Rivista "IBC" XXIV, 2016, 2

musei e beni culturali / mostre e rassegne

Stanze della meraviglia

Claudia Collina
[Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna]

Nessun titolo di mostra e catalogo poteva essere più perfetto.

Nel castello restaurato e tornato a nuova vita sulla rupe di Riola di Vergato, che domina la vallata del Limentra e si affaccia di fronte a Montovolo ove sorge il Santuario della Beata Vergine della Consolazione dei malati, Eleonora Frattarolo ha orchestrato una sinfonia d'arte contemporanea in contesto antico con una partitura poetica di fondo che coniuga sacralità, esoterismo, simbologie e miti attraverso la magica incastonatura di opere di artisti coevi che, con il pluralismo delle tecniche e dei linguaggi delle loro installazioni, amplifica la risonanza degli stili architettonici eclettici della Rocchetta Mattei.

Costruita dal conte Cesare Mattei a partire dal 1850, la dimora fiabesca in cui egli esercitava una delle prime specialità di medicina alternativa - l'elettromeopatia, una sorta di fitoterapia arricchita da alchimia, magnetismo e omeopatia - ha avuto nel tempo del suo avanzamento tre fasi stilistiche ben precise: la prima medievale, cui seguiva quasi contemporaneamente quella arabeggiante, coordinate dall'artista eclettico Giulio Cesare Ferrari; e dal 1904 in poi, in seguito alla sua dipartita, l'erede Mario Venturoli l'aggiornava allo stile liberty floreale di Giulio Casanova.

Le "stanze della meraviglia" della Rocchetta Mattei hanno radici nelle correnti transeuropee dei Nazareni e dei Puristi del primo Ottocento, e da quella di poco successiva dei Preraffaelliti promossa da John Ruskin e dagli studi teorico-pratici dell'architetto francese Eugène Viollet-le-Duc, che traeva linfa dal Medio Evo e giungeva a maturare la visione internazionale di un neomedievalismo che contribuiva alla modernità, insieme all'esotismo dell'arte orientale e mediorientale veicolata dalle Esposizioni universali di Londra (1851) e di Parigi (1867); e unita agli stilemi di neorinascimento autoctono, coniugati all'enunciazione dell'identità locale postunitaria, che ha avuto in Alfonso Rubbiani un interprete di grande rilievo. Ma prima di tutto ciò, è il tramando della cultura artistica di Antonio Basoli, decoratore di tutte le dimore aristocratiche e borghesi della Bologna della prima metà dell?Ottocento, a determinare 'l'esotismo fantastico', scenografico e incantato, della Rocchetta Mattei, come avverte da subito Eleonora Frattarolo nel suo colto saggio introduttivo alla mostra.

L'esposizione è stata ordinata con una sensibilità che si può definire magica, nel più totale rispetto d'integrazione tra paesaggio, architettura e arte contemporanea, indubbio riflesso di grande armonia degli artisti con lo spazio e la curatrice, che ha potenziato al massimo l'effetto scenografico dello straordinario percorso "nel codice dell'eclettismo" globale della contemporaneità, segnando simbolicamente la semantica dei luoghi con le opere, la cui aura risulta esaltata al massimo.

Di luogo in luogo, di stanza in stanza, dall'esterno all'interno, in rapporto osmotico con lo spazio che le accoglie, si avvicendano le opere di Davide Rivalta, Mirta Carroli, Omar Galliani, Luca Lanzi, Ettore Frani, Nicola Samorì, Guido Scarabottolo, Amir Scharifpour, Simone Pellegrini, Maria Elisabetta Novello, Elysia Athanatos, Vittorio Corsini, Piero Pizzi Cannella, Francesco Bocchini, Sima Shafti e Leme42, dislocate dalla sapiente e raffinata regia di Frattarolo in un labirinto ascensionale, sorprendente e catartico, in cui ogni opera, pur rimanendo a sé stante, rimanda concettualmente, simbolicamente, evocativamente, alla figura del conte Cesare Mattei "come una missiva indirizzata ai posteri" scritta dall'arte contemporanea il cui incipit allusivo spetta all'unica opera del passato dettata dalla fantasia surrealista, volutamente ambigua, di Alberto Savinio con Gente perbene (o i Genitori).

La mostra, resa possibile dall'importante e impegnativo restauro voluto dalla Fondazione Carisbo e dall'amministrazione comunale di Grizzana Morandi nel 2015, è stata realizzata dalla stessa amministrazione che si è avvalsa dello Studio Trasguardo, tra cui va ricordato Luciano Leonotti per la felice creatività grafica e fotografica, con la collaborazione al catalogo di CUBO Unipol Bologna.

Mostra: Stanze della meraviglia. Esotismo Fantastico Incanto nella Rocchetta Mattei, a cura di Eleonora Frattarolo, Rocchetta Mattei, Riola di Vergato, 29 luglio-30 ottobre 2016.

Catalogo: Stanze della meraviglia. Esotismo Fantastico Incanto nella Rocchetta Mattei, a cura di Eleonora Frattarolo, catalogo della mostra Riola di Vergato, Rocchetta Mattei, 29 luglio-30 ottobre 2016, Bologna, Grafiche dell'Artiere, 2016, pp. 72.

 

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