Rivista "IBC" XXVI, 2018, 3

musei e beni culturali / progetti e realizzazioni, restauri

Al via un nuovo capitolo di "Tre Istituzioni e un Patrimonio" con il progetto "Fucine. Restauri in prima visione".
Il restauro si fa in tre

Antonella Salvi
[IBC]

Da anni l’Istituto per i beni culturali promuove lo sviluppo di una cultura partecipata fra istituzioni del territorio nel settore dei beni culturali. In questa direzione si muove l’accordo pluriennale per il programma Tre Istituzioni e un Patrimonio,che l’IBC ha stretto con l’Accademia di Belle Arti di Bologna per costruire progetti speciali di restauro e valorizzazione del patrimonio attraverso laboratori didattici-formativi. Si tratta di proposte che ricevono un sostegno concreto per essere realizzati nella forma del cantiere-scuola con il coinvolgimento di studenti e docenti dei corsi di Restauro e di Grafica; la finalità è anche quella di ideare una comunicazione integrata a supporto del progetto complessivo. Spetta all’IBC d’intesa con l’Accademia individuare, di volta in volta, il segmento di patrimonio presente nelle istituzioni del territorio da sottoporre a questa pratica conservativa, predisporre un programma generale e coordinare le fasi di realizzazione del progetto che viene sviluppato in collaborazione ad una terza Istituzione, quella appunto titolare del patrimonio sul quale si interviene.

Il format di ogni progetto, improntato sulle parole chiave conservazione, formazione, valorizzazione, è ormai collaudato: una tempistica snella che di norma coincide con la durata dei corsi accademici, piano di lavoro di restauro dei materiali con studio di conservazione preventiva, progetto di grafica e comunicazione coordinata e una mostra dei marchi ideati dai ragazzi, un ciclo di conferenze di esperti e di presentazioni gestite dagli studenti nel corso dei lavori. Al termine una pubblicazione documenta l’intero progetto che dà spazio alle relazioni e alle esperienze dei ragazzi. La volontà è quella di coniugare le finalità di restauro, valorizzazione e formazione con il coinvolgimento della collettività e di lavorare costantemente sulla comunicazione, per raccontare le fasi di studio e di cantiere, per valorizzare le opere e il lavoro complessivo.

Benché analogo il formato, ogni progetto che nasce nell’ambito di Tre Istituzioni e un Patrimonio si caratterizza con una propria fisionomia operativa e specificità formativa, in relazione ai beni culturali che sono selezionati, di volta in volta, per divenire oggetto di laboratorio formativo e sperimentale in un percorso di conservazione, comunicazione e valorizzazione.

Il progetto che prende ora avvio nell’ambito dell’anno accademico 2018-19 è FUCINE. Restauri in prima visione. La terza istituzione partner è la Cineteca di Bologna e gli studenti dell’Accademia saranno impegnati a realizzare un delicato intervento di conservazione riguardante materiali cartacei del cinema. Si tratta di un nucleo di manifesti del fondo Luciano Emmer e di un nucleo di fotografie del fondo Albert Samara Chikly. È evidente che sono coinvolti studenti e docenti dei corsi specifici di Restauro e di Grafica dell’Accademia. Questo progetto prevede inoltre un importante aspetto di ricerca sperimentale e diagnostica dei materiali fotografici, i cui esiti saranno oggetto di presentazione al prossimo Salone del Restauro di Ferrara. In osservanza al format, Fucine prevede lo sviluppo grafico di strumenti di comunicazione coordinata, eventi di comunicazione pubblica anche nell’ambito della rassegna “Cinema Ritrovato”, una mostra dei marchi elaborati dagli studenti, un ciclo di conferenze divulgative tenute da esperti e precedute dalla presentazione dei “lavori in corso” sul fronte della conservazione e comunicazione da parte degli studenti stessi, come aspetto del percorso formativo.

Tre Istituzioni e un Patrimonio ha avuto un primo esito con il progetto Ferro, Paglia e Fuoco. Dalla donazione all’esposizione: la collezione Mizzau-Contento, sviluppato nell’anno accademico 2016-2017. Il punto di partenza è stata la donazione alla Biblioteca Amilcar Cabral di Bologna di un’importante collezione di circa 80 oggetti di cultura materiale e simbolica africana (maschere, statue, pugnali, cesti, gioielli e amuleti): un patrimonio inedito per la regione, che necessitava di sostegno per essere fruibile. Il progetto si è articolato in un complesso lavoro di studio, identificazione e restauro dei manufatti e di aspetti di musealizzazione per l’esposizione a rotazione degli oggetti. Il lavoro è stato accompagnato da Ferro, Paglia e Fuoco, un ciclo di conferenze di approfondimento e valorizzazione della collezione tenute dall’antropologo africanista Cesare Poppi presso le sedi delle tre istituzioni coinvolte.

E anche qui ovviamente, altro aspetto importante, ha riguardato la presentazione in iniziative pubbliche sugli esiti raggiunti da parte dei ragazzi. Sono stati una trentina i giovani coinvolti nei laboratori didattici-formativi di Ferro, Paglia e Fuoco, coordinati da quattro docenti e tutti sono co-autori della pubblicazione che è in corso di stampa e che sarà presentata il prossimo autunno in occasione dell’inaugurazione dell’esposizione permanente e a rotazione dei manufatti presso la sede della Biblioteca Cabral.

Tre Istituzioni e un Patrimonioè un progetto di Antonella Salvi, responsabile settore Conservazione e Restauro in IBC, che ne cura e coordina gli sviluppi operativi in collaborazione con i referenti delle Istituzioni coinvolte.

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