori.
Le collezioni civiche di Pieve di Cento, a cura di Enza Maugeri, Bologna, Costa Editore, 2002, 168 p., Ç 11.
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