Rivista "IBC" XXIV, 2016, 2
musei e beni culturali, territorio e beni architettonici-ambientali / didattica, progetti e realizzazioni, restauri
Quando nel 2014 un gruppo di archeologi hanno scoperto sotto ai ruderi del castello medievale di Tizzano Val Parma le possenti mura di una torre ancor più antica, ha preso l'avvio una ricerca scientifica approfondita sul territorio anche in relazione ad altre edificazioni presenti in zona. Qual era il rapporto con le altre fortificazioni? Erano tra loro in una prossimità visiva tale da poter usare il fuoco come segnale di comunicazione?
Da "Il Castello Ritrovato" - il progetto sul restauro conservativo del castello - nascevano così un nuovo progetto e un inedito gruppo di lavoro, formato da giovani operatori culturali qualificati, poliglotti e disoccupati, riuniti nell'Associazione Pro Val Parma. I rilievi sul campo e le geolocalizzazioni dei manufatti hanno ben presto restituito l'immagine di un territorio che conserva gran parte della struttura medievale quasi intatta e sotto ai nostri occhi. Di qui sorgeva la giusta domanda: come fare per renderla visibile e comprensibile a tutti?
Maturava così dal gruppo 'Assapora Appennino' l'idea del Parco Medievale a cielo aperto, il bene culturale che è stato poi scelto per partecipare al concorso dell'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna "Giovani per il Territorio 2016". Immediato e convinto l'appoggio all'idea da parte dei 'proprietari' del Parco, vale a dire gli otto Comuni dell'Appennino Parma Est, più la Diocesi di Parma e diverse associazioni del territorio già in rete tra loro per altre iniziative culturali.
Grazie al contributo di 10.000 euro assegnato a seguito del concorso, partiva la gestione delle attività per la valorizzazione del parco, organizzata in una serie di laboratori, escursioni, comunicazione-social per coinvolgere abitanti e visitatori nella riscoperta del Medioevo intorno a noi. Il crescente interesse ha convinto tutti a investire il contributo economico del premio come co-finanziamento per la candidatura al Bando Reti d'Arte della Fondazione Cariparma - vinto anch'esso nel mese di maggio grazie all'appoggio dell'Unione Montana Parma Est - con il positivo risultato di aver moltiplicato per dieci la somma a disposizione del progetto Sulle Tracce di Antiche Vie.
Inoltre grazie alla ricerca scientifica sul territorio nell'ambito del progetto, prendeva vita un'altra idea: riempire il vuoto apparente nelle mappe ufficiali delle Vie di Pellegrinaggio, che non mostravano in Val Parma gli antichi cammini di attraversamento dell'appennino verso Roma.
Grazie alla collaborazione ricevuta dall'Azienda di Promozione Turistica della Regione Emilia-Romagna, già nello scorso febbraio veniva aperta infatti l'istruttoria per il riconoscimento del percorso noto in loco come 'Via del sale' sulla base del Disciplinare del Turismo Esperienziale dei Cammini, nuovissimo prodotto turistico in via di costruzione che ha trovato nell'Agenzia Assapor@ppennino il gestore ufficiale, in qualità di Tour Operator.
Il tracciato geolocalizzato veniva percorso dalle giovani Guide GAE e valutato per l'effettiva percorribilità, contestualizzato da archeologi e storici per i contenuti tematici, misurato in altezza e lunghezza per la suddivisione in 'giornate di cammino', le strutture di accoglienza sono state mappate e tutti i risultati dell'indagine pubblicati online a disposizione di tutti: www.assaporaparma.it/it/sulle-tracce-di-antiche-vie
Il risultato di questo lavoro è stato dapprima il riconoscimento ufficiale del Cammino Via di Linari lo scorso 20 agosto a Rimini e a seguire, a inizio novembre, la pubblicazione sul sito della Regione Emilia-Romagna: www.emiliaromagnaturismo.it/it/vie-di-pellegrinaggio/vie-pellegrinaggio-primo-piano che apre nuove prospettive di sviluppo turistico tematico per l'intera Val Parma e non solo.
Anche grazie a questo storico risultato, i giovani operatori culturali hanno dato il via alla seconda fase del progetto: creare le condizioni per riuscire a lavorare anche dopo l'esaurimento dei fondi IBC. A questo scopo è stato costruito un catalogo online di proposte per famiglie e gruppi al fine di avviare una qualificata offerta di attività, 'A scuola in Appennino - Laboratori, escursioni, esperienze' che sono stati presentati nel corso di un Open Day dedicato agli educatori scolastici, sportivi e altri, il 22 ottobre con lo scopo di cominciare a far conoscere questa realtà culturale.
Grazie al premio del concorso 'Giovani per il territorio', in meno di un anno la ricerca storico-archeologica applicata al territorio con visione innovativa ha portato a importanti risultati sia concreti che promettenti per la creazione e il consolidamento di posti di lavoro nell'industria culturale e creativa applicata alle professioni turistiche. Infatti dall'inizio del 2016 si è potuto offrire almeno 4 turni di visite guidate domenicali al Castello di Torrechiara, importantissimo monumento sguarnito di servizi turistici continuativi perché fuori città. Per non parlare delle almeno 30 iniziative didattiche e ricreative condotte, supportate da un'intensa comunicazione web e social. Facebook @sulletraccediantichevie
reteappenninoparmaest@gmail.com
L'Associazione Giovanile Pro Val Parma comprende tante diverse professionalità diverse, unite dall'appartenenza al territorio dell'Appennino, Filippo Fontana e Francesco Garbasi, archeologi; Andrea Pellacini, Martino Piazza, Elena Ravazzi Asada, Davide Pagani, Guide GAE; Martina Pellacini, Valentina Torresi, Carmen Frattini, Anna Gerbella, operatrici didattiche; Silvia Montanini, Giorgia Conversi, Giacomo Galli, Valentina Cocchi, Roberta Gasperini, Emanuela Landi, Simonetta Capelli, guide turistiche. Foto di Agata Cleri
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