Rivista "IBC" XXII, 2014, 4
musei e beni culturali, territorio e beni architettonici-ambientali / itinerari, pubblicazioni
La guida, che nel sostantivo "via" trova il bandolo degli itinerari che propone, offre una lettura del progetto del Parco archeologico dell'Alto Adriatico, dove zone più o meno prossime - che parlano anche lingue differenti, ma con un comune, forte sostrato storico archeologico, dunque culturale - si propongono in un excursus di efficace valorizzazione. Le aree coinvolte sono Emilia-Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Slovenia; si considera il litorale adriatico, ma sono parte del percorso anche i profili dell'entroterra e delle prime montagne di queste regioni.
Redatto sia in lingua italiana sia in sloveno, il volume offre una ricca documentazione e, nella sua piacevolezza, può sollecitare un viaggio per visitare i luoghi, i musei, i monumenti e le zone naturalistiche di cui racconta, attraversando strade fatte di basoli e vie d'acqua, lungo ben 11 itinerari diversi. Ma può anche acuire la curiosità di approfondire le conoscenze delle aree geografiche di cui tratta: questi itinerari, infatti, offrono l'opportunità di riconsiderare i fenomeni storici, e non solo quelli dell'età antica, unendo alle vicende del paesaggio gli eventi che hanno scandito la storia di territori in cui la parola "confine" - i Romani avrebbero detto limes - ha acquisito un'accezione complessa, capace di sprigionare collegamenti indelebili tra Oriente e Occidente.
La pubblicazione si colloca tra gli esiti di un progetto finanziato nell'ambito del "Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013". L'intento comune è stato quello di mettere a sistema e far risaltare il fil rouge che attraversa l'antico sistema viario, sia quello di terra, sia quello che riguarda la navigazione interna e quella marittima. Già prima del fenomeno della romanizzazione che accomuna i territori presi in considerazione (Ravenna, Ferrara, Rovigo, Padova, Venezia, Pordenone, Udine, Gorizia, Obalno-Kraška, Goriška, Gorenjska, Osrednjeslovenska) questa zona testimonia tutta la sua vitalità e l'osmosi commerciale e dunque economica sui due versanti della costa adriatica. Con le merci, è risaputo, viaggiano gli uomini, dunque le idee, le consuetudini, le storie e i miti, i culti e le divinità: elementi che si intrecciano, che acquisiscono nuovi connotati, che modificano comportamenti, ma anche strutture e paesaggi. La realizzazione, poi, di porti e di ponti, la regolamentazione delle acque, una diversa organizzazione e distribuzione della presenza antropica, hanno dato vita a un'affinità forte tra questi orizzonti, tanto forte da superare anche i conflitti e le contrapposizioni più sghembe.
Ancora una volta, la cultura e la bellezza del patrimonio offrono le strade, in questo caso fisiche e metaforiche al contempo, per conoscere e rileggere la storia. Le tappe di questo tour divengono anche un altro modo di guardare alcuni luoghi e vicende di quella Prima guerra mondiale di cui ricorre il centenario. L'antichità, una volta di più, ci aiuta a interpretare il tempo recente.
Per Antiche Vie. Guida al Parco Archeologico dell'Alto Adriatico, a cura di S. Parisini, Bologna, Editrice Compositori, 2014, 271 pagine, senza indicazione di prezzo.
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